(M. Ferretti) – Rudi gli è piaciuto, hanno assicurato. Ma la notizia (notizia?) conta poco, visto il pesante clima che si respira intorno alla Roma. Francesco Totti era curioso (ricambiato…) di conoscere il nuovo allenatore (il 17esimo della sua carriera) e l’impatto è stato sereno. Normale. Non poteva che andare così, però, conoscendo il capitano della Roma. «Spero che entri subito nell’ottica Roma», il suo virgolettato, ieri mattina, appena arrivato al Bernardini. Qualcuno ha rintracciato nelle sue sette parole un tono intimidatorio nei confronti del francese, ma Totti non ha mai fatto la guerra ad alcun allenatore, non ha mai minacciato nessuno. E mai, vale la pena ricordarlo, ha caldeggiato questo o quello.
IL SILENZIO – Francesco, sei mai, è – alla pari di tutti i tifosi della Roma – sorpreso per l’immobilismo della società sul mercato. Pensava di (ri)trovarsi ieri mattina a Trigoria e di dover stringere la mano a qualche nuovo compagno, invece solo volti vecchi, taluni riciclati con l’eccezione di Benatia. Se ne guarda bene, però, dall’alzare la voce, di dare sfogo ai suoi pensieri: aspetta e spera, non può far altro. Non vuole fare altro. Si è presentato in condizioni fisiche scintillanti e mentalmente pronto a mettersi a disposizione del nuovo tecnico: conta di svolgere al meglio la preparazione, di continuare sui ritmi della passata stagione. L’aver ricominciato con soli 11 mesi di contratto con la Roma gli dà fastidio perché non l’aveva messo nel conto.
IL CONTRATTO – Dopo le tante chiacchiere spese recentemente dai dirigenti sul suo rinnovo, Totti si aspettava fatti concreti invece ancora nulla. Non è escluso che prima dell’inizio dell’attività ufficiale si dia il via alla trattativa, ma per ora niente. Francesco punta ad un biennale, punta a chiudere a 40 anni con la promessa/parola alla Roma di farsi da parte se dovesse accorgersi di non poter onorare il contratto. Due anni da miglior giocatore della Roma, come dimostrato anche nella passata stagione, non certo da capitano sul viale del tramonto. Traduzione: un contratto di due anni alle cifre attuali. In fondo, la trattativa legata al rinnovo potrebbe rivelarsi più facile del previsto, a patto che la società entri nello stesso ordine di idee del capitano. In caso contrario, via ad un tormentone che non farebbe onore a nessuno.