(C. Zucchelli) –«Prima pensiamo alla partita col Chievo, poi valuteremo». Il messaggio da Trigoria arriva forte e chiaro. Perché la Roma, dopo aver saputo ieri l’entità dell’infortunio di Osvaldo, si è presa un paio di giorni di riflessione. È stata una settimana convulsa la prima del 2012: il crac dell’attaccante, il rinnovo di De Rossi, i problemi di e con Pizarro hanno fatto sì che la partita contro i veneti venisse, inevitabilmente, messa in secondo piano. Per questo, per altre 48 ore, non si penserà ad altro. Poi, lunedì, i dirigenti della Roma decideranno se puntare o meno su un altro attaccante. Dipenderà, ovviamente, anche dalle direttive di Luis Enrique che, da un lato, vorrebbe ridurre il numero dei giocatori a disposizione, ma dall’altro si trova a dover fare a meno almeno fino a marzo del suo giocatore più prolifico. Un problema non da poco, che si incastra, tra le altre cose, con il prestito di Caprari al Pescara. Il giocatore a Zeman piace molto, lo ha ribadito anche ieri («è un talento, vorremmo averlo con noi ma deciderà la Roma»), ma per adesso è tutto fermo. La prossima settimana poi Sabatini vedrà anche Beppe Bozzo, l’agente di Pizarro e Greco (e Quagliarella) che doveva andare a Trigoria ieri ma poi l’incontro è saltato. Si metterà nero su bianco il rinnovo del centrocampista fino al 2015, si parlerà dell’addio del cileno – la Juve è in pole – e si vedrà se ci sono o meno i margini per prendere la punta che però non sarebbe troppo convinta del trasferimento. Da Torino, intanto, si offre Amauri: «Mi piacerebbe molto trasferirmi a Trigoria. La Roma è una grande squadra, con grandi giocatori. Sarebbe una bella esperienza. Io non sto giocando – ha aggiunto a Vocegiallorossa.it quindi mi piacerebbe, sarebbe tanto di guadagnato. Ho tanto entusiasmo e voglia di giocare. Nella prossima settimana si muoverà qualcosa sarei felice se fosse la Roma a cercarmi». Uno scambio di prestiti con Pizarro potrebbe essere una soluzione – proposta dalla Juventus – anche se a Trigoria, e questo vale per qualsiasi ruolo, non si ragionerà solo in ottica presente ma anche futura.