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Le PAGELLE di Atalanta-Roma 2-1: Cristante tiene a galla i giallorossi. Rensch, distrazione fatale. Dovbyk è un fantasma, Koné caotico

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle di Atalanta-Roma, gara valida per la 36.a giornata di Serie A:

SVILAR 6,5 – Stavolta neanche la santità del portiere serbo salva la Roma dalla sconfitta. Le conclusioni di Lookman e Sulemana lo scalfiscono togliendogli una lunga imbattibilità. Era stato quasi miracoloso nel primo tempo sul tiro ravvicinato di De Ketelaere. L’assalto finale lo vede anche sorprendentemente attaccante aggiunto.

CELIK 5,5 – Messo in imbarazzo dalla catena di sinistra dell’Atalanta, ma soprattutto dall’imprevedibilità di Lookman che da possibile assente per infortunio diventa il man of the match. Il turco torna a traballare dopo mesi di prestazioni in progresso.

MANCINI 5 – L’unico modo per frenare l’irruenza di Retegui è spintonarlo e strattonarlo. Roba da duri, ma molto spesso i tempi degli interventi sono sbagliati, anche a causa di un polpaccio dolorante. Da un suo fallo non a caso nasce l’azione dell’1-0 nerazzurro.

NDICKA 5,5 – Finché De Ketelaere si aggira dalle sue parti ingaggia un duello che troppo spesso lo vede in difetto. Tra i centrali è quello che tiene meglio botta, soprattutto quando usa la sua velocità nei ripiegamenti.

RENSCH 5 – La scelta di Ranieri di puntare sull’olandese per frenare l’Atalanta su quella fascia non si rivela azzeccata. Anzi, è colpevole l’ex Ajax quando molla la marcatura di Lookman consentendogli di calciare in porta e realizzare l’1-0. In fase di cross è troppo spesso impreciso, l’unica nota positiva è una buona chiusura in spaccata su Sulemana. Tracce di Karsdorp.

CRISTANTE 6,5 – Il mediano, ex di turno della sfida, appare uno dei pochi giallorossi ad aver interpretato da subito lo spirito di un match così tosto. Combatte, vince contrasti, perde palloni ma li caccia per riconquistarli. Nonostante il suo passo sempre troppo lento risulta brillante. Come il colpo di testa che illude la Roma e la porta in parità. Stremato nel finale chiude da playmaker.

KONE 5,5 – Il duello serale con Ederson fa intravedere le qualità del francese, ma conferma il fatto che abbia tanto, troppo ancora da imparare. Buoni strappi ma anche tanti palloni persi, alcuni sanguinosi. Non è pulito nelle giocate nonostante un primo tempo sufficiente. Dal rigore toltogli dal VAR nella ripresa è solo un errore costante.

ANGELINO 6 – Tiene botta nel duello a tutto gas con Bellanova, che a livello di passo è superiore ma nella qualità se la gioca alla pari. Qualche buon intervento in uscita, un paio di cross non sfruttati dai compagni, ma anche l’impressione di essere più frenetico che lucido. Quanto meno dalle sue parti l’Atalanta crea molto meno.

SOULE’ 6 – Più caos del solito, soprattutto quando si incaponisce in dribbling e finte anche deleterie. Ma la sua qualità è una delle poche cose che tiene la Roma in partita fino all’ultimo. Il cross per la testa di Cristante è poetico.

SHOMURODOV 5,5 – La sua prova è lo specchio della Roma degli ultimi mesi: tanta generosità, qualche buona idea, ma anche una qualità tecnica carente che non può fare la differenza. E proprio come la Roma di stasera finisce la corsa con le batterie scariche ma con la sensazione di averci provato fino alla fine.

DOVBYK 4,5 – A parte qualche sponda discreta è ancora una volta il nulla cosmico. Zero conclusioni, zero pericolosità e duelli persi anche contro un Djimsiti che non è proprio uno stopper invalicabile. Il fatto che Ranieri lo tolga nell’assalto conclusivo la dice lunga, preferendo un attacco senza punte di peso piuttosto che lasciare in campo l’ucraino. Smarrito.

-Subentrati-

dal 75′ PISILLI 5 – La classica serata in cui il 20enne talento giallorosso non imbrocca una giocata giusta. Non appena entrato la Roma subisce il gol di Sulemana e la partita cambia. Per venti minuti di lui non si hanno tracce positive.

dal 86′ BALDANZI 6 – Guizzante, come al solito, peccato che non viene seguito dai compagni.

dal 86′ SAELEMAEKERS S.V. – Si rivede nel finale, tra qualche dribbling vincente e appoggi troppo molli.

dal 86′ EL SHAARAWY S.V. – Messo a fare la punta negli ultimi minuti, non ha spazio e tempo per incidere.

ALL. RANIERI – Partiamo con ringraziare il mister, che ha compiuto un vero e proprio miracolo nel portare questa rosa dall’incubo retrocessione a giocarsi fino all’ultimo l’accesso in Champions League. Le scelte di serata convincono poco: prova a giocarsela a specchio con Gasperini scegliendo Rensch titolare, incapace di intercettare l’asse Zappacosta-Lookman. Da rivedere tempi e modalità dei cambi. La sua Roma esce combattiva, a testa alta e vittima di un ennesimo arbitraggio traballante del sig. Sozza. Chiedere il 4° posto in solitaria era davvero troppo.

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