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Le PAGELLE di Roma-Porto 3-2: Dybala dipinge calcio, Angelino fascia a tutta qualità, dietro troppe disattenzioni

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle di Roma-Porto, il match di ritorno dei playoff di Europa League:

SVILAR 5,5 – Tenendo conto che, a parte un’uscita con i pugni nel primo tempo, non deve compiere parate vere, un suo errore grave in impostazione stava impiccando la qualificazione alla Roma. Passaggio errato per Paredes (che scivola) e il Porto va in vantaggio. Per il resto la solita sicurezza, ma il neo è importante.

CELIK 7 – Ranieri ha trovato finalmente la giusta dimensione di questo terzino che non ha mai convinto così come ora. Braccetto destro, abile a fare le diagonali ed a supportare l’azione sulla fascia. Oggi, se possibile, gioca anche meglio di Oporto quando riuscì a segnare un gol importante per la qualificazione.

MANCINI 7 – Gioca da capitano vero, perché sprona i suoi continuamente, rende nervosi Omorodion e compagni e si batte senza esclusione di colpi. Sfiora anche il gol nel finale di primo tempo con una bella zuccata. Che sia più meritevole di Pellegrini ormai di indossare la fascia?

NDICKA 6 – Solita prova massiccia, con gli anticipi nella metà campo avversaria che sono ormai il suo marchio di fabbrica. Ma una marcatura distratta e non adeguata rischiava di riportare tutto in discussione. Deve ringraziare il palo colpito da Omorodion sul suo errore.

EL SHAARAWY 6 – Tantissimo sacrificio, sia a livello di corsa che di applicazione tattica e concentrazione. Si vede meno in fase offensiva, anche perché quando arriva sul fondo o al limite dell’area non sempre fa la scelta giusta.

KONE 6 – Qualche bel recupero in mezzo, qualche strappo prepotente, ma anche alcune palle sanguinose perse. Quando arriva al limite spesso cerca la cosa più difficile, vanificando magari delle potenziali ottime chance. La sua utilità e il suo peso specifico, però, non sono mai in discussione.

PAREDES 5,5 – Fa espellere Eustaquio ma al contempo si prende un giallo pesantissimo, che costa l’andata degli ottavi di finale. Passaggio sbagliato di Svilar, suo scivolone e vantaggio Porto. L’inizio horror forse non l’aiuta e anche il resto della partita si sviluppa per lui su ritmi e giocate non all’altezza. La versione meno brillante.

ANGELINO 7,5 – Esterno totale, con una qualità unica su quel sinistro fatato. Una giocata sulla linea laterale del primo tempo vale da sola il prezzo del biglietto. Alla fine mette anche il pallone per il 3-1 di Pisilli, e vissero tutti felici e contenti.

PELLEGRINI 6,5 – Senza strafare, senza dover dimostrare di essere per forza il salvatore della patria. Questo gli dona quell’essenzialità nelle giocate che rende la manovra più snella. A livello di conclusioni in porta non di certo positivo, molto meglio invece come palleggio e contribuito al gioco. Anche l’aiuto al centrocampo, con le corse all’indietro, non sono da tralasciare. Il pubblico apprezza e non lo fischia al momento dell’uscita.

DYBALA 9 – Come fu Cassano per la Sampdoria o Baggio per il Brescia, in una squadra dove non abbondano i campioni, un giocatore baciato dal Dio del calcio si vede e si apprezza. I due gol sono semplicemente la cosa migliore che si potesse vedere allo Stadio Olimpico questa sera. Prima un esterno sinistro dopo controllo in corsa e accelerazione nel traffico dell’area di rigore, poi un fendente sul primo palo, in uno spazio che solo lui ha visto, con un movimento a rientrare che solo lui può fare. Man of the Match.

SHOMURODOV 6,5 – Il voto è la crasi tra una prestazione da 7,5 come centrocampista o ala, bravissimo di sponda e nelle rincorse a perdi fiato, in avanti e all’indietro, e da 5 come centravanti, divorandosi un gol a pochi centimetri dalla porta. Gioie e dolori.

-Subentrati-

dal 77′ PISILLI 7 – Lo critichiamo quando entra male in partita, oggi va incensato perché fa tutto bene negli ultimi 15 minuti. Strappi, aiuti in fase difensiva e bel gol in spaccata che chiude il match.

dal 77′ SOULE’ 6 – Le solite cose: qualità, buoni palleggi ma anche poca cattiveria quando c’è la possibilità di concludere.

dal 86′ RENSCH 5,5 – Uno scatto prepotente e l’assist per Soulé (in fuorigioco). Poi l’autogol più sciocco che sfortunato.

dal 86′ BALDANZI S.V. – Prova a tenere la palla lontana dalla metà campo giallorossa.

dal 92′ ABDULHAMID S.V. – Di lui si ricorda solo il boato dell’Olimpico per averlo rivisto in campo.

ALL. RANIERI – Missione compiuta e tanto basta. Dybala fa la differenza, così come le sue scelte azzeccate. Nemmeno una follia iniziale e un autogol assurdo nel finale riescono a scalfire il passaggio del turno. La difesa anche senza Hummels regge, mentre l’attacco se esprime bene anche senza Dovbyk. Nel post Como sono arrivati 9 risultati utili in campionato e ora questo passaggio del turno in Europa (unica italiana a superare il play-off). Resta solo il neo del Milan in Coppa Italia.

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