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Le PAGELLE di Roma-Lazio 1-0: Mancini testa e cuore, Angelino bella sorpresa. Lukaku non punge, Dybala a intermittenza

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle assegnate ai calciatori di Roma e Lazio al termine del derby della capitale:

SVILAR 6,5 – La sua partita è fatta soltanto di tanti palloni gestiti senza patemi e qualche uscita in presa alta. La Lazio non gli fa neanche il solletico, visto che l’unico a calciare in porta è Castellanos, ma a salve.

CELIK 6,5 – Fatica, arranca, ma alla fine porta a casa la sua vittoria personale sulla fascia con grande concentrazione e combattività. La cosa migliore la fa mettendo in fuorigioco Kamada nell’azione del gol annullato per off-side al centrocampista giapponese.

LLORENTE 7 – Tosto e concentrato, si prende anche qualche rischio nelle uscite palla al piede. Ma avercene di difensori con la ‘garra’ e il dinamismo dello spagnolo. L’assenza di Ndicka non si fa sentire.

MANCINI 7,5 – L’uomo forse più odiato dalle tifoserie avversarie si regala una serata da re di Roma. Sembrava dovesse dare forfait per un problema fisico, che si è rivelato poi solo un calo di zuccheri. Sale in cattedra e dimostra di saper fare tutto: contenere, impostare, partire palla al piede e soprattutto segnare con una zuccata il gol che porta i suoi a +9 dai rivali.

ANGELINO 7 – Primo tempo praticamente perfetto dello spagnolo, che dimostra di saperci fare anche in fase di contenimento, annullando di fatto un Isaksen inesistente. Anche un paio di cross intriganti tanto per gradire. Terzino a 360 gradi. (dal 79′ SMALLING 5,5 – Il suo ingresso chiude a chiave la difesa, ma la Roma ci mette un po’ a registrarsi dietro dopo il passaggio a tre).

CRISTANTE 6 – Partita spesa a sdoppiarsi nelle chiusure su Kamada e Marusic e le proiezioni offensive per allungare la squadra a destra. Poco brillante ma utilissimo sia tatticamente che fisicamente.

PAREDES 6 – Molto nervoso sin dall’avvio, con la garra argentina e lo spirito romanista. Il primo tempo non riesce a catalizzare il gioco come sempre, toccando meno palloni del previsto e palleggiando a velocità moderata. Qualcosa di meglio nei primi 20’ della ripresa prima della sofferenza finale. La sostituzione con Bove risulta azzeccata. (dal 81′ BOVE 6,5 – Fa quello che deve, e lo fa molto bene. Un paio di bei palloni sradicati al limite dell’area romanista risultano determinanti).

PELLEGRINI 6,5 – Tante rincorse, ottima quantità ma pochi spunti di classe. Galleggia tra le linee mettendo in difficoltà i due mediani laziali e provando ad essere decisivo in fase di rifinitura. Purtroppo non ha la consueta precisione nell’ultimo passaggio e nella conclusione, vedi la punizione sparata fuori dal limite. Quando c’è da fare il gregario però non si tira mai indietro.

DYBALA 6 – Il suo calcio d’angolo premia la testata di Mancini per il gol della vittoria. Qualche guizzo da fuoriclasse vero, in serpentina solitaria e alcune pause che la squadra rischia di pagare. Ancora una volta dimostra di essere l’unico giocatore in campo a poter accendere la luce. (dal 79′ ABRAHAM 6 – Possiamo solo dargli il bentornato. I dialoghi con Lukaku vanno affinati).

EL SHAARAWY 6 – Aveva fatto tutto alla perfezione con una ripartenza da manuale in tandem con Lukaku, ma finisce per sparare sul palo a tu per tu con Mandas, nella fotocopia dell’ occasione realizzata contro l’Inter. Esce stremato nella ripresa dopo aver dato tutto. (dal 70′ SPINAZZOLA 6 – Si piazza prima a fare il terzino, poi l’esterno basso ad allargare la difesa. Nessuna sterzata delle sue, tanto contenimento).

LUKAKU 5,5 – Qualche buona sponda non può bastare da un giocatore come lui. Spalle alla porta meriterebbe anche la sufficienza ma da bomber vero deve per forza migliorare negli ultimi 16 metri. Di testa o di piede arriva sempre un attimo in ritardo, al posto giusto ma col tempismo sbagliato. Fisicamente non è brillante e questo si ripercuote anche sulle giocate tecniche.

ALL. DE ROSSI – Primo derby da allenatore e prima vittoria. Aveva detto di essere tranquillo alla vigilia e così è stato. Partita preparata bene dal punto di vista tattico e anche nelle scelte, vedi Angelino. Abraham e Smalling potrebbero sembrare un azzardo ma il risultato offre la sua ragione. DDR, Derby della Roma.

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