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Le PAGELLE di Milan-Roma 0-1: Mancini una sentenza, Smalling e Spinazzola old fashioned. Paredes a sangue freddo

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle del match d’andata dei quarti di Europa League tra Milan e Roma:

SVILAR 7 – Ormai è una sicurezza. Lo dimostra nel duello ripetuto con Reijnders, il più pericoloso dei suoi, sempre fermato dalle manone del portiere serbo. Impeccabile anche nel giro-palla con i piedi. Aiutato da Lukaku e dalla traversa, un po’ di fortuna non guasta.

CELIK 7 – Senza dubbio il miglior terzino destro della Roma, anche lui rinvigorito dalla cura De Rossi. Il turco passa dalla mancata marcatura su Leao nel match di agosto scorso, perso in casa in campionato, alla prova senza macchia di oggi. Annulla il portoghese aiutato da El Shaarawy.

SMALLING 6,5 – E’ lui la grande sorpresa di serata, piazzato a contenere su Giroud ed a dare fisicità al reparto. Pochi tentennamenti, una lucidità che non ti aspetti. Può diventare un valore aggiunto in vista del gran finale di stagione.

MANCINI 7,5 – Un déjà-vu continuo. Testata vincente e grande prova nel derby di sabato, replica con gloria la stessa prestazione anche a San Siro. Zuccata vincente a parte, dimostra di essere concentrato e cattivo il giusto, dando filo da torcere al tanto temibile attacco milanista. Magic moments.

SPINAZZOLA 7 – Se si toglie la giocata di Chulwueze che lo manda al bar nel finale, gioca una partita finalmente di grande sostanza e decisione, con qualche lampo dello Spinazzola versione Euro 2021. La sterzata su Calabria a fine primo tempo è da strabuzzarsi gli occhi. Ottimo il lavoro su Pulisic in contenimento.

CRISTANTE 6,5 – Lotta con le unghie e con i denti sia dando manforte sulla corsia di destra sia tenendo bene la diga davanti alla difesa. Pochi errori (solo sotto pressione nella ripresa) e un giallo pesantissimo che è da imputare più a Turpin che a sua incuranza. Fisicità e presenza tattica che mancheranno maledettamente al ritorno.

PAREDES 7,5 – Una partita semplicemente perfetta, in ambo le fasi. Dinamico nel far correre velocemente il pallone, lucido nella gestione di tutti i possessi e durissimo nei contrasti. Testa alta e sangue freddo, contro Reijnders, Bennacer e Loftus-Cheek. Quando tiene alta l’attenzione e sta bene fisicamente è un regista coi fiocchi, altro che Adli. (dal 89′ BOVE S.V. – A tamponare a sinistra, si regala anche una bella incursione in area milanista).

PELLEGRINI 6,5 – La mossa tattica a sorpresa di inizio gara lo vede traslocare sulla sinistra, con un senso tattico e un’abnegazione da vero capitano. Tocchi semplici ma utilissimi e tante giocate illuminate. Qualcosa in più gli si poteva chiedere negli ultimi 20 metri, dove manca a volte l’ultimo passaggio. Consistente. (dal 89′ AOUAR S.V. – Dà respiro ad un Pellegrini stremato, senza entrare in partita).

EL SHAARAWY 7 – Grandissimo lavoro in fase difensiva su Leao e Theo Hernandez. Il dispendio energetico per tenere a bada la catena più forte d’Italia lo condiziona un minimo nella fase offensiva, ma era nei programmi. Equilibratore della squadra e pedina che sta diventando imprescindibile nel tridente. Applicato.

DYBALA 6,5 – Ancora un calcio d’angolo vincente come bel derby e altra vittoria per 1-0. Tra le linee è un problema per la difesa del Milan e trova sempre il modo di ricevere il pallone con spazio davanti da attaccare. Peccato non aver sfruttato nel primo tempo le occasioni potenziali che si stavano creando con le varie ripartenze in campo aperto. Nella ripresa trova una buona conclusione dal limite dopo una giocata personale partendo da destra verso il centro, ma spara debolmente verso Maignan. Dà tutto per oltre 70’ e anche fisicamente le risposte sono incoraggianti. (dal 81′ ABRAHAM 5,5 – Che brivido quella mano galeotta, ma involontaria, in piena area romanista…).

LUKAKU 6,5 – Tantissimo sacrificio spalle alla porta e lavoro di sponda questa volta impeccabile. Manca di reattività nel primo tempo quando Maignan gli lascia un pallone a due passi dalla porta, così come nel secondo tempo quando alcuni movimenti in area non sono impeccabili. In fase di non possesso nulla da eccepire, così come nel gioco aereo per pulire la propria area nei calci piazzati avversari. I fischi e gli insulti di San Siro questa volta sembrano caricarlo al punto giusto. (dal 91‘ LLORENTE S.V. – Messo per chiudere le ultime falle).

ALL. DE ROSSI – Un vero e proprio capolavoro tattico nel piazzarsi 4/4/2 e limitando Leao e Theo Hernandez. Recuperando Smalling ha una concretezza in fase difensiva di altro livello e il quarto clean sheet consecutivo non è casuale. Stravince il duello a distanza con Pioli, con una trovata che ricorda Mourinho e con uno stile nel possesso che si ispira a Spalletti. Al di là del tecnico in panchina la Roma ha assunto una consapevolezza europea di altissimo livello. L’Europa League sta diventando la nostra coppa. Al ritorno sarà un’altra battaglia, ma la squadra è pronta.

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