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Le PAGELLE di Roma-Sassuolo 1-0: Pellegrini, la masterclass del capitano. Mancini dominante. Lukaku e Aouar insensati

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle al termine di Roma-Sassuolo, gara valida per la 29.a giornata di campionato:

SVILAR 7 – Volente o nolente è ancora decisivo. Dopo un primo tempo inoperoso, l’ormai acclamato titolare si esalta su Racic e si salva con un riflesso di valore salvifico sulla deviazione sventurata di Llorente. Anche nel gioco con i piedi appare sempre più in crescita.

KARSDORP 6 – Paradossalmente la sua prestazione è migliore in fase difensiva che in quella di spinta, dove invece con De Rossi era sembrato ultimamente molto più intraprendente. Ai cross quasi completamente fallimentari risponde con una maggiore attenzione arretrata. (dal 69′ CELIK 6,5 – Conferma il buon momento entrando subito in partita. Preciso, lucido, sul pezzo anche nel miglior momento di Laurienté).

MANCINI 7 – Tiene botta, eccome, contro un Sassuolo che si sveglia solo nel finale. Impreziosisce la sua ennesima prova da leader con un paio di uscite ed anticipi da scuola calcio. Spalletti si è dimenticato di lui? Meglio per la Roma.

LLORENTE 6 – Rischiava di vanificare una prova arcigna ed attenta su Pinamonti e compagnia con la deviazione suicida verso la sua porta. La gamba di Svilar ed il palo gli evitano la figuraccia. Ricorda sempre più Manolas: veloce e reattivo, ma quanti brividi…

SPINAZZOLA 6,5 – Gara sulla falsa riga di Brighton: buona gamba, cross al bacio per Lukaku e un paio di bei recuperi difensivi. Peccato che il solito flessore torni a farsi dolorante a fine primo tempo. (dal 37′ ANGELINO 6,5 – Con lui in campo la Roma perde in fisicità ma guadagna in uscita palla e nei cross. Ne pennella alcuni di pregevole fattura. Ottima la diagonale su Laurienté alla prima vera azione da gol del Sassuolo).

CRISTANTE 5,5 – Disordinato e con troppe sbavature nel primo tempo. Da incursore non punge, nonostante provi a buttarsi dentro spesso. Si recicla nella ripresa da mediano aggiunto, con il solito peso tattico di rilevanza.

PAREDES 6 – Non è brillante come qualche settimana fa ma tutte le azioni partono dal suo piede sapiente. Qualche cambio di gioco pregevole e alcuni appoggi troppo banali. Sul piano della lotta anche per lui c’è un ottimo riscontro.

PELLEGRINI 7,5 – Man of the match, sotto tutti i punti di vista. Il gol è di pregevolissima fattura, con un tiro a giro stile Feyenoord. Sta diventando la sua mattonella sul centro sinistra, la zona da dove la Roma costruisce meglio la manovra offensiva. Il tabellino dei marcatori non è però l’unico biglietto da visita della serata, visto che aggiunge recuperi da gregario e ottimi spunti, con una gamba tornata esplosiva. Tiene alto il livello di attenzione dei compagni anche nei momenti più complicati.

AOUAR 5 – Ormai è stato provato in tutte le posizioni, da mezzala, da trequartista, da esterno d’attacco, ma il risultato è sempre lo stesso. Considerando che fisicamente e tatticamente non può dare un contributo di livello diventa difficile poter accettare anche stop approssimativi e scelte tecniche rivedibili. Diventa un giocatore privo di senso, anche in una squadra con un gioco a lui congeniale. Bocciatura quasi definitiva. (dal 69′ BALDANZI 6 – Poteva essere la serata giusta del suo primo gol giallorosso. Ci va vicino due volte, forse peccando anche un minimo di egoismo. La qualità è lì, va solo fatta esplodere).

EL SHAARAWY 6,5 – Spesso si sottovaluta quello che di buono fa per la squadra. Solo nel primo tempo ci sono da segnalare tre ripiegamenti profondi su Pedersen e Defrel, con chiusure che risultano provvidenziali. Questi sforzi inevitabilmente influiscono sulla brillantezza negli ultimi 16 metri ma non tolgono nulla ad un giudizio molto positivo. Esce per far spazio alla difesa a 3 del finale sofferto. (Dal 86′ HUIJSEN S.V. – Strano De Rossi preferisca lui a Ndicka nel finale per irrobustire la difesa. Poteva far meglio in un paio di rilanci lunghi).

LUKAKU 5 – De Rossi lo lascia in campo 80’ e sono veramente tanti, forse troppi, per quanto visto. Nella prima frazione non riceve molte palle e quelle che gravitano dalle sue parti fanno una brutta fine. Nella ripresa si trova a tu per tu con Consigli, con la chance di chiuderla a un quarto d’ora dalla fine e spara in curva. Cose non da lui che aumentano la sofferenza della squadra. L’anca fa male e c’è da apprezzare almeno lo sforzo e la disponibilità. (dal 86′ AZMOUN 6,5 – Bravo, bravissimo a tener palla, far rifiatare la squadra, prendersi punizioni preziose. Meritava più minuti).

ALL. DE ROSSI – Si conferma nato sotto un’ottima stella per quanto concerne il ruolo di allenatore. Tante piccole cose potevano costare care, come il maldestro tocco di Llorente, ma la porta di Svilar sembra stregata. Non si vergogna a soffrire nel finale con la difesa a 3 pur di portare a casa tre punti pesantissimi. Il primo ciclo si è chiuso con una promozione a pieni voti. Ora però viene il bello…

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