Il Cialis è noto per il trattamento della disfunzione erettile, migliorando il flusso sanguigno e facilitando l'erezione. Questo effetto benefico è apprezzato non solo in ambito medico, ma può anche influenzare positivamente altri aspetti della vita quotidiana. Per esempio, nel contesto sportivo, un miglioramento della circolazione può aiutare a ottimizzare le prestazioni e la resistenza. Il Cialis, quindi, può avere applicazioni sorprendenti al di là del suo uso principale. Per chi cerca un approccio discreto, è possibile acquistare Cialis online senza ricetta con facilità e privacy.

Le PAGELLE di Brighton-Roma 1-0: Svilar una certezza. Ndicka “vallo di Adriano”. Celik e Spinazzola tengono botta

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle di Brighton-Roma, gara di ritorno degli ottavi di finale di Europa League:

SVILAR 7 – La sicurezza che comincia a dare l’ex secondo portiere giallorosso è importante e preminente. Solo l’eurogol di Welbeck lo scalfisce, poi i palloni sono tutti suoi. In uscita, di riflesso, su tiri da lontano e da vicino.

CELIK 6,5 – Quando puntato nell’uno contro uno al limite dell’area da Enciso e Fati non si può negare un pizzico di sofferenza. Ma il turco è tosto e preciso, non si fa mettere i piedi in testa e regge botta sui tanti andirivieni della fascia. Il migliore del suo ruolo, senza dubbio.

MANCINI 6 – Il rischio grosso è stato quello di cadere subito nel solito difetto atavico: ammonizione immediata e tanto nervosismo accumulato. Ma rispetto a Firenze il vice-capitano tiene botta e si conforma, giocando una ripresa in crescendo anche con un paio di uscite brillanti.

NDICKA 7 – Sempre più la conferma che sia l’acquisto (per qualità-prezzo) più azzeccato dell’estate scorsa. Roccioso, granitico, come il britannico vallo di Adriano. Anche nelle difficoltà di un Brighton all’assalto riesce a restare lucido. Bene nel giro palla e in qualche pulizia determinante in area.

SPINAZZOLA 6,5 – Altro giocatore letteralmente rigenerato da De Rossi. Sia per come difende, con maggiore attenzione rispetto al passato, sia per come riparte senza risparmiarsi fino all’ultimo minuto. Una sola dormita, quando lascia Adingra solo di staccare in area, poteva costare caro.

BOVE 6 – Manca un pizzico di qualità nel palleggio e questo forse è un vulnus nelle sue caratteristiche. Sul piano della lotta risulta davvero utile, sia in fase di pressione che nella chiusura delle linee di passaggio. A volte è molto frenetico nella giocata e ascoltando il suo mister dovrebbe essere più riflessivo.

CRISTANTE 6,5 – Avendo lui davanti alla difesa si paga qualcosa rispetto a Paredes nella gestione del gioco. Caratteristiche diverse e inevitabilmente meno possesso manovrato. Di certo uno schermo così importante davanti alla linea difensiva risulta perfetto per limitare i danni. Mille palloni recuperati, alcuni persi. Saldo positivo.

PELLEGRINI 6 – Piccolo trotto, quasi surplace. Non sembra aver faticato troppo per tenere questo ritmo, anche mettendoci un pizzico di esperienza. In alcune ripartenze serviva maggiore qualità che lui ha e può dare. Anche in fase di assist non è nella serata migliore.

BALDANZI 6 – Primo tempo timido, con poche giocate e tanto “nascondino”. Poi nella ripresa sembra sentirsi più sicuro, con dei break che fanno male alla difesa del Brighton e un gap fisico che appare meno evidente, sfruttando la velocità. Anche l’intesa con Azmoun cresce con il passare dei minuti. Serate che servono alla crescita. (dal 83′ AOUAR 6 – Un paio di giocate di pregevole fattura nel finale, in particolare il tocco al volo che poteva generare una ripartenza decisiva).

ZALEWSKI 5,5 – Nel ruolo di El Shaarawy deve preoccuparsi di dare equilibrio alla squadra e ameno su questo poco da dire. Raddoppia in fase difensiva per dar manforte a Spinazzola e tatticamente fa il suo. Certo che dopo due anni di esperienza europea con Mourinho da lui ci si attende qualcosa in più qualitativamente. Dribbling riusciti praticamente zero e mai significativo negli ultimi 16 metri. Si riparte dall’impegno profuso. (dal 73′ LLORENTE 6 – Sicuro, convinto, soprattutto perché si piazza su Fati e Welbeck e finalmente dà filo da torcere a Dunk sulle palle alte).

AZMOUN 6 – Partiamo col dire che il gol del primo tempo era buono e anche molto pesante. L’arbitro tedesco gli nega quella gioia ma lui non si dà per vinto, tra errori banali e guizzi propositivi. Reggere da solo il peso dell’attacco non è forse nelle sue caratteristiche, così come tenere il pallone spalle alla porta. Peccato anche per un paio di conclusioni (una dopo pochi minuti) sfilate a lato di poco da buona posizione.

ALL. DE ROSSI – La porta a casa con una sconfitta indolore e gestendo senza troppi affanni il tentativo di rimonta del Brighton. Alcune cose da correggere ci sono, come la solita sofferenza sulle palle di provenienza laterale. Il turn over in avanti non paga ma era necessario. Complessivamente il livello mostrato nelle due gare è stato di gran lunga superiore all’avversario, annichilito tatticamente e tecnicamente all’andata. Fisicamente ancora una buona prova, per raggiungere per il quarto anno consecutivo almeno un quarto di finale.

Top