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Le PAGELLE di Roma-Milan 1-1: Abraham fa esplodere l’Olimpico, Spinazzola rovina tutto. Celik tiene duro, Cristante sacrificato

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle di Roma-Milan, gara pareggiata dalle due rivali oggi all’Olimpico:

-Roma-

RUI PATRICIO 5,5 – Cerca di non far notare gli strascichi della papera di Bergamo, agevolato dal fatto che il Milan raramente calcia verso la sua porta. Poco reattivo sul destro al volo di Saelemaekers al 97′, ma era difficile fare il miracolo.

MANCINI 6,5 – Grintoso come al suo solito, rischia di perdere la testa già nel primo tempo contro un Theo Hernandez in odor di sceneggiata napoletana, ma si contiene. Da un suo recupero palla energico nasce l’azione del vantaggio illusorio di Abraham.

KUMBULLA S.V. – Sfortunatissimo protagonista di questo sabato assurdo. Finalmente titolare da marcatore puro, inizia anche bene nel contrastare Giroud. Un problema al ginocchio però lo mette subito ko. Altro pesante infortunio in difesa, visto che si tratta di lesione al crociato anteriore. Stagione (e avventura) finita.

IBANEZ 5,5 – Caos (non) calmo. Come già successo in passato, il brasiliano risente di un periodo particolarmente sventurato e non gioca con tranquillità. La sua prova è sul filo del rasoio, tra lisci clamorosi, come quello che costringe Cristante all’ammonizione, e interventi censurabili. Rischia il rosso per un’entrata durissima su Saelemaekers.

CELIK 6,5 – Una prestazione solida contro la catena sinistra più forte del campionato, a cercare di annullare Leao (impresa davvero dura) e con due palle messe con lucidità in mezzo nella ripresa. La prima viene sciupata da Camara, la seconda fa esplodere l’Olimpico per il gol di Abraham. Sul cross finale che porta al pareggio forse non è perfetto nella chiusura.

CRISTANTE 6 – La sua partita da centrocampista dura solo 15’ dovendo poi ripiegare da centrale difensivo. Con Giroud soffre molto sulle palle alte, arrangiandosi come può. Tutto sommato regge botta pur con qualche sbavatura.

MATIC 6,5 – Di fronte c’era il centrocampo titolare del Milan ma lui non teme confronti, gestendo e contrastando. Metronomo fondamentale per schermare e ripartire, oltre che per la capacità di guidare i compagni. Di certo uno dei più positivi.

SPINAZZOLA 4 – Purtroppo la sua gara è costellata di errori molto gravi. Tutte le discese sulla sinistra, anche quelle positive, terminano con un cross sbagliato o un’idea fuori portata. La vera frittata avviene al 95’, quando si perde Salaemakers in piena aerea e consente al Milan di pareggiare. Recidivo e distratto.

PELLEGRINI 6 – Nel primo tempo va subito vicinissimo al gol, ma il suo tiro a botta sicura finisce sul corpo di Abraham. Un colpo subito al ginocchio dopo pochi minuti lo condiziona e nei momenti clou finisce per non avere la giusta generosità. Encomiabile per l’impegno e la pressione senza palla.

BELOTTI 5 – La sua gara è nell’occasione sciupata nel cuore del primo tempo, quando dopo la respinta fortuita di Abraham sul tiro di Pellegrini, arriva di gran carriera e manda fuori da pochi passi con una punta esterna di qualità imbarazzante. Va bene il sacrificio ma per una punta occorre anche metterci altro.

ABRAHAM 6,5 – Una prestazione davvero imbarazzante per 90’, fatta di posizione sbagliate, sponde sbilenche e nessun guizzo in area. Poi la scintilla nel recupero, con una girata da centravanti di razza, che senza la leggerezza di Spinazzola sarebbe valsa i 3 punti. Il secondo gol casalingo consecutivo in campionato, dopo quello all’Udinese. Un vero peccato non sia valso 3 punti.

-Subentrati-

dal 15′ BOVE 6,5 – Non ha la qualità di un centrocampista totale, ma si dimostra abile ad entrare subito in partita con ferocia ed aggressività. Rispetto alla bocciatura di Bergamo non denota timori e morde alle caviglie Tonali, non sfigurando nel duello con il titolare del Milan campione d’Italia. Si arrende anche lui per una botta alla spalla.

dal 46′ EL SHAARAWY 6 – La sua duttilità ormai proverbiale lo porta a muoversi su tutto il fronte come un ossesso, cercando di sfruttare la sua velocità nell’attaccare la profondità. Pecca un tantino negli ultimi 15 metri, come molti suoi compagni.

dal 89′ CAMARA S.V. – Si rivede in campo per far rifiatare un Bove stremato e dolorante.

dal 98′ SOLBAKKEN S.V. – Una manciata di minuti per cercare di ripartire, ma il Milan aveva appena pareggiato.

ALL. MOURINHO – Aveva costruito una gara tatticamente perfetta. Considerando le numerose assenze si piazza 3-5-2, imbrigliando il Milan e vincendo il duello a distanza con Pioli. L’infortunio di Kumbulla complica ancora di più le cose, ma sa sempre trovare la soluzione giusta. Cristante basso, El Shaarawy per Belotti e secondo tempo all’altezza. L’unica vera mancanza è la qualità degli attaccanti e di altri interpreti. Colpe non sue.

-Milan-

Maignan 6; Calabria 6, Kjaer 6.5 (Kalulu 5.5), Tomori 6 (Thiaw 6), T. Hernandez 5; Krunic 6, Tonali 6.5; Diaz 5.5 (Saelemaekers 7), Bennacer 6 (De Ketelaere 5.5), Leao 6.5; Giroud 5.5 (Origi s.v.). All: Pioli 6.

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