Napoli-Roma, MOURINHO: “Meritavamo di vincere. Pellegrini non al top, si è sacrificato. Chi non sta bene in famiglia deve andare via”

La Roma combatte ma esce sconfitta allo Stadio Maradona nella 20a giornata: il Napoli invece per 2-1 con i gol di Osimhen e Simeone, in mezzo la rete di El Shaarawy. Dopo la gara il tecnico giallorosso José Mourinho ha parlato ai microfoni dei cronisti. Le sue dichiarazioni:

MOURINHO A DAZN

Con un po’ più di attenzione poteva essere la migliore Roma della stagione.
“Abbiamo giocato bene dal 1’. Dopo il gol di Osimhen abbiamo avuto un periodo in cui si è sentita l’ingiustizia di quell’1-0. La squadra ha giocato benissimo, pressato alto e recuperato palla. Abbiamo perso, ma esco fiducioso. Siamo la squadra che ha fatto soffrire di più il Napoli. L’ambiente nello stadio era tremendo, ma sembrava vuoto. Il risultato è negativo, ma sono fiducioso. Vedere che i nostri 3 cambi sono stati 3 ‘bambini’ che giocavano nel campo di plastica a Trigoria mi fa un piacere tremendo, soprattutto per come sono entrati. Qualche volta il calcio è ingiusto e a volte la squadra che merita di più perde. Oggi meritavamo di vincere. I ragazzi erano tristi, ma l’anima piena di fiducia. Ci vediamo mercoledì all’Olimpico”.

Cosa vi siete detti con Spalletti?
“L’ho ringraziato per il regalo di compleanno che mi ha dato prima della partita, ma non l’ho ancora scartato. Mi ha fatto piacere. A fine partita ci siamo abbracciati. Questo sarà il campionato del Napoli”.

Come sta Pellegrini? A volte non riesce ad entrare subito nel gioco.
“Sono due settimane che non si allena in gruppo, lo ha fatto solamente ieri. Si è sacrificato per giocare, non era al top. Era poco in forma e non aveva molta intensità. Abbiamo preparato bene la partita. Con una partita alla settimana siamo una squadra molto brava, il problema diventa quando giochi 2/3 volte a settimana. Il Napoli faceva fatica, abbiamo rischiato e limitato gli avversari. Matic ha giocato benissimo, Mancini ha giocato da terzino destro e ha chiuso molto bene Kvaratskhelia, così come Smalling con Osimhen, è difficilissimo da marcare. Se va in Inghilterra Osimhen deve cambiare modo di giocare però, lo ammazzano, qua in Italia si accetta questo tipo di atteggiamento, lì no. Con le qualità che abbiamo noi abbiamo giocato molto bene. Dobbiamo dimenticare la sconfitta. Ora arrivano le difficoltà con 3 partite a settimana. Se guardo il modo in cui giocavamo contro le big sembrava che ci fosse un blocco tattico e mentale, ora invece giochiamo bene. Questo è una gioia”.

Abraham come sta? Zaniolo può tornare al centro della Roma?
“No. Intanto non so se Abraham si sia infortunato o solo stanchezza, così come Matic. La partita è stata molto dispendiosa. Voglio gente così però, che vuole giocare nella Roma e che sia disponibile. Quando non stai bene nella famiglia devi andare via e trovare una soluzione. La famiglia è fatta da gente con cui vuoi stare”.

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

In questo momento la Roma è la principale favorita nella corsa Champions?
“Quando si giocano tre partite a settimana è una corsa di rosa, non di squadra. Quando abbiamo tempo e condizione per preparare una gara secca, è molto difficile per noi non vincere poi quella gara. Quando hai tempo di lavorare sulla fase difensiva e offensiva ed hai giocatori freschi, per noi è molto difficile non vincere. Quando giochi tre volte a settimana, le squadre con più opzioni sono quelle che hanno più condizione. Noi cresciamo come squadra e facciamo crescere giocatori che prima non erano opzioni, ragazzi come Tahirovic, Bove e Volpato, col tempo la rosa migliora. Dopo la gara ho detto ai giocatori di dimenticare la tristezza per la sconfitta, di alimentare la propria anima con la prestazione che abbiamo fatto, di guardare la classifica e il calendario che abbiamo davanti. Abbiamo giocato sui campi di Juve, Milan ed Inter, e poi devono giocare da noi. Dobbiamo pensare partita per partita. Adesso arrivano le difficoltà, poi ci sono le coppe. Oggi, nella tristezza di un risultato che considero ultra-immeritato, sono orgoglioso di questi ragazzi e questa squadra”.

Dybala?
“Non mi piace fare analisi individuale, bisogna guardare la partita che noi abbiamo imposto al Napoli. Perché abbiamo imposto questa gara, che il Napoli non voleva e nemmeno il pubblico, infatti lo stadio sembrava vuoto. Li abbiamo pressati molto, non riuscivano a costruire. Bisogna dare merito anche all’avversario. Kim è un giocatore fantastico. Questa è la squadra che vince lo scudetto, quando devi vincere c’è una stella che ti accompagna, di gare che dovresti perdere e invece vincere. Loro oggi hanno avuto questa stella, per questa ragione penso che sarà la squadra che vincerà lo scudetto”.

I cambi?
“Ho fatto tutti cambi forzati, mi avevano chiesto il cambio i ragazzi. Certo, una cosa è far entrare Raspadori e Simeone, un’altra è avere dei ragazzini”.

MOURINHO A ROMA TV+

“La Roma ha avuto grande personalità, qualità di gioco, personalità nei rischi che ha preso. Per me una grandissima partita della Roma, onestamente una grande partita. Abbiamo giocato due partite in questa stagione contro il Napoli e abbiamo perso tutte e due una 1-0 è una 2-1 senza meritarlo, ma questa ancora di più perché la prima doveva essere un pareggino e questa era da vincere”.

Erano 30 anni che la Roma non prendeva punti sui campi di Juventus, Inter e Milan, qui davvero per un soffio, qui serve per dare fiducia perché ora si inizia a giocare molto.
“C’è ovviamente tristezza, ma l’anima è piena di orgoglio e di fiducia. Abbiamo fatto risultato su tutti i campi dei grandi  ma l’importante è guardare al calendario perché mancano 18 partite. Abbiamo giocato a San Siro col Milan e l’Inter, allo Juventus Stadium e contro il Napoli. Abbiamo giocato contro le squadre top della classifica. Mancano Atalanta e Lazio all’Olimpico, a casa loro. Ora bisogna pensare partita per partita, ovviamente con le difficoltà di una rosa che non ha opzioni ricchissime, considerando anche far crescere i bambini fa parte del progetto. Oggi abbiamo finito la partita con tre bambini in campo, anche loro con personalità e voglia di crescere. Sono molto contento, anzi contento no, sono triste. Devo trovare altre parole: sono soddisfatto ed orgoglioso. Il lavoro che facciamo tutti, da giocatori a staff, è top. C’è tristezza per la sconfitta, ma sono convinto che ogni romanista che ha visto la partita abbia il nostro stesso feeling: tristezza ma con anima piena di fiducia e orgoglio. Mercoledì saremo lì per una partita ovviamente difficile: la Cremonese ha 24 ore in più di noi per riposare. Oggi è stata una partita dura per noi anche per il dispendio di energia fisica, ma saremo lì e sappiamo che i nostri saranno con noi”.

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