Le PAGELLE di Roma-Fiorentina 2-0: Dybala one man show, Abraham assist d’oro, Zalewski stile Conference

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle di Roma-Fiorentina, posticipo della 18.a giornata di Serie A:

-Roma-

RUI PATRICIO 7 – Si guadagna il bel voto con un riflesso super su Kouamé nel finale, che evita alla Fiorentina di riaprire la partita. Per il resto è impegnato marginalmente perché ben difeso dai suoi tre lancieri in difesa.

MANCINI 7 – Guardando attentamente la sua partita, sembra sempre sull’orlo di una crisi nervosa, pronto a far scattare quel suo lato oscuro e sopra le righe. Ma se si contiene, come stasera, sa essere incisivo e sicuro, anche nel giro palla.

SMALLING 6,5 – Il suo uomo di riferimento, il serbo Jovic, non è pervenuto anche per l’inferiorità numerica della viola. Il muro inglese si limita a mantenere posizione e linea compatta, come consueto leader arretrato.

KUMBULLA 6 – Rispetto a Ibanez, di cui prende il posto perché squalificato, ha meno nelle corde la pressione alta e l’uscita palla al piede dalla difesa. Lui, marcatore puro, si diverte a complicare la vita dei suoi avversari diretti con contrasti forti e vigorosi, a volte anche troppo fallosi.

CELIK 6 – Verrebbe da dire senza infamia e senza lode ma con buona attenzione in entrambe le fasi. Mette lo zampino nel gol del vantaggio, con la palla scodellata al centro per Abraham che porta all’assist per Dybala. Dal suo lato con Biraghi il duello non crea eccessivi affanni.

BOVE 5,5 – Una giornata non particolarmente fortunata. Parte contratto sbagliando quasi tutto e non riuscendo e metterci il dinamismo di cui c’è disperato bisogno. Il peso di un Olimpico tutto esaurito, con l’attesa crescente nel vederlo all’opera deve aver contribuito a creare un eccesso di apprensione. Avrà altre occasioni.

CRISTANTE 6 – Siamo al solito commento, tanta applicazione e disponibilità per il bene dei compagni, ma una qualità non adeguata al ruolo del regista. La misura dei passaggi non è sempre eccellente, ma il lancio di prima coi tempi giusti che innesca il 2-0 è una piccola perla.

ZALEWSKI 7 – Finalmente un match al livello dello scorso anno. Cattivo e deciso nel bloccare Dodò, abile nel procurarne l’espulsione e sempre nel vivo della manovra. Anche nella trequarti avversaria è di nuovo guizzante versione Conference League e sforna almeno due assist mal conclusi dai compagni (specie Celik). Peccato per l’infortunio che lo tira fuori nel finale.

PELLEGRINI 5,5 – Stringe i denti come gli capita troppo spesso, per un fastidio muscolare accusato contro il Genoa in settimana. Non è nella sua migliore versione e si vede, andando a galleggiare tra le linee senza costrutto. Prova un super tiro al volo, di tottiana memoria, nel primo tempo ma la palla finisce larga. Esce anche lui nel finale per evidente stanchezza.

DYBALA 8 – La Roma non può prescindere da lui. L’unico campione in rosa e con una qualità indispensabile per il gioco di Mourinho, che tanto si affida ai singoli. La mezza girata volante che sblocca il risultato è sopraffina, così come la capacità di far girare i compagni nel verso giusto. Catalizzatore e delizia di questa squadra non proprio perfetta. Meriterebbe partner di livello superiore.

ABRAHAM 7 – Nella serata c’è tutto il bene e il male del suo repertorio, fatto di un gol divorato dopo un assist involontario di Bonaventura e di un passaggio chiave per il 2-0 di Dybala. Sembra dare il meglio di sé quando non è in pozione centrale. Per sponde e lavoro spalle alla porta meglio chiedere altrove.

-Subentrati-

dal 67′ SPINAZZOLA 6 – A parte un paio di blitz tentati sulla sinistra, sembra interessato più a mantenere blindata la corsia sinistra.

dal 67′ MATIC 6,5 – Come nelle ultime uscite: quando entra è ordinato, massiccio, quasi insuperabile. La mossa della sicurezza per Mourinho.

dal 76′ TAHIROVIC 6 – Mou lo getta nella mischia chiedendogli di azzannare alle caviglie Amrabat e portare pressione. Il ragazzo svedese lo fa con abnegazione.

dal 89′ SOLBAKKEN S.V. – Esordio con la maglia giallorossa all’Olimpico. Speriamo sia una risorsa.

dal 89′ BELOTTI S.V. – Passerella finale per dargli un po’ di senso e fiducia.

ALL. MOURINHO – La ripresa dopo la sosta chiama 7 punti e un pareggio pesantissimo nel finale a San Siro. I limiti e le qualità sono chiare, così come la mancanza di campioni. L’unico che ha riesce sempre a togliergli le castagne dal fuoco. Ne servirebbero altri 3 o 4 in giro per il campo e proprio su questo rischia di crearsi una frattura decisiva con la società.

-Fiorentina-

Terracciano 5.5; Dodò 4, Milenkovic 5.5, Igor 5.5, Biraghi 5.5; Amrabat 6.5, Duncan s.v. (Venuti 5), Bonaventura 6 (Castrovilli s.v.); Ikoné 5.5 (Barak 5.5), Jovic 5 (Gonzalez 5.5), Kouamé 6. All: Italiano 5.5

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