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Roma-HJK Helsinki, MOURINHO: “Partita da non prendere come esempio, ma sprechiamo troppo. Zaniolo generoso”

La Roma supera 3-0 l’HJK Helsinki allo Stadio Olimpico nella seconda giornata del girone di Europa League. Dopo il match il tecnico giallorosso José Mourinho è intervenuto ai microfoni dei cronisti. Prima dell’intervista il portoghese si è informato del risultato del match perso della Fiorentina contro il Basaksehir (“Che ha fatto la Fiorentina?”, chiude il tecnico che riceve come risposta dal giornalista: “3-0”).

MOURINHO A SKY SPORT

La sua squadra sembrava un po’ tesa. Dybala è servito a sciogliere questa tensione?
“Ovviamente sì perché ha fatto il primo gol, ma penso che la squadra è entrata nel secondo tempo con un atteggiamento diverso. Nel primo tempo abbiamo giocato come se giocassimo 11 contro 11 anche se loro erano rimasti in 10. Siamo stati troppo passivi. Nel secondo tempo è cambiato l’atteggiamento con una difesa a 2, abbiamo anche stabilito di segnare uno o due gol subito senza smettere di pressare nonostante l’uomo in più per continuare a giocare nella loro metà campo. Mi dispiace per loro, hanno iniziato bene la partita, ma dopo l’espulsione, su cui il VAR ha deciso molto bene, è stata dura per loro. Sono una squadra organizzata e con idee. La partita è stata difficile”.

Con 3 trequartisti sembra che ci sia maggiore qualità.
“Tu stai facendo l’allenatore (ride, ndr). Una squadra deve nascondere al massimo le proprie difficoltà e io cerco di fare questo. Anche gli altri allenatori sono bravi e cercano di capire i nostri punti deboli come io faccio con gli avversari. È facile dire che la squadra deve giocare in un modo, ma è più difficile metterli insieme”.

Il rientro di Zaniolo era quello che mancava alla Roma?
“Questa partita non può essere presa come esempio perché abbiamo giocato 11 contro 10. Ovviamente Zaniolo si prende delle responsabilità attaccando i difensori e andando all’uno contro uno. Inoltre ha velocità e va spesso in profondità, è generoso, crea difficoltà agli avversari. La partita di oggi però non può essere commentata perché abbiamo giocato con un uomo in più”.

Sta lavorando sulla mancanza di cattiveria sotto porta?
“Si lavora per migliorare e dobbiamo farlo anche in fase di costruzione. Devo nascondere queste difficoltà. Dobbiamo migliorare la velocità di circolazione della palla. Gli attaccanti devono essere cattivi, sprechiamo troppe opportunità. Anche Belotti sembra che abbia già questa ‘malattia’ perché ha fatto 4/5 giocate di tacco che non sono nel suo repertorio. Lui deve segnare in tutti modi, deve metterla dentro. Ha già un po’ il virus del calcio fantasista. Creiamo tante opportunità e non segniamo, dobbiamo migliorare. Sono comunque contento. In Europa League abbiamo una doppia partita contro il Betis, che è una squadra molto forte. Si deciderà tanto di questo girone”.

MOURINHO A DAZN

Era la risposta che si aspettava in Europa?
“Sì, ma la risposta è arrivata solo nel secondo tempo. Sono già stato lì tante volte ed è dura, giocare in 10 per tanto tempo è dura per questo non voglio parlare troppo bene della mia squadra. Ci hanno messo in difficoltà all’inizio della partita, nel primo tempo eravamo troppo passivi e senza intensità nella pressione, nel secondo tempo abbiamo giocato come dovevamo contro 10 uomini. Poi un gol, due gol e partita finita”.

Roma brillante nella ripresa per merito dei cambi oppure ha fatto un discorso alla squadra?
“La squadra ha cambiato atteggiamento, Dybala ha fatto quel gol che ha aperto la porta, ma sarebbe ingiusto non dire che l’atteggiamento della squadra e il modo di giocare è stato completamento diverso. Abbiamo giocato con 2 difensori contro un loro attaccante, che non è facile. Non c’era riferimento: perdiamo palla, pressiamo, recuperiamo il più alto possibile e il più velocemente possibile. Il gol per forza deve arrivare, sono arrivati due gol e la partita è finita”.

È una partita prova verso l’Atalanta?
“Se l’Atalanta prende un rosso nei primi 10 minuti sicuramente sì”.

Pellegrini si è speso tanto della squadra, lei ha detto che ne vorrebbe tre. Cosa gli ha detto quando è uscito?
“Sempre. Gli ho detto se voleva venire dentro per mettere ghiaccio e iniziare il recupero più velocemente, ma mi ha detto che voleva stare in panchina fino alla fine. Capitano, perfetto”.

Belotti è una scommessa vinta di Mourinho?
“No, scommessa del club. È un giocatore che ci può aiutare come oggi, abbiamo tre attaccanti e in questa situazione siamo più a nostro agio rispetto allo scorso anno, abbiamo più soluzioni”.


MOURINHO A ROMA TV+

“Abbiamo giocato come si deve giocare quando hai un uomo in più, nel primo tempo sembrava che non stessimo in superiorità numerica. Nel secondo tempo abbiamo creato superiorità, abbiamo fatto una pressione altissima per recuperare la palla, giocare nella metà campo avversario e non dare loro palla. Loro nel primo tempo anche in 10 hanno avuto il possesso, quando è cambiato questo non c’è stata storia”.

Dopo il terzo gol ha chiesto di continuare…
“Sì, giocatori come Spinazzola o Mancini possono avere un calo di intensità dato che hanno giocato anche lunedì sera, ma gli altri no, devono giocare con un’intensità più alta e con più ambizione. Nel calcio non puoi perdonare, come succede quando noi siamo in difficoltà gli altri non ci perdonano. Sono 3 punti, zero infortuni e il ritorno di Nico senza alcun problema. Siamo pronti per domenica”.

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