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Lazio-Roma, le PAGELLE: Mancini umiliato da Immobile. Miki ed El Shaarawy sotto tono. Zaniolo unica nota lieta

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle dei calciatori di Lazio e Roma dopo il derby, vinto 3-2 dalla squadra biancoceleste:

-Lazio-

Reina 7.5; Marusic 6.5, Luiz Felipe 6, Acerbi 6.5, Hysaj 6.5; Milinkovic-Savic 7, Leiva 6 (Cataldi 6), Luis Alberto 6.5 (Akpa-Akpro 5.5); Felipe Anderson 7, Immobile 7 (Muriqi s.v.), Pedro 7. All: Sarri 6.5

-Roma-

RUI PATRICIO 5,5 – Restano dubbi sui primi due gol subiti dalla Lazio: esce in ritardo su Milinkovic-Savic e parte con troppa lentezza sul destro secco di Pedro. Si rifà parzialmente nella ripresa su Immobile.

KARSDORP 5 – Costantemente in difficoltà contro l’ex Pedro, che da previsione gioca una gara eccellente. L’olandese non è mai un fattore: poco presente nelle chiusure difensive, mai incisivo quando appoggia l’azione offensiva. La stanchezza fa il resto. (82′ SMALLING 5  – Cambio inutile, riesce a sbagliare anche rinvii e rimesse laterali).

MANCINI 4,5 – Esce con le ossa rotte da questo derby. Lascia un buco enorme in area sul gol di Milinkovic. Tentenna mortalmente su Immobile nell’azione del raddoppio e completa l’incubo domenicale facendosi imbambolare dal capitano laziale anche sul 3-1. Non è periodo.

IBAÑEZ 6 – Tutto sommato il migliore della linea difensiva, anche se le cose migliori le fa in area avversaria. Segna con una bella girata la rete dell’1-2, sfiora la doppietta per due volte nella ripresa. Soffre anche lui le ripartenze laziali, ma sa cavarsela meglio dei compagni di reparto.

VIÑA 4,5 – Fisicamente e tecnicamente non ci siamo. Felipe Anderson lo mette in croce fin dai primi minuti e l’uruguagio, condizionato da un’ammonizione, lo lascia fare quasi inesorabilmente. Esce nel finale con la lingua di fuori. (82′ ZALEWSKI 6 – Merita applausi per il coraggio e l’attaccamento alla maglia nel momento più difficile della sua giovane vita).

VERETOUT 6 – Buona quantità, poca qualità. Non sempre gli riescono le giocate in rapidità che lo rendono imprevedibile, perché spesso impegnato a contenere le risalite di Pedro e compagni. Mezzo voto in più per il rigore trasformato con freddezza.

CRISTANTE 5 – I limiti vengono fuori quando si alza l’asticella. Dovrebbe seguire Milinkovic-Savic, ma lo fa senza costanza. Non è un regista, né un mediano, bensì una mezzala che è costretto a portare palla e gestire le ripartenze. Chi nasce tondo non può morire quadrato, questo il più grande equivoco della sua prova.

ZANIOLO 7 – Nota lieta della serata romanista. Si batte e si sbatte, sbaglia qualche pallone e regala gemme preziose. A prescindere la sua è una gara in crescendo, da capitano coraggioso che prova a raddrizzare il derby quasi da solo. Reina gli dice di no sul più bello, su un destro che sarebbe finito sotto l’incrocio. Guadagna due rigori, anche se Guida ne fischia uno solo. Prende un palo su calcio d’angolo per pura sfortuna. Mourinho può sorridere almeno per questo. (77′ PEREZ 5,5 – Un bel guizzo che manda Shomurodov al tiro e niente più. Hysaj lo contiene senza problemi).

MKHIATARYAN 5,5 – E’ lui che dovrebbe sostituire Pellegrini nel cucire il gioco centralmente, ma ne fuoriesce una prova confusionaria. Tante accelerazioni, ma poca precisione. Cicca clamorosamente un’occasione d’oro in area avversaria.

EL SHAARAWY 5 – Poteva essere l’arma in più del derby, con l’esperienza e la cattiveria giusta. Invece risulta mollo e non incisivo in fase conclusiva e poco d’aiuto in copertura. Non incide. (64′ SHOMURODOV 5,5 – Vivace ma scolastico, sfiora il gol del 3-3 ma calcia troppo centralmente).

ABRAHAM 6 – In area di rigore manca ancora di incisività, ma si batte per la squadra con alcune sponde pregevoli e movimenti quasi mai banali. Bravi Acerbi e Luiz Felipe a rendergli la vita difficile.

All. MOURINHO – Perde il suo primo derby della capitale con un pizzico di rammarico e qualche rimpianto. L’arbitraggio di Guida non gli dà una mano, così come gli evidenti limiti del centrocampo della sua squadra. Quando si alza il livello i limiti della campagna acquisti e di conseguenza della rosa vengono purtroppo a galla. Sul piano dell’impegno non può rimproverare nulla ai suoi, su quello della qualità invece ci sarebbe da discutere (come d’altronde non smette mai di fare).

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