Spezia-Roma, le PAGELLE: Kumbulla stordito, Cristante da brividi. Mkhitaryan ultimo baluardo

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle al termine di Spezia-Roma, ultimo match della stagione 2020-2021:

-SPEZIA-

Rafael 6.5; Vignato 6, Terzi 6, Capradossi 7, Bastoni 6.5 (Ramos 6); Estevez 6 (Erlic s.v.), Agoumé 7 (Maggiore 6), Pobega 6.5 (Ricci 6); Verde 7 (Agudelo 5.5), Nzola 6, Gyasi 6. All: Italiano 6.5

-ROMA-

Fuzato 7 – Nella confusione generale è una delle poche note liete. Almeno 2-3 interventi decisivi, che denotano i suoi ottimi riflessi. Incolpevole sui due gol concessi da una difesa assente.

Karsdorp 6 – Ineccepibile per impegno e chiusure difensive in extremis, è anche uno dei più brillanti in fase offensiva come appoggio sulla destra. Resiste anche ad un problema muscolare nel finale.

Mancini 5,5 – Non si risparmia, nel bene e nel male. Non manca qualche errore, compensato discretamente con la cattiveria che non guasta mai. E’ arrivato al finale di stagione con la lingua di fuori.

Kumbulla 4 – Dopo il buon derby di sabato scorso torna a soffrire letalmente, ogni volta che il pallone transita dalle sue parti. Inizia male, sbagliando appoggi e facendosi sfuggire il veloce Nzola, ma non migliora col tempo.

Santon 4,5 – Sembra quasi un’ala più che un terzino, dietro a sé lascia una voragine nella quale Verde fa ciò che vuole. Nullo in fase di contenimento, Fonseca lo sostituisce all’intervallo per disperazione. (46′ Reynolds 4 – Dopo averlo visto questa sera diventa un problema di chi lo manda in campo. Non è in grado nè tatticamente nè tecnicamente di competere a questi livelli e probabilmente dovrà andare in prestito per dimostrare di meritarsi un posto nella Roma. Perde tutti i duelli e non azzecca un tempo di gioco nemmeno a pagarlo oro. Per ora bocciato).

Darboe 4,5 – Fisiologico che dopo i tanti elogi e le prove positive arrivasse la prima bocciatura. Mai in partita, sbaglia sia nel giro-palla sia nel posizionamento in campo. Tenta la pressione alta senza logica. Fuori giri. (61′ Villar 5 – La sintesi del calo verticale, da titolare fisso a rincalzo non così ineccepibile. Non regala velocità alla manovra, giocando troppo in orizzontale).

Cristante 4 – Semplicemente tutto sbagliato. La sua ultima serata stagionale è condita da orrori in mezzo al campo, ripartenze regalate allo Spezia e un gol divorato sull’1-2. Vederlo con la fascia al braccio fa venire i brividi.

Pedro 5 – Forse uno dei pochi a muoversi con costanza nel primo tempo orrorifico della Roma. L’impressione è che abbia sottovalutato l’impegno, sbagliando sempre l’ultima scelta. (71′ Pastore 5,5 – La forma atletica è ormai un miraggio, ma le qualità tecniche ancora una volta si confermano. Serve a Cristante un cioccolatino poi sprecato, peccato che le gambe non tengano più di un quarto d’ora).

Mkhitaryan 6,5 – Assente ingiustificato nel primo tempo, dove appare rallentato e senza mordente. Si trasforma dopo l’intervallo, lasciando l’apatia e la noncuranza negli spogliatoi e tirando fuori le marce alte che servono a sconquassare la difesa spezzina. Alla fine arriva il gol che vale la Conference League, suo tredicesimo stagionale (più 10 assist). Sicuramente una delle note più liete della stagione.

El Shaarawy 6 – Nella sua prova caotica gli va dato atto di aver buttato il pallone dentro quando serviva, con un suo classico inserimento e destro angolato. La condizione e la lucidità sono ancora lontane da quelle dei bei tempi. Ma per il futuro la Roma proverà a ritrovarlo.

Borja Mayoral 4,5 – Considerazioni da fare sul suo futuro, se contro uno Spezia già salvo non riesce mai a farsi notare. Pochissimi palloni toccati ed uno straccio bagnato calciato da buona posizione. Impalpabile. (61′ Dzeko 6 – Fatica ad entrare nel match, ma la sua sponda ‘sporca’ consente alla Roma di pareggiare).

All. Fonseca 4 – Non è ammissibile preparare una partita del genere, in cui solo la Roma doveva avere motivazione, in una maniera del genere. Quattro punte, inserimenti contemporanei dei terzini e di un mediano (Cristante) per 45’ privi di senno. Il primo tempo è impari il duello tattico con Italiano. Il primo cambio dopo l’intervallo è Reynolds, a testimoniare la totale confusione. Viene salvato da una giocata di Dzeko e Mkhitaryan per strappare con moltissima difficoltà un settimo posto davvero poco decoroso. Quando si parla di signori nel calcio magari bisognerebbe vedere anche la professionalità con cui si fanno le cose, oltre al modo in cui si va davanti alle telecamere.

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