Juventus-Roma, le PAGELLE: Mayoral annullato dai giganti. Cristante pesce fuor d’acqua. Mancini capitano in pectore

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle assegnate ai calciatori di Juventus e Roma, dopo il match di oggi all’Allianz Stadium:

-JUVENTUS-

Szczesny 6; Danilo 6, Bonucci 7 (De Ligt s.v.), Chiellini 7, Alex Sandro 6.5 (Demiral s.v.); Chiesa 6 (Bernardeschi s.v.), Rabiot 6.5, Arthur 6, McKennie 6 (Cuadrado 6.5); Morata 6 (Kulusevski 6.5), Ronaldo 7. All: Pirlo 6,5.

-ROMA-

Pau Lopez 6 – Difficile trovargli colpa sulle due reti subite. Prima Ronaldo lo beffa con una rasoiata, poi tenta l’uscita disperata su Kulusevski lasciato troppo solo. Buon intervento su CR7 nel finale di primo tempo.

Mancini 6,5 – Il migliore della difesa e anche uno dei pochi a restare carico e concentrato fino all’ultimo. Bene nei duelli contro Ronaldo e Morata, neanche il giallo subito a fine prima frazione limita la sua aggressività.

Ibañez 5,5 – Insufficienza presa non tanto per l’autogol, bensì per la prova generale. A parte qualche strappo in chiusura, il brasiliano deve molto maturare prima di poter guidare con sicurezza il reparto difensivo.

Kumbulla 5 – Il Ronaldo di oggi non è fantascientifico, ma gli errorini del giovane difensore aiutano il portoghese a decidere la gara. Nella marcatura non è sempre ben posizionato, poi chiedergli anche di impostare non è proprio il massimo.

Karsdorp 5 – Inutile e poco efficiente in entrambe le fasi. Ronaldo e Alex Sandro vanno a pungerlo da quelle parti, mentre appare impalpabile in fase di ripartenza e quando tenta il cross dal fondo. Quando si alza il livello servirebbe ben altro. (76′ B. Peres 5,5 – Prova a dare più spinta e ci riesce solo con un cross non sfruttato dai compagni).

Villar 6 – Manca ancora energia fisica per emergere ad alti livelli, ma con la Roma in possesso palla il ragazzo di Murcia è brillante e sempre sul pezzo. Peccato che oggi il giro-palla giallorosso sia risultato sterile. (63′ Diawara 5 – Difficile giudicarlo con i pochi palloni toccati, si perde Kulusevski nell’azione del raddoppio).

Veretout 5 – Grave mancanza quella del francese, che all’andata era invece stato l’uomo in più dei giallorossi. Corre a vuoto, tagliato fuori dalla melina di Rabiot e Arthur, non si avvicina mai con pericolosità all’area bianconera. Da dimenticare anche l’infinità di calci d’angolo da lui battuti e mai sfruttati.

Spinazzola 5,5 – La sua prova è dinamica e appariscente, ma allo stesso tempo deludente. Le più di 20 sgroppate offensive portano solo a calci d’angolo guadagnati e un destro molle che finisce tra le braccia di Szczesny. Nelle sfide contro le big è l’emblema di questa Roma: volenteroso ma debole.

Cristante 5 – Un bel tiro al volo nel primo tempo rappresenta l’unica sua giocata degna di nota. Riportato nel ruolo in cui tanto bene fece all’Atalanta di Gasperini, il numero 4 si perde rincorrendo gli avversari senza trovare posizione o utilità. La marcatura blanda su Alex Sandro da cui nasce il gol di Ronaldo sintetizza la sua prova. (63′ C. Perez 5,5 – Si muove bene e va anche al tiro, ma serviva qualcosa in più per mettere pressione alla Juve).

Mkhitaryan 6,5 – Commovente l’armeno che in una partita così chiusa si danna l’anima e corre per tre, andando pure a recuperare qualche pallone in pressing. Impossibile però far male da solo ad una difesa rocciosa come quella juventina.

Borja Mayoral 5 – La prova invisibile è frutto sia della bravura dei difensori della Juve, sia della sua inesperienza a lottare in area a certi livelli. Non può competere sui palloni aerei e viene murato anche nei pochi tagli tentati in profondità. (63′ Dzeko 5 – Entra nel momento più difficile del match e combina ben poco. Essendo un diesel fa fatica ad entrare in corsa. Solo una buona sponda per Perez).

All. Fonseca 5 – Purtroppo la Roma ha preparato la partita che voleva la Juventus. Alta, aperta, con un palleggio sterile e senza essere mai in grado di tirare in porta. Troppo lo spazio concesso a Ronaldo & Co. nelle ripartenze. La squadra fa bene le cose più inutili, come il palleggio in orizzontale, ma non sembra troppo organizzata nelle due aree, cosa piuttosto grave. Come nelle migliori peggiori versioni delle squadre portoghesi, si fa bene nel possesso palla in mezzo al campo, ma non si segna mai. Quattro sconfitte e tre pareggi, con 20 gol subiti in sette sfide con le prime della classe quest’anno sono numeri impietosi per la lotta alla Champions League, al di là della classifica parziale.

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