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Le PAGELLE di Inter-Roma: Mancini e Smalling annullano l’attacco nerazzurro. Mirante salvifico. Diawara professore in mediana

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle assegnate questa sera ai calciatori di Inter e Roma, dopo l’anticipo della 15.a giornata:

-INTER-

Handanovic 6; Godin 6.5, De Vrij 6.5, Skriniar 7; Candreva 5.5 (Lazaro 5), Vecino 6, Brozovic 6, Borja Valero 6.5 (Asamoah 6), Biraghi 5.5 (D’Ambrosio sv); Lautaro 6.5, Lukaku 5.5. All: Conte 6.

-ROMA-

Mirante 7 – Al di là del gioco con i piedi, non proprio brillantissimo, appare determinante tra i pali. Due interventi provvidenziali su Lukaku e Vecino tengono la porta chiusa. Sempre pronto all’uso.

Santon 6 – Il migliore dal punto di vista atletico delle ultime settimane. Ma uno stiramento beffarlo lo toglie dai giochi. (dal 15′ Spinazzola 6 – Da bollino rosso le progressioni offensive, sempre caotiche. Ma prende la sufficienza meritata con due interventi decisivi in ripiegamento).

Mancini 7 – Altra prova matura e segnali di crescita esaltanti. Nello stadio del suo idolo Materazzi indossa la 23 con onore. Limita lo scatenato Lautaro. Brutto, sporco e cattivo.

Smalling 7.5 – Il temutissimo Lukaku si nota solo su un errore di Veretout. Per il resto è succube della forza e della concentrazione del suo ex compagno di squadra. Vederlo staccare di testa è quasi esaltante. Impenetrabile.

Kolarov 6.5 – In ripresa. Disputa una gara attenta, costretto ad uscire sul quinto a destra del centrocampo interista. Meno lucido nelle sortite offensive, ma la sua esperienza conta a certi livelli.

Veretout 6.5 – Parte male, perdendo un pallone sanguinoso che Lukaku non sfrutta. Cresce di intensità e ritmo col passare dei minuti, correndo troppo spesso più forte del pallone. Paga la stanchezza nel finale.

Diawara 7.5 – Praticamente impeccabile. Gioca di prima, anticipa le letture in chiave difensiva, sa togliere tempo e spazio alla giocata propositiva. Si fa vedere con continuità e offre il passaggio comodo ai compagni. Vedendo il rendimento anche di Manolas, chi l’avrebbe mai detto che alla fine l’affare con il Napoli l’ha fatto la Roma?

Pellegrini 6 – Piccolo calo di forma. Non punge in campo aperto e in zona assist come successo nelle ultime uscite. Paradossalmente, le cose migliori arrivano in fase di non possesso.

Mkhitaryan 5.5 – Tanto sacrificio sulla fascia destra, più sciolto quando si sposta a sinistra. Ma la condizione atletica è lontana anni luce dall’essere accettabile. (dal 89′ Florenzi s.v. – Inserito per dare sostanza a sinistra).

Perotti 6 – Tiene botta sulla sinistra costruendo la solita catena con Kolarov. Prova ad accendersi con qualche dribbling tra le linee e procede con guizzi intermittenti. Con la lingua di fuori lascia il campo a mezz’ora del termine. (dal 67′ Dzeko 6 – Un quarto di match post-influenza per il bosniaco. Non disdegna storie tese con De Vrij).

Zaniolo 6 – Schierato da centravanti d’emergenza, l’ex di turno parte a razzo, sfidando con gloria mezza difesa interista. Col passare dei minuti finisce però schiacciato dalla fisicità di Skriniar e De Vrij. Torna sulla destra con l’ingresso di Dzeko, ma a quel punto la benzina è finita.

all. Fonseca –  La partita viene preparata nel modo giusto, con letture preventive e copertura delle ampiezza. La Roma tiene bene il campo e sa soffrire. Dover rinunciare al portiere e al centravanti a poche ore dal fischio d’inizio era una cosa che poteva stendere chiunque. Se ha un pregio è quello di imparare dai propri errori e porre rimedio. La squadra è coraggiosa ed ha imparato a difendere. Sembrano passati anni dalle prime uscite, e grande merito va dato a lui. Peccato non aver avuto l’attacco titolare per ottenere forse qualcosa in più.

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