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Stadio, dialogo in salita: si tratta sulle opere

La Roma gioca contro l’Atalanta ma la vera partita è nelle stanze del Comune in via Petroselli: dopo la pausa estiva ripartono le trattative per lo stadio a Tor di Valle.

Anzi, ripartono subito con la presenza dei big, segno che stavolta o si riesce o si esce. A un lato del tavolo siedono i dirigenti di Eurnova, guidati dal consigliere di amministrazione Giovanni Sparvoli. All’altro capo del tavolo ci sono i quadri della Roma guidati dal vicepresidente Mauro Baldissoni. A fare gli onori di casa i funzionari del Comune. E già questa è una notizia perché vuol dire che il tavolo tecnico sullo stadio a Tor di Valle è ripreso a pieno ritmo, come confermano fonti interne alla fine dell’incontro, terminato subito prima del fischio di inizio all’Olimpico.

E infatti ci sono piccoli passi in avanti: il Comune scriverà una convenzione con Eurnova e As Roma sulle opere pubbliche da fare intorno allo stadio, ma rimane il nodo sui costi e i tempi: Comune e Regione chiedono che siano a spese dei privati e soprattutto contestuali alla realizzazione dello stadio. Non è un dettaglio da poco: serve diplomazia step by step.

Dalla riunione emerge che dopo la scrittura della bozza, i dirigenti di Eurnova e As Roma si riuniranno con la sindaca Raggi per sciogliere il nodo sulla contestualità delle opere pubbliche e firmare la convenzione: sarà una decisione politica e cadrà sulle spalle di Raggi. Che deve badare a un terzo incomodo: il sindaco di Fiumicino Esterino Montino, pronto a sfilare l’intero progetto al Campidoglio e servire lo stadio su un piatto d’argento in un’area a ridosso del parco da Vinci, fra la Roma-Fiumicino e la Roma-Civitavecchia, già servita da infrastrutture e sostanzialmente priva di traffico come invece il quadrante di Tor di Valle.

Il nuovo stadio infatti condiziona la mobilità anche a Magliana, Ostiense, San Paolo, Eur, Ostia, con centinaia di migliaia di residenti e pendolari: non a caso il Comune e la regione spingono per la contestualità. Ma la partita si gioca anche sulle opere da fare. La lista prevede: l’unificazione della via del Mare e via Ostiense fra il Raccordo e il “nodo” Marconi in prossimità dell’università Roma Tre, un ponte ciclopedonale che colleghi la stazione di Tor di Valle e lo stadio e un altro con la stazione Magliana della linea FL1. Previste anche aree per le biciclette, grande passione del neoassessore ai Trasporti Pietro Calabrese. Infine bisognerà mettere in sicurezza idrogeologica il fosso di Vallerano con un bacino di almeno 70mila abitanti del Torrino. Senza dimenticare il potenziamento della Roma-Lido e la stazione Tor di Valle che ora langue nel degrado.

La lista è impegnativa, ma la riunione finisce con sorrisi di ottimismo, non di circostanza: tra i dirigenti della AsRoma c’è fiducia. È l’inizio della fase cruciale, ma non è ancora l’apice. Per quello si aspetta la riunione con la sindaca.

Fonte: La Repubblica

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