Oggi alle ore 13 circa Eusebio Di Francesco parlerà in conferenza stampa da Trigoria per anticipare i temi della sfida di domani pomeriggio contro l’Udinese:
3 impegni in 7 giorni: torna il turnover?
“Ho dato opportunità a tutti, di recente scelte più decise. Devo dire che ci sarà qualche rotazione in più, torniamo ad essere quelli di prima”.
Come è cambiata l’Udinese rispetto all’andata?
“Ha concretizzato di più le occasioni. Delneri è un ottimo allenatore, ma Oddo è giovane e bravo, lo ho avuto come calciatore e ora tecnico di grandi speranze e qualità”.
De Rossi: con lui in campo si prendono meno gol. Ce li ha sulle gambe 180 minuti?
“Sono più facili 2 partite piuttosto che 3, si può anche fare”.
Monchi ha detto che Pallotta sta cercando la strada per vincere. Vedendo i fatturati è complicato vincere qualcosa per la Roma?
“Il direttore ha detto che stiamo lavorando per creare qualcosa di importante. Senza costruire non si otterrà mai nulla. La predisposizione e il fatto che si parli in questo modo è giusta”.
C’è una criticità sulle ambizioni rispetto alle parole di Strootman?
“Mi piacerebbe parlare più di calcio in conferenza, ci perdiamo a Roma su tante chiacchiere. Noi dobbiamo pensare a fare i fatti, io devo pensare di fare meglio e i calciatori sono concentrati sul campionato e sulla Champions. Non spendiamo energie su altre cose, è un messaggio che trasmetto quotidianamente”.
Domani gioca Jesus? Sta pensando di far rifiatare un centrale o Kolarov?
“Jonathan Silva dovrà essere valutato pian piano, c’è un percorso per poterlo portare all’interno del gruppo e delle partite. Jesus è una possibilità, sia da centrale che da terzino. Dovrebbe essere della partita”.
A che punto è Schick? Il rientro di De Rossi può suggerire il ritorno al 4-3-3?
“Questa squadra cambiando si è arricchita, non indebolita. Ha la capacità di utilizzare due metodi di gioco, si può lavorare su due fronti. Domani cercherò di cambiare meno possibile. Schick si è allenato con continuità, sono soddisfatto. Da qui a dire che giocherà dal 1′ ce ne vuole, ma lo vedo quanto meno in crescita anche psicologicamente”.
La squadra è ripartita. Questa Roma è simile a quella prima della crisi o c’è molto da fare?
“Ci vorrebbero gioco e risultati, ad oggi c’è bisogno di far punti. Dobbiamo ritrovare la continuità generale, erano 6 punti obbligati quelli appena ottenuti. Mi auguro di ritrovare il bel gioco, a tratti lo abbiamo fatto col Benevento ma manca continuità all’interno della gara. Verona è stato il contrario, siamo partiti bene ma abbiamo finito sulle gambe”.
La Roma è a 16 punti dal Napoli. Si sarebbe mai aspettato di essere così lontano dopo 25 giornate? I punti sono un valore reale?
“Come ha detto Monchi per come si era messa in campionato, anche per un pizzico di sfortuna, siamo mancati da molti punti di vista. Il distacco ci sarebbe stato ma non di questa entità. Io mi aspettavo un distacco inferiore, ci sono tante motivazioni ma non c’entra la Champions. Vorrei vedere ottimismo visto che abbiamo anche gli ottavi di finale da giocare, lavoriamo per recuperare un po’ di strada”.
Gerson e Pellegrini hanno le caratteristiche per ricoprire il ruolo di mediano?
“Per età e caratteristiche non li vedo assieme sulla mediana. Magari uno più avanti o come due mezzali magari sì. Insieme come mediani no, è un discorso tattico”.
GGR