Le parole di Eusebio Di Francesco in sala stampa al termine di Roma-Sampdoria:
25′ iniziali molto brutti. Come te li spieghi?
“Ne avrei dovuti cambiare 10, abbiamo fatto veramente male. L’avevamo preparata meglio, a Genova avevamo giocata bene. Ho invertito i due esterni alti e la partita è cambiata, abbiamo iniziato a cercare la profondità. Se Alisson ha giocato tanti palloni un errore c’è, avrei voluto giocassimo sempre così aggressivi. Peccato perché creiamo sempre ma concediamo anche un po’ troppo, qualcosina poi accade”.
Dal gesto di De Rossi a Genova è cambiato qualcosa…
“Non credo, quella partita ha fatto girare certe situazioni. Ma abbiamo lasciato tante occasioni per strada, ci toglie sicurezze di gioco e difensive che avevamo. Abbiamo sbagliato l’ennesimo rigore, psicologicamente dovevamo essere rifnorzati. 6 punti in 6 partite è un andamento non consono per chi vuole andare in Champions”.
Pagate le aspettative eccessive dell’ambiente?
“Si vive di aspettative, bisogna andare avanti così, magari senza pensare allo scudetto ma alla Champions sì. Abbiamo fatto troppo poco per le nostre potenzialità, non voglio attaccarmi a nessun alibi. Non possiamo sbagliare i gol che sbagliamo, non ce lo possiamo permettere anche per le situazioni di gioco create”.
Primi fischi con lei all’Olimpico: cosa può dire alla gente per rassicurarla?
“E’ difficile per loro, possono essere comprensibili i fischi. Loro ci hanno sostenuto ma ci sta di fischiarci alla fine, soprattutto per le aspettative deluse. Dobbiamo essere bravi a reagire e ridare soddisfazioni a loro, cerchiamo di non sbagliare più. Io come allenatore soprattutto”.
Qualcosa nella squadra si è scollato dopo l’affare Nainaggolan?
“La squadra vuole sempre avere compattezza, si tolgono sicurezze sull’allenatore e sulla squadra e tutto viene messo in discussione. Rimaniamo uniti, i giocatori hanno il desiderio di fare ciò che gli chiedo”.
GGR