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Roma-Fiorentina 4-0, l’analisi: forza, tecnica, velocità e solidità, viola annientati in ogni zona del campo

(D.Luciani) – Bella e cattiva. Lucida e veloce. Concreta e solida. La Roma spazza via la Fiorentina con un poderoso 4-0 che ben sottolinea la superiorità totale. I viola durano neanche trenta minuti, asfaltati in mezzo al campo dal veloce giro palla disegnato dagli uomini di Spalletti. Gioco corto e gioco lungo: la Roma può scegliere costantemente quale soluzione adottare, accelerando col passare dei minuti, rasentando la perfezione.

Tutta un’altra squadra rispetto a quella vista contro Samp e Cesena, positiva in tutti gli elementi. Da ogni duello escono vincitori i giocatori della Roma. Quando Bernardeschi e Borja Valero coprono le linee di passaggio verso De Rossi e Strootman, i tre centrali di difesa trovano Peres e Palmieri finalmente “brasiliani”, puntuali e coraggiosi nel salire palla al piede. L’ex Torino si divora il gol del vantaggio ma fa piovere in area di rigore avversaria sempre cross pericolosi. Palmieri cancella dal campo il gioiello Chiesa, ridicolizzandolo quando lo costringe a difendere. Manolas, Fazio e Rüdiger apprezzano l’assenza di Kalinic: il greco e il tedesco saranno poco eleganti ma sono insuperabili nello stretto e a campo aperto.

La mossa vincente di Spalletti è quella di chiudere Badelj tra Nainggolan e Strootman: il belga lo oscura mentre l’olandese lo aggredisce. La Fiorentina, priva dell’opzione lancio-su-Kalinic, viene stritolata dal possesso romanista e rimane a galla solo con i salvataggi di Sanchez e Rodriguez. La difesa viola capitola su un fuorigioco sbagliato: De Rossi illumina con un lancio “alla Totti”, Dzeko batte Tatarusanu che aspetta solo di essere giustiziato, 1-0.

Nel secondo tempo la Fiorentina si apre rimanendo molle e la Roma la punisce diventando iper aggressiva: Dzeko fa sbandare Rodriguez e si conquista la punizione da cui nasce il raddoppio. De Rossi pennella per Fazio, stacco imperioso, bacio al palo e 2-0. Primo gol di testa di un difensore della Roma in campionato. 

Il terzo gol arriva direttamente dal capitolo” Il contropiede perfetto” – o ripartenza per usare termini moderni – del manuale del calcio: uscita dalla difesa con appoggio sul centravanti, sponda per il regista che di prima evidenzia lo spazio da attaccare dalla mezzala. Cross in corsa preciso per l’inserimento dell’altra mezzala che, tornando al capitolo “Tecnica, stop e tiro”, esegue alla perfezione. Dzeko-De Rossi-Strootman-Nainggolan. 3-0 e applausi anche da Spalletti.

Il poker finale in realtà è il bis chiesta e concesso alla star della serata. Dzeko capisce che Astori è in vena di regali: pallone soffiato con la punta del piede e destro nell’angolino per il gol n. 17 che gli regala il primo posto nella classifica cannonieri del campionato.

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