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Roma-Sampdoria: ottavi archiviati e strada in “casa” per la finale

(Dario Marchetti) – “Se non si mira sempre alla vittoria è segno che siamo dei mediocri. E i mediocri, nella Roma, non ci possono stare”, così Luciano Spalletti chiudeva la conferenza stampa alla vigilia di Roma-Sampdoria. La risposta dei suoi calciatori è stata chiara: vittoria schiacciante e conseguente passaggio del turno (ai quarti ci sarà il Cesena). La Coppa Italia è l’obiettivo più alla portata dei giallorossi e l’undici iniziale dimostra di non voler far sconti alla squadra di Giampaolo.

FORTINO – L’Olimpico, come nel 2016, si conferma uno stadio difficile da espugnare. Con quella di stasera si tratta dell’undicesima vittoria tra le mura amiche da inizio stagione. E se in principio si ammirava una Roma bella, ma ballerina, oggi unisce la “garra” ai colpi di fioretto. Come le reti dell’uno e del tre a zero di Nainggolan ed El Shaarawy. Il “Ninja” sfodera un tiro incredibile dai 25 metri che scavalca inesorabilmente Puggioni, mentre il Faraone, imbeccato dal numero nove bosniaco, incanta il pubblico con uno stop a seguire su un lancio di 30 metri e a tu per tu con il portiere blucerchiato lo supera con un pallonetto delizioso. Tra le due magie c’è la rete del 2-0 di Edin Dzeko. L’ex City scaccia i brutti pensieri sopraggiunti dopo l’opaca prestazione di Udine e al 61’ lascia posto a Francesco Totti. La supremazia giallorossa appare evidente per tutta la gara, fatta eccezione per i primi minuti di gioco. Una difesa imprecisa lascia troppo spazio a Muriel che neanche due minuti e prende il palo. La gara dei legni, però, viene pareggiata da Paredes con il tiro di contro balzo lasciato partire al 24’ del primo tempo. Solo la traversa nega all’argentino il secondo gol con la maglia giallorossa. Sigilla la partita al 90’ la doppietta del belga su cross tagliato di Perotti (entrato per El Shaarawy). Insomma la Roma avverte le sue dirette concorrenti e si candida per arrivare sino in fondo alla competizione. La strada per la finale, più che in discesa, potrebbe essere in casa. Battendo il Cesena ai quarti potrebbe esserci il derby con la Lazio in semifinale e poi l’ultima gara che si gioca come sempre nella Capitale. Un bel vantaggio per gli uomini di Spalletti considerando il rendimento fin qui tenuto all’Olimpico.

ESORDIO – Se a questo si uniscono anche delle alternative in più in rosa, allora viene naturale essere ottimisti per il proseguo della stagione e della competizione. Dal primo minuto è tornato Mario Rui. Settantasette giri d’orologio per il portoghese, conditi con svariate discese sulla fascia sinistra e diversi cross messi in area di rigore. La condizione atletica non può che migliorare e nel ruolo di quarto a sinistra ha dimostrato di trovarcisi bene. Spalletti sorride, si prende un’alternativa in più e attende il rinforzo chiesto dal mercato per tentare l’assalto alla Juventus.

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