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Conferenza Stampa, Spalletti: “Con la Juve sarà fondamentale, ma se perdiamo non è finita. Salah è in gruppo. Pjanic? C’è grande stima tra noi” (VIDEO)

Prende il via alle ore 13 circa la conferenza stampa di Luciano Spalletti da Trigoria; il tema centrale sarà ovviamente il big match Juventus-Roma di domani sera:

Inizia il mister col bollettino consueto: “Florenzi, Nura, Paredes e Lobont indisponibili. Vermaelen, Peres e Totti valutati oggi nell’allenamento. Salah è in gruppo. Su Florenzi non sono preparato, mentre Salah è a disposizione, è un tipo particolare, è un tipo da accelerazione e questa qualità gli rimane. Va valutato tutto nel contesto della partita che sarà“.

E’ solo la partita di Higuain e Dzeko o anche quella di Buffon e Szczesny?

“I più citati sono loro due, ma la forza della squadra la fanno anche gli altri. Tu ne hai presi due precisi, uno ha grande esperienza e forza anche mentale per la Nazionale. Szczesny ha grande qualità e prospettiva, deve fare però ancora delle esperienze. La sintesi è che Buffon è sempre stato un portiere con i baffi, non soltanto ora che ce li ha, ma Szczesny ha la piega giusta”.

Lo scorso anno affrontò la Juventus a circa 10 giorni dal suo arrivo. Da allora a oggi è soddisfatto del percorso della Roma?

“Sono soddisfatto, ci siamo impegnati, siamo tutti a guardare di giorno in giorno dove possiamo migliorare. Poi non è detto che i risultati siano quelli dell’impegno profuso. E’ stata una bella storia quella della Roma in questo periodo, con alti e bassi, ma la Juve è quella più brava nel rendimento del calcio italiano, ha tenuto sempre uno standard importante. La Juventus è da stimolo alle altre squadre per fare meglio.”

El Shaarawy è cresciuto in questo periodo?

“La sua qualità tecnica è indiscutibile, io lo sprono a fare lavoro sporco perché è fondamentale per gli equilibri di squadra. Ciò che sa fare è evidente a tutti, ha numeri ed estro importantissimi”.

Allegri ha parlato di difesa a tre e di  Dybala. Cambia tanto la Juventus con l’argentino?

“Cambia poco, loro hanno forza dal punto di vista fisico, perché dentro le giocate c’è sempre questa caratteristica qui, far uscire il meglio dalla situazione che gli dai o gli butti addosso. E’ chiaro che se giocheranno Mandzukic e Higuain come mi aspetto diventerà una partita di grande forza e confronto nel duello individuale. Loro non sbagliano assolutamente niente, lo si vede anche nell’ultima partita con il Torino: due palle buttate addosso alle punte hanno fatto la differenza, poi Dybala gli dà il verso della grande giocata”.

Un pareggio alla Juve non basta. Alla Roma invece?

“Il nostro discorso è semplice. Per noi è una partita fondamentale, poi non è che si va li e si punta al pareggio difendendoci. Dobbiamo giocare la partita, bisogna andare a misurarsi e cercare di far valere la nostra forza. Penso che il nostro obiettivo è quello di trasformare la partita di ritorno in una sfida importantissima. Se riusciremo a farlo avremo fatto un grande lavoro. Questa è fondamentale, ma definitiva sarà la sfida di ritorno”.

Si aspetta una Juve aggressiva o che possa aspettare la Roma?

“Loro ce l’hanno nel dna, verranno a fare la partita attaccandoci altissimo, mettendoci la pressione del loro stadio. Hanno altre mire forse più importanti, se riusciranno a delineare questa già domani sera faranno di tutto per dargli questo taglio qui. Noi dobbiamo essere bravi a saper gestire tutto questo e far prevalere le nostre qualità”.

Allegri ha detto che Spalletti è un grande allenatore e anche un grande attore…

“Ha detto così? Perché non m’ha mai sentito cantare. Io di lui penso che è un grande amico e rimarrà tale. E’ una persona corretta, un grande allenatore. E’ facile dire che ha grandi calciatori e vince facilmente, in realtà è dura quando si hanno tanti calciatori bravi, c’è da gestirli, domarli tutti. Lui ha vinto con meno calciatori e con i più grandi, non ha mai fatto confusione. Poi è chiaro che sul finale di partita quando mette dentro Pjanic e Dybala è differente, però rendono sempre al massimo. E’ un merito della gestione dell’allenatore, si accetta anche qualche battuta da lui. Pjanic è un amico di tutto lo spogliatoio, mentre l’amicizia con Allegri dura da tanto, siamo stati alle riunioni di Champions, si è parlato e ci siamo ritrovati a Coverciano, veniamo dalle stesse zone. E’ un livornese verace, un tipo astuto”.

Le basta Orsato o magari preferirebbe la VAR?

“Ci basta a tutti Orsato e quelli che sono stati mandati. Abbiamo tutti i collaboratori, giudici di porta di valore internazionale, di grande esperienza e qualità. Lui è una garanzia per tutti. La tecnologia? Io penso che sia importante, chiaro che va usata nella maniera giusta. Il calcio è fatto di velocità e c’è un tempo reale per considerare certe cose. Bisogna metterlo a puntino questo metodo, ma io sono a favore”.

Questa Juventus-Roma è considerata una grande sfida di calcio e non più un duello bene/male. E’ merito suo?

“Io l’ho sempre viste vincere dalle squadre in campo. Per quanto mi riguarda sono state sempre bellissime sfide, dove siamo spesso costretti a rincorrere ma vogliamo andare a vedere quelli che sono i loro numeri, da sempre importantissimi. Vediamo che qualità portano certi numeri, accorciamo la differenza dei punti in classifica per renderci conto meglio queste qualità che hanno loro”.

E’ l’ultimo treno scudetto? Se persa è finita?

“Finita non si dice, si pensa a rimbalzare, a superare quello che ci capita. L’atteggiamento è sempre questo, dico che è una partita fondamentale. Sarebbe durissima ma ancora possibile raggiungerli. Poi devi giocare in Europa, la Coppa Italia, abbiamo una partita ogni due giorni tra un mese e questi periodi ce l’avrà anche la Juventus. In quel periodo saranno avvantaggiati perché hanno tanti grandi calciatori. Ci può però essere il momento in cui le cose gli vengono meno fluide e c’è la possibilità di recuperare dei punti. Noi dovremo fare una strada senza sbagliare mai e quindi sfruttiamo la partita di domani sera”.

Quanto conta fare risultato domani sera? Che rapporto ha con Pjanic?

“Fare punti in queste partite ti cambia la prospettiva del lavoro e dell’impegno, vogliamo fare il massimo andando a giocarla con le intuizioni giuste. Pjanic quando siamo andati a Torino è venuto a trovarci, ha mangiato con la squadra e spesso ci parlo al telefono. E’ vero, ci mancano le sue punizioni, ma la stima è sempre alta. Io l’ho fatto sentire importantissimo per la squadra, ho litigato con tutti per farlo giocare davanti alla difesa e dargli le chiavi della Roma. La realtà è che è una persona squisita sotto tutti gli aspetti, è un campione vero. La nostra costruzione è ripartita dalla qualità del gioco e lì c’era Pjanic. Ci sarebbe ancora se fosse qui. C’è stima reciproca”.

Il punto forte della Juventus è stata la difesa. Lei ha trovato la quadratura del cerchio?

“Siamo a buon punto. Se la sfida Higuain-Dzeko è equilibrata e siamo anche migliorati in difesa vuol dire che abbiamo delle buone possibilità. Non dobbiamo andare a dire a tutto il mondo quelle che saranno le nostre intenzioni, dobbiamo solo farle vedere. Tra Higuain e Dzeko scegli tu che a me sta bene anche quell’altro. Dzeko si contenderà con lui la prima posizione nei cannonieri, ma dipenderà dalla costruzione di gioco. Ce ne sono anche altri come Dybala, ma questi due saranno il primo e il secondo”.

Redazione GGR

 

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