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Campo Testaccio, al via la riqualificazione

Campo Testaccio

(V.Lupia) – Una nascita gloriosa, un percorso travagliato e un futuro che forse è meno incerto di prima. Ieri si è riunito nel municipio I un consiglio straordinario con tutti i gruppi politici del Centro, le associazioni e i cittadini. Invitati speciali gli assessori allo Sport, Daniele Frongia, e alla Mobilità, Linda Meleo. Ma alla discussione sul futuro e sulla restituzione alla cittadinanza di Campo Testaccio, l’impianto sportivo storicamente importante per l’As Roma e tanto amato dai capitolini, si è presentato solo il primo. Che ha rivelato l’impegno dell’amministrazione Raggi per accelerare l’iter per la riappropriazione dell’area.

Gli interventi dei consiglieri e dei cittadini hanno permesso di ripercorrere le tappe principali che hanno portato al degrado più totale di Campo Testaccio. Nel 2006 l’impianto è stato inserito tra i parcheggi da realizzare con finanziamenti a carico del bilancio comunale (Pup), nel 2009 viene approvato il progetto e nel 2010 viene stipulata la convenzione a favore del Consorzio Romano Parcheggi per la realizzazione dell’opera. Due anni dopo, a causa del mancato inizio dei lavoro nei termini stabiliti, del mancato sgombero dell’area e dei locali oggetto dei reperti archeologici, la convenzione decade. Inutili i ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato da parte di Crp.

Intanto l’area appare un terreno abbandonato, con rovi, erbacce e rifiuti. Da lì, tra l’altro, arrivano i topi che pochi giorni fa hanno costretto, dopo un blitz dei Nas, la scuola materna Biocca alla chiusura. L’anno scorso, tra aule, giochini e giostre, era stata ritrovata una biscia. E non va bene per la media Cattaneo e per il nido I Coccetti. Un evento “annunciato”, quello dei topi, secondo il municipio I, che dal 3 ottobre ha richiesto più volte al dipartimento alla Mobilità il computo esatto del danno oneroso subito da Roma Capitale. “Ma abbiamo grandi, grandissime difficoltà a parlare con quell’assessorato”, dice la presidente Sabrina Alfonsi.

Così ieri il municipio I, all’unanimità, ha votato in modo favorevole una mozione che impegna la minisindaca Alfonsi ad attivarsi presso la giunta capitolina affinché l’area torni ad avere il suo ruolo come campo sportivo storico territoriale. D’accordo anche le associazioni e i cittadini, accorsi numerosi per dire la loro. Nello specifico, la mozione impegna Alfonsi ad attivarsi perché dal Campidoglio sia “emanata un’ordinanza per l’immediata bonifica e messa in sicurezza dell’area — recita il documento —, affinché si proceda all’espunzione dell’area di via Zabaglia dal Pup e alla riappropriazione dell’area da parte del Comune e successivo ritorno in possesso da parte del municipio”, come da regolamento per gli impianti sportivi comunali. Ma anche per far sì che dal Comune impegnino nel bilancio dei “fondi vincolati all’opera per il ripristino dell’area ex ante, da recuperare successivamente in danno del privato”.

“Ho fatto un punto con la sindaca Raggi, l’assessora Meleo e il vice capo Gabinetto Marco Cardilli — ha detto l’assessore allo Sport Daniele Frongia —: il Comune ha incaricato l’avvocatura di fare la conta dei danni. Per quanto riguarda il lato unicamente ‘sportivo’ si parla di un milione e 300 mila euro. E i tempi burocratici, in questi casi, vanno da uno a tre anni. Attualmente non sono previsti dei soldi da parte dall’assessorato allo Sport, perché di fatto non fa parte di uno dei 162 impianti della città”.

“Ho chiesto a Frongia tre cose – conclude Alfonsi – la ricostituzione di un tavolo che era in essere con la precedente amministrazione per ridurre al minimo i tempi del contenzioso; un piano partecipato per il futuro di Campo Testaccio, anche con uno studio di bandi, partnership e fondi privati sportivi; e, urgentemente, un’ordinanza per la sicurezza e l’igiene che deve essere emanata al più presto”. Una causa, quest’ultima, per cui Frongia ha detto che avrebbe fatto da ponte con Virginia Raggi.

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