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L’ANALISI di SASSUOLO-ROMA 1-3 Vittoria importante quanto amara per l’infortunio di Florenzi. Il Sassuolo si spegne nella ripresa, Dzeko lo punisce

Dzeko festeggia con Nainggolan
Dzeko festeggia con Nainggolan

(D.Luciani) – La Roma sbanca il “Mapei Stadium” di Reggio Emilia per la quarta volta consecutiva e inanella la quarta vittoria di fila in questo campionato grazie ad una bella rimonta firmata Edin Dzeko. Un successo che però non lascia entusiasmo nella difficile serata, tra le scosse di terremoto che angosciano il Centro Italia – Roma compresa seppur in maniera più lieve – e l’ennesimo legamento crociato che salta. Stavolta la sfortuna colpisce in pieno Alessandro Florenzi, il ragazzo più forte, genuino, eclettico e sorridente uscito dal vivaio romanista nell’ultimo decennio. Tra le fila del Sassuolo ce ne erano tre titolari: Politano, Mazzitelli e Pellegrini che hanno fronteggiato con merito per almeno un tempo gli uomini di Spalletti.

Quattro legamenti crociati in cinque mesi, sette in due anni. La gioia, la felicità per il rientro di Rüdiger dura quattro minuti. Un cambio bello e maledetto. Il tedesco va a mettersi nel ruolo di terzino destro con Florenzi che si sposta alto a sinistra dove agiva El Shaarawy. Una palla vagante che il vice-capitano attacca con la solita generosità. La torsione innaturale del ginocchio, il saltello con l’urlo di dolore, come Strootman a Napoli. L’uscita tra le lacrime di dolore sotto lo sguardo attonito dei compagni e la preoccupazione di Spalletti. Nella nottata, il verdetto impietoso: lesione al crociato anteriore.

E’ un infortunio che squarcia la soddisfazione per una vittoria importante in una partita complicata. Il Sassuolo di Di Francesco, privo di Magnanelli, gioca un primo tempo ad intensità folle con Defrel che salta addosso ora a De Rossi, ora a Strootman, aiutato da Mazzitelli e Pellegrini. La Roma non riesce ad avere equilibrio, col centrocampista olandese che fatica a tenere il ritmo. Una scivolata di Dzeko in mezzo al campo consente a Cannavaro un break letale. Emerson Palmieri lascia un metro a Politano che la pennella per il centrale che, indisturbato, batte Szczesny e torna al gol in A dopo 3 anni e mezzo, 1-0.

La Roma cerca di riordinare le idee ma resta poco equilibrata continuando a sfidare l’avversario a viso fin troppo aperto. Col passare dei minuti cresce la spinta giallorossa, il Sassuolo trema come la traversa di Consigli sulla fiondata di Nainggolan e sulla girata ravvicinata di Dzeko. Il bosniaco sfianca Cannavaro e Acerbi mentre El Shaarawy affonda costantemente su Gazzola.

Al rientro in campo è un’altra Roma ed è un altro Sassuolo. I giallorossi alzano il proprio baricentro in maniera compatta, gli emiliani arretrano e iniziano a difendere il vantaggio. Si attacca verso il settore ospiti gremito dai gruppi del tifo romanista. Duemila anime per la prima volta in trasferta quest’anno. Probabilmente non a caso arriveranno i tre gol. Al 12′ il primo, il pareggio della Roma: Salah resiste alla carica di Peluso e trova il movimento di Dzeko che si smarca da Cannavaro e di sinistro batte Consigli, 1-1. L’egiziano si accende all’improvviso e cinque minuti più tardi vede Defrel prima regalargli la fuga solitaria verso la porta e poi negargli la gioia del gol con un salvataggio in extremis sulla linea di porta.

Paredes prende il posto di Strootman e la Roma non toglie più il piede dall’acceleratore. Lirola sostituisce Gazzola ma riesce a farlo rimpiangere, stendendo in area Dzeko con una scivolata improvvida. Il bosniaco dal dischetto calcia con potenza inaudita, realizzando il decimo gol in dieci partite, 1-2 e record del Batistuta annata Scudetto 2000-2001 eguagliato.  E’ il gol che annienta il Sassuolo, frastornato e stanco. Due minuti più tardi El Shaarawy apre il gas e vola in porta, Consigli respinge centrale il suo tiro ma Nainggolan ribadisce col tap-in vincente, 1-3 e primo gol stagionale del belga in forma ritrovata.

Entra Rudiger, sembra essere una bella serata per i colori giallorossi. La Juve sta strapazzando la Sampdoria come da pronostico ma la Roma sta superando un ostacolo difficile rimanendo a due punti proprio prima di Juventus-Napoli. Invece l’incubo infortuni ritorna, il ginocchio di Florenzi fa crac. Entra Totti per la manciata di minuti finale in cui entrambe le squadre sembrano sotto shock. Ad Empoli tornerà Bruno Peres ma da qui a domenica tutte le attenzioni saranno rivolte a Villa Stuart e al dottor Mariani, uno dei migliori fuori fuoriclasse a disposizione della Roma. Per Florenzi la stagione è quasi finita ma sarà importante averlo al fianco di una squadra che ha le potenzialità per contendere alla Juventus questo campionato.

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