GAZZETTA GIALLOROSSA La perfetta domenica da suicidio: Iago ‘mattatore’, Castan al veleno. E l’intervista di Ilary fa già scalpore

Il gol di Iago su rigore
Il gol di Iago su rigore

(di K. Karimi) – Già lo scomodo orario delle 12.30, non considerando eventuali effetti di un caldo post-estivo ancora piuttosto fastidioso, faceva presagire ad una domenica non così fortunata per la Roma. Ieri, 25 settembre, si è consumato il classico suicidio perfetto per i colori giallorossi. Merito anche del Torino, ovvio, che disputa come di consueto accade la sua miglior prestazione stagionale. Tutto vira a favore dei bravi e pimpanti granata, che sfruttano quasi tutte le occasioni e dimostrano di non temere il nome altisonante degli avversari presentatisi in maglia bianca (come la notte successiva passata da Spalletti e co.) allo stadio ‘Grande Torino’.

Si è consumato come detto il suicidio perfetto, la domenica degli orrori per antonomasia: si comincia dal gol del ‘gallo’ Andrea Belotti. Tutto normale, essendo lui il bomber dei granata per eccellenza, ma il fatto che rientrasse proprio ieri dopo 3 giornate di stop dà un colpetto alla sfortuna romanista, visto che la difesa soffre da matti i movimenti da punta vera del giovane numero 9. Poco dopo si cominciano a contare gli errori sotto porta dell’omologo giallorosso, Edin Dzeko, che sfiora il record dei record fallendo ben sei occasioni in tutti i 90 minuti.

Ma nella tarda mattinata infernale di Torino non poteva mancare la vendetta, triplice, degli ex di turno: Iago Falque, due sole reti in tutta la stagione scorsa con la maglia della Roma, fa doppietta e mette a tacere chi aveva criticato il suo acquisto un anno fa dal Genoa. Leo Castan sfodera una buona prova, annullando Salah e compagni e pungendo la società ancora proprietaria del suo cartellino: “Mi volevano bene ma stavo sempre in panchina“. Per non parlare di mister Sinisa Mihajlovic, ex laziale ma anche vecchia conoscenza romanista, uno che quando c’è da far male ai colori giallorossi non si tira mai indietro. E meno male che Adem Ljajic, forse il più avvelenato degli ex, è rimasto in panchina per tutti i 90′.

Tutto questo mentre l’ex stella granata Bruno Peres, invece di cercare una classica vendetta sportiva, si auto-flagella giocando la sua peggiore partita stagionale condannando la difesa della Roma ad una serie di ‘papere’ clamorose. Mettiamoci anche le vittorie nel weekend di Juventus, Napoli e Lazio, tre rivali che dalle parti di Trigoria non fruttano grandi simpatie, e si consuma una domenica da incubo, pronta persino a proseguire nella mattinata di oggi con l’intervista di Ilary Blasi, la signora Totti, che spara a zero su Spalletti e Pallotta nonostante siano passati mesi dal diverbio tra capitano e allenatore. Parole destinate a fare scalpore, a suscitare polemiche a non finire all’interno di una piazza che, ormai ne siamo certi, non troverebbe la serenità neanche dopo la vittoria immaginifica della Champions League.

GGR

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