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CORRIERE.IT Roma, Pallotta scatenato: “Pjanic rimane, Spalletti dovevo prenderlo prima”

Spalletti e Pallotta a Trigoria (foto asroma.com)
Spalletti e Pallotta a Trigoria (foto asroma.com)

(G.Piacentini) – «Voglio che Pjanic resti perché si trova molto bene qui. Nel prossimo mercato faremo solo qualche correttivo, integrando la rosa con i giovani che sono in prestito». James Pallotta, dai microfoni di Roma Radio, interviene a gamba tesa sulle voci di mercato che riguardano la formazione giallorossa. Negli ultimi giorni, infatti, si è parlato molto delle offerte per i calciatori romanisti: da Pjanic a Manolas, passando per Nainggolan, in molti sono stati accostati ad altre società. Al punto che Pallotta si è sentito in dovere di intervenire. «Si parla della cessione di Pjanic ma non è così: io voglio che resti, si trova molto bene qui. Anche solo parlarne fa molto male alla squadra, sono stanco di queste voci».

Critiche al passato

Poi quella che sembra una critica alla politica sul mercato intrapresa in questi anni dalla società. «Se fino ad ora abbiamo commesso un errore, quello è stato cambiare troppo la rosa ed effettuare troppe operazioni di mercato. Walter Sabatini però ha fatto un ottimo lavoro, visto che avevamo ereditato una situazione economica complessa e dovevamo fare delle operazioni per sistemare il bilancio. Sono stati presi tanti giocatori forti ma alcuni abbiamo dovuto venderli per via delle direttive della Uefa, e non c’era possibilità di scelta. Se ho imparato una cosa è che le trattative nel calcio sono molto bizzarre, a volte quasi cinematografiche».

L’entusiasmo post derby

Pallotta si gode il momento che sta vivendo la squadra, dopo la vittoria nel derby. «Non potrei essere più orgoglioso. I ragazzi, anche grazie a Spalletti, ora si divertono: li vedo bene e si stanno allenando meglio che mai. Siamo un gruppo forte e lo sapevamo, mancava soltanto qualcuno a guidarla. Avrei voluto fare prima questo cambio, si vede che il problema dipendeva solo da un fattore mentale. Il derby? Per come stavamo giocando negli ultimi tre mesi ero abbastanza tranquillo, sono contento per il gol di Dzeko. Noi vorremmo vincere lo scudetto e ci stiamo andando vicino, abbiamo commesso degli errori ma abbiamo saputo rimediare. Inoltre non ho intenzione di andare da nessuna parte, resterò a lungo e ho pure uno stadio da costruire».

La questione stadio

Nei prossimi giorni è atteso il progetto definitivo. «Da sei mesi lavoro con Ginsberg (capo progetto stadio, ndr) che ha fatto un ottimo lavoro. Ci sono ancora delle questioni in sospeso che però sono risolvibili, d’altra parte parliamo di un faldone di 8mila pagine. Dobbiamo presentare il progetto alla Regione, è molto importante non solo per la città ma anche per l’Italia e tutta l’Europa. Il sostegno è molto da parte delle istituzioni e anche i tifosi vogliono quanto me questo stadio, che la Roma si merita».

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