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GAZZETTA GIALLOROSSA Da Carli a Balzaretti: i pro e i contro dei possibili nuovi DS della Roma

Balzaretti
Balzaretti

(di Keivan Karimi) – Il dopo Walter Sabatini in casa Roma è già cominciato, ufficialmente dal pre-partita di sabato all’Olimpico quando il direttore sportivo ormai storico del club capitolino non c’ha messo molto ad ammettere di aver chiesto la rescissione contrattuale a fine stagione e di avere pronte le valigie in vista di giugno prossimo. Non basteranno i rimproveri di Luciano Spalletti sull’esagerata tempestività della sua affermazione per far cambiare idea a Sabatini, uomo coerente e cocciuto come pochi nel mondo del calcio.

Intanto si scatenano rumors, voci, indiscrezioni su quale dirigente potrà prendere il suo posto a breve. Una cosa è certa: chi sostituirà Sabatini dovrà condividere tempi e modi di lavoro con Alex Zecca, il dirigente scelto da James Pallotta per affiancare il d.s. e rendere conto al presidente in persona di movimenti e scelte di mercato. Ma andiamo a valutare tutti i nomi per ora fatti da media e giornali tra pro e contro:

Marcello Carli (ds Empoli) – Secondo molti il nome ideale, visto che rappresenta la figura di un direttore ambizioso, dalle idee innovative e soprattutto molto stimato da Luciano Spalletti in persona, viste le ridondanti parole d’elogio espresse dal mister prima del match tra Empoli e Roma di qualche settimana fa. Il cruccio è rappresentato da una formazione per ora ampiamente provinciale e da rapporti ancora non formati con i club d’élite. Ma di certo il suo lavoro con i toscani è finora un successo.

Giorgio Perinetti (dg Venezia) – Tra i pro c’è il fatto di conoscere bene Roma ed i romani, essendo stato uno dei primi dirigenti dell’era Franco Sensi. Esperienza e maturità, ma anche un’assenza ormai pluriennale dal calcio che conta, visto che dopo le esperienze tra Siena e Palermo ha abbandonato la massima serie spostandosi in Laguna. Sarà in linea con la nuova progettazione italo-americana del club?

Andrea Berta (ds Atletico Madrid) – Italianissimo, ha fatto le fortune del Parma e di recente degli spagnoli dell’Atletico che si fidano delle sue intuizioni sportive. L’esperienza estera lo propone ormai come uno dei direttori sportivi più completi e stimati, l’ideale per una squadra come la Roma che deve ancora fare il salto di qualità definitivo. Punti deboli non ve ne sono, se non il fatto che Berta pare più attratto dai richiami della Premier League (si parla di Manchester United) che da quelli italiani dalla capitale.

Federico Balzaretti (osservatore Roma) – I più informati dalle parti di Trigoria sanno che la società stima Balzaretti a tal punto di poterlo promuovere come spalla di Zecca; una soluzione quasi ‘affettuosa’ per un bravissimo calciatore che ha dovuto interrompere l’attività troppo presto. Si sta facendo le ossa seguendo i calciatori della Roma in prestito altrove e potrebbe già avere carattere e occhio per fare addirittura il mercato. Ma l’esperienza in questo campo è fondamentale.

Pietro Lo Monaco (ex gd Catania) – Nella provincia italiana è uno dei direttori più riconosciuti ed apprezzati, anche se alle spalle qualche scandalo non troppo favorevole se l’è lasciato. Conoscenza calcistica enorme, ma anche un carattere vulcanico che sinceramente sarebbe poco assimilabile a quello di Spalletti e Pallotta.

Pasquale Sensibile (ex ds Sampdoria) – Sarebbe il sostituto naturale di Sabatini, visto che si tratta del suo allievo prediletto, un dirigente giovane che conosce il calcio ‘talentuoso’ di Sudamerica e paesi balcanici. Con lui la Roma otterrebbe forse continuità riguardo ad una certa linea di mercato, anche se i recenti fallimenti alla Samp non sono un buon biglietto da visita.

Filippo Fusco (intermediario Fifa) – Nome a sorpresa fuoriuscito dai corridoi di Trigoria; conosce bene Roma, amico intimo di Zeman, sposa una filosofia calcistica improntata all’attacco. Lavora a contatto con gli agenti Fifa da anni, impiego che sarebbe utilissimo nell’atto di rinforzare una squadra e concorrere per il cartellino di importanti calciatori. Ma fare il d.s. in un grande club è tutto un altro impegno.

 

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