JUVE-ROMA, IL GIORNO DOPO – La sconfitta contro la Juventus ha tagliato ogni speranza giallorossa per la rincorsa Scudetto. Con 12 punti di ritardo dal Napoli capolista e 10 proprio dai bianconeri, la Roma deve pensare a ritrovare un’identità di squadra, un gioco accettabile prima ancora di guardare la classifica. Spalletti attende rinforzi in difesa e in attacco: Sabatini ha perfezionato l’acquisto di El Shaarawy (prestito più diritto di riscatto) e la cessione di Gervinho ai cinesi dell’Hebei Fortune per 15 milioni. Soldi che i giallorossi reinvestiranno per Diego Perotti, trequartista ideale per lo schieramento di Spalletti. Una parte potrebbe essere offerta all’Empoli per il difensore Tonelli, per cui i toscani chiedono più di 10 milioni. Il ds Carli ha ribadito anche oggi l’incedibilità del centrale. La Roma può puntare su ottimi rapporti dopo gli affari Barba, Skorupski e Paredes (quest’ultimo osservato speciale da Spalletti per la prossima stagione). In piedi anche una trattativa con il Marsiglia per la cessione di Doumbia.
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ARRIVATO EL SHAARAWY – Stephan El Shaarawy è un nuovo giocatore della Roma: l’attaccante cresciuto nel vivaio del Genoa e di proprietà del Milan è approdato a Roma in serata e già ha espresso la propria felicità per il suo arrivo in giallorosso. “Sono emozionato, la Roma è una grande occasione per me – ha detto il classe ’92 che ha giocato al Monaco nei primi sei mesi – e sono felice di tornare in Italia”.
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RIPRESA A TRIGORIA – Mentre Sabatini si muove sul mercato, la Roma è tornata ad allenarsi sui campi del centro sportivo “Fulvio Bernardini”: seduta di scarico per chi è sceso in campo ieri sera contro la Juventus, allenamento normale per gli altri. Rientro in gruppo per Salih Ucan, mentre Florenzi si è presentato a Trigoria con le stampelle per il colpo subito da Morata nei minuti finali: solo una forte contusione. La squadra tornerà in campo domani pomeriggio e fino a sabato, giorno di Roma-Frosinone, non osserverà giorno di riposo.
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DE ROSSI-MANDZUKIC – Il labiale di Daniele De Rossi rivolto a Mario Mandzukic non è sfuggito alle telecamere: le scintille tra i due sono iniziate dopo pochi istanti di gioco, forse vecchie ruggini dell’andata. Provocazioni contro pestoni, gomitate e sbracciate, sino alla frase di troppo. Scontate le polemiche e i moralismi del giorno dopo. Oltre i giudizi e le chiacchiere, resta il fatto che per De Rossi non è applicabile la prova tv ma potrebbe incorrere in un’inchiesta simile a quella che lo ha portato ad una multa per i gesti rivolti ai tifosi della Lazio nel derby della scorsa stagione.