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ROMARCORD Sfide e personaggi del passatto: Marco Borriello, mito giallorossoblù. E quella profezia del 2008

Rubrica Romarcord
Rubrica Romarcord

(di Keivan Karimi) – Torna come ogni venerdì la rubrica a cura di Gazzettagiallorossa.it sui ricordi ed i protagonisti del passato della Roma. In vista del duello di domenica contro il Genoa, siamo andati a rivivere la doppia vita di Marco Borriello, attaccante che ha incrociato i destini dei due club, accolto nella capitale nel 2010 come il ‘nuovo Batistuta’ ma esploso in realtà solo sotto la Lanterna.

Illusione a Roma, profeta a Genova – Marco Borriello è attualmente uno degli attaccanti italiani più completi e forse sottovalutati. Gioca nel Carpi e sta trascinando la matricola emiliana verso una possibile salvezza, anche se il penultimo posto in classifica non fa ben sperare. Borriello è ripartito da questa piccola provincia modenese, dopo aver avuto passaggi di carriera importanti, tra Milan, Juventus e tante altri club di A, anche se le emozioni maggiori passano tra Roma e Genova. Capocannoniere del club ligure nel 2007-2008, passato in giallorosso nel 2010 è divenuto suo malgrado un peso dopo un’ottima prima stagione. Poi di nuovo in rossoblu a cercare fortuna. Illusione capitolina e profezia genoana, questo il passato di Borriello, forse troppo spesso frenato dal gossip e da uno stipendio che ai tempi di Roma lo ha spesso allontanato dagli allori e dalla squadra titolare.

La profezia dell’aprile 2008 – Il suo destino giallorosso era scritto, secondo qualcuno addirittura dettato da un episodio particolare datato 5 aprile 2008. Si gioca Roma-Genoa allo stadio Olimpico, i rossoblu vengono da una stagione positiva di ritorno dalla cadetteria, i giallorossi lottano ancora per lo scudetto con l’Inter di Mancini. La gara è tirata e combattuta, Roma in vantaggio per 2-0 nel primo tempo ma gli ospiti rimontano e pareggiano a inizio ripresa. Tutti si aspettano il colpaccio di Borriello, bomber implacabile del Genoa di Gasperini, ma a 10′ dal termine l’attaccante mancino commette un ingenuo fallo di rigore su Taddei, regalando alla Roma l’occasione di segnare il 3-2 con De Rossi dal dischetto. Le malelingue, al termine dell’incontro, arrivarono a dire che Borriello commise intenzionalmente l’intervento, agevolando quella che sarebbe stata la sua prossima squadra nella stagione successiva. Un boutade che fu però profetica, visto che due due anni dopo Borriello fu acquistato dai giallorossi per 10 milioni di euro. E magari lui stesso, al momento della firma, avrà ripensato a quel ‘favore’ ingenuo commesso in quel sabato primaverile.

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