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L’ANALISI di ROMA-EMPOLI Pjanic accende il motore della Roma, poi tris in tredici minuti

L'analisi della partita
L’analisi della partita

(D.Luciani) – Un gioiello di Pjanic serve alla Roma per abbattere l’ottima resistenza dell’Empoli di Giampaolo. Una punizione fantastica del bosniaco al 10′ del secondo tempo fa scattare la scintilla nel motore fin lì ingolfato dei giallorossi di Garcia. Tre gol in tredici minuti domano le velleità dei toscani, troppo inferiori sul piano tecnico. Di Pjanic anche l’assist, da calcio d’angolo, per il raddoppio di De Rossi che festeggia nel migliore dei modi la presenza n.500. La terza rete a metà ripresa è un contropiede da manuale del calcio: passaggio filtrante in verticale di Nainggolan per lo scatto di Gervinho, l’ivoriano brucia due avversari in velocità e, quasi dal fondo, serve al centro per Salah, implacabile nella girata mancina di prima intenzione. Quinto gol stagionale per l’egiziano, bomber di Garcia. Il primo gol in A di Buchel è il giusto premio per il buon primo tempo giocato dall’Empoli. Da sottolineare due punti: l’indecisione tecnica di Szczesny e il fatto che gli unici due giocatori del Liechtestein che abbiano mai giocato in A, siano entrambi andati a segno contro la Roma (l’altro è l’ex Siena Mario Frick, cit. Angelo Papi).

Una ripresa che fa dimenticare la prima nebbiosa frazione giocata con grandi difficoltà. Con l’Empoli sempre ben disposto e attivissimo fin dalla prima linea di pressing: De Rossi viene sempre coperto da Krunic, Paredes vince il duello fisico con Pjanic mentre Florenzi rimane molto largo e non riesce a chiudere sovrapposizioni con Torosidis. Maccarone e Pucciarelli partono sempre larghi costringendo spesso Manolas e Castan a lasciare scoperto il centro. Bene il greco e il brasiliano nell’uno contro uno. I primi registi della Roma diventano Szczesny, i cui lanci lunghi sono facili prede di Tonelli e Barba, e Digne, unico a riuscire a portare il pallone oltre la propria metà campo. Le occasioni della Roma nascono solo da giocate sull’asse Digne-Iago Falque o da un paio di filtranti di Florenzi. Gervinho al 15′ gira debole e centrale di testa un bel cross del terzino francese, mentre al 31′ un regalo di Tonelli lo mette davanti a Skorupski ma l’ivoriano perde il passo e, chiuso da Rui, non fulmina l’ex compagno. Senza Nainggolan, la Roma pecca di ritmo e intensità.

Ultima nota per il rientro di Leandro Castan: il brasiliano non giocava dal primo minuto proprio dalla trasferta di Empoli e all’Olimpico mancava dalla presentazione 2014-2015 col Fenerbache. Non ha peccato in marcatura, ha provato spesso l’anticipo, riuscendoci bene in un paio di occasioni. Da segnalare più di qualche difficoltà sui palloni a campanile, sui quali ha mostrato qualche titubanza di troppo.

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