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LA SETTIMANA Verona-Roma: Dzeko-Salah subito in campo, ma un esterno andrà via

Rubrica Il Punto Settimanale di GazzettaGialloRossa
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Come tutti gli anni il calcio giocato anticipa la fine del calciomercato. La Roma si ritrova quindi con una squadra pressoché completa, ma con qualche pedina da modificare, in entrata e in uscita. Lucas Digne è atteso ancora con ansia: il terzino sinistro ha iniziato la sua carriera proprio nel Lille di Garcia e il tecnico francese lo ha espressamente richiesto. La Roma non può fare altro che aspettare che il Paris Saint Germain trovi un sostituto (Kurzawa o Coentrao) e liberi Digne. La situazione dovrebbe sbloccarsi nelle prossime 48 ore, ma i giallorossi continuano a monitorare altri giocatori. Se non arriverà a breve, martedì si cambierà obiettivo.

Intanto per la trasferta di oggi contro il Verona, non è stato convocato Ashley Cole, unico terzino sinistro di ruolo. “È una scelta della società” ha riferito Rudi Garcia in conferenza stampa. L’altro terzino sinistro di casa Roma, Emerson Palmieri, è appena arrivato e ancora deve essere ufficializzato. In difesa sono arrivati due rinforzi: Rudiger dallo Stoccarda e Gyomber dal Catania. Entrambi arrivati in settimana, il tedesco non è stato convocato per problemi al ginocchio, mentre lo slovacco si siederà in panchina al Bentegodi. Sull’utilizzo di Gyomber si è espresso Garcia: “potrà dare una mano se serve, ma per il momento non ha ancora provato e sentito sul campo tutto le tecniche di difesa della nostra squadra“.

In uscita si punta a sfoltire il reparto offensivo: sono troppi i nomi davanti. Iturbe è stato oggetto di interesse del Genoa e della Fiorentina, Ljajic dell’Inter e Ibarbo della Sampdoria. Il colombiano potrebbe lasciare la Capitale lunedì a seguito di un incontro già fissato tra giallorossi e doriani. Un attaccante è già partito: Mattia Destro scenderà infatti già stasera in campo all’Olimpico, ma non con la casacca giallorossa, bensì con il Bologna e contro la Lazio.

La Roma si presenta alla nuova stagione con molte ambizioni, forte di un mercato positivo (soprattutto in attacco) e la voglia di rivalsa che pervade l’ambiente: “Sul campionato abbiamo grandi ambizioni:” – dice con fermezza Garcia in conferenza“sono qui per vincere titoli e faremo di tutto per farlo, sapendo che l’obiettivo primario è sempre la qualificazione alla Champions League. Questa stagione ha tante premesse e c’è tanto entusiasmo. Di certezze, già l’ho detto, nel calcio non ce ne sono, di convinzioni forti sì: chiedo a tutti di giocare insieme e chiedo a tutti i tifosi di farlo. Quando si è insieme si fa il bene della Roma, viceversa no”.

La Roma potrà puntare su due nuove pedine: Edin Dzeko e Mohamed Salah. Il bosniaco è il colpo del mercato giallorosso, sia per il rapporto qualità/prezzo (15 milioni il costo complessivo tra prestito e acquisto), sia per l’importanza del ruolo che andrà a ricoprire: il bomber, quel giocatore che riesce a concretizzare la manovra offensiva; esattamente quello che è mancato nello scorso campionato e non solo. L’egiziano invece, ha già fatto vedere le sue qualità in Italia, nei 6 mesi alla Fiorentina, ed è pronto per sfornare assist al bosniaco. In attacco contro il Verona ci sarà solo l’imbarazzo della scelta: uno tra Gervinho, Iago Falque, Iturbe, Ljajic e Totti affiancherà la coppia formata da Dzeko-Salah. Il capitano partirà dalla panchina e bisognerà farci l’abitudine: “È  prezioso per la squadra” – ha detto Garcia – “, ma compirà 39 anni e non può giocare tutte le gare senza perdere di brillantezza e di forma fisica”. Qualcosa però ci dice che il numero 10 non lascerà tanto facilmente il posto: la sua classe lo proietta sempre nel possibile 11 titolare. Inoltre Garcia non ha escluso la possibilità di veder giocare insieme Totti e Dzeko.

Al Bentegodi giocherà in porta Szczesny. In difesa Manolas-Castan supportati da Florenzi sulla destra e Torosidis sulla sinistra. Il greco ha rifiutato offerte da Bologna e Torino perché rassicurato sulla sua importanza dalla dirigenza. A centrocampo De Rossi, Nainggolan e Pjanic sicuri del posto, in attesa del rientro di Kevin Strootman, di cui hanno parlato con aria rattristata il tecnico dell’Olanda Danny Blind: “Fa male vederlo così, pochi sono forti come lui e lo stesso Garcia.

In attacco, come detto, ci sarà solo da divertirsi…

Di Matteo Isidori

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