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IL MESSAGGERO Da Ibarbo a Iturbe, il futuro passa dai gol

Cesena-Roma Ibarbo
Cesena-Roma Ibarbo

(U. Trani) Ormai è corsa contro il tempo. Per la Roma che, seminata dalla Juve nella corsa scudetto, adesso ha 6 giornate per riprendersi il secondo posto dopo il sorpasso della Lazio; per i suoi giocatori che stasera giocheranno la prima delle sei finali, da sfruttare per l’accesso diretto in Champions e per la possibile conferma nella prossima stagione, non avendo quasi nessuno la certezza di restare a Trigoria (giusto De Sanctis e da vice portiere) e per i suoi attaccanti che, scelti a turno da Garcia per la giostra giallorossa, continuano a far cilecca. I ritardi delle punte spaventano fino a un certo punto Garcia. Perché più il digiuno è lungo e di gruppo, prima qualcuno si sbloccherà.

BLOCCO TOTALE –  Le cifre degli attaccanti sono, però, fuori della norma. Ibarbo, ancora 0 gol in giallorosso, non segna dal 23 ottobre, contro il Napoli in campionato; Doumbia, pure lui senza reti nella Roma e quindi in serie A, ha fatto centro contro la Guinea, il 20 gennaio in Coppa d’Africa (l’8 febbraio ha trasformato poi uno dei rigori nella finale), mentre con il Cska Mosca il 29 novembre all’Ufa. La Roma aspetta soprattutto la fine del letargo di Gervinho e Iturbe: quello del primo, in campionato, ha avuto inizio il 30 novembre, rete all’Inter, mentre il secondo si è fermato il 5 ottobre contro la Juve. Gervinho l’ha comunque interrotto il 26 febbraio contro il Feyenoord in Europa League e Iturbe il 20 gennaio contro l’Empoli in Coppa Italia. Meno inquieti Ljajic e Totti anche perché sono i migliori realizzatori con 8 e 6 reti. Ultima firma del capitano in questo torneo il 19 aprile contro l’Atalanta (su rigore, però), a differenza del compagno che festeggiò l’8 febbraio contro il Cagliari e il 26 febbraio contro il Feyenoord in Europa League.

ASSETTO CAMALEONTICO –  I 6 attaccanti sono nella lista dei 24 convocati. E fisicamente stanno tutti bene. Il Sassuolo, 11 punti nel girone di ritorno (solo il Cagliari, con 8, ha raccolto di meno), è l’avversario ideale per ripartire. E riscattarsi, anche perché all’andata, proprio contro la squadra di Di Francesco, cominciò la serie casalinga negativa (2 a 2, gaffe di De Sanctis e primo pari interno). Si va verso il turn over in corsa. Ibarbo punta alla conferma. La sorpresa può diventare Doumbia, il ballottaggio riguarda Gervinho e Ljajic: tutt’e tre, però, non sono psicologicamente al top. Ecco perché Totti può essere ancora titolare e se serve fare il trequartista nel 4-3-1-2: sabato ha giocato poco più di 50 minuti. Dietro non c’è Holebas (adduttori) e Cole adesso spera.

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