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REPUBBLICA.IT Feyenoord-Roma 1-2, Gervinho firma la qualificazione

Ljajic
Ljajic

(M.Gaetani) – La Roma non è ancora guarita ma non c’è medicina migliore di un successo pesante per provare almeno a dichiararsi convalescenti. Quello del “de Kuip” era il primo di due esami ravvicinati e delicatissimi, la formazione di Garcia lo ha superato, sbancando Rotterdam in una gara che ha fornito praticamente ogni tipo di emozione possibile. Strappa il pass per gli ottavi di finale di Europa League anche la quinta italiana e lo fa, dal punto di vista temporale, per ultima: non per aver dovuto disputare i supplementari, bensì per una sospensione di oltre un quarto d’ora maturata nella ripresa.

ANCORA LORO – Dopo i disordini di sette giorni fa nel cuore di Roma, i tifosi del Feyenoord tornano protagonisti, prima con il lancio di una banana gigante verso Gervinho – che non gradisce affatto e polemizza col pubblico – e poi con una reazione eccessiva al rosso sventolato in faccia a te Vrede. Il fitto lancio di oggetti porta il francese Turpin a richiamare le squadre negli spogliatoi, minacciando la sospensione definitiva in caso di lancio reiterato di oggetti verso il campo. Quando la sfida riprende e la Roma, già in vantaggio di una rete e di un uomo, dovrebbe recitare da protagonista, si riscopre incredibilmente fragile, subendo il gol del momentaneo 1-1 dal neo entrato Manu, che batte Skorupski e rialimenta le paure giallorosse.

GERVINHO SCACCIA GUAI – Bastano però due minuti per indirizzare nuovamente la qualificazione verso Roma. Torosidis, fra i migliori in campo, scappa sulla destra e mette in mezzo un pallone rasoterra per il “solito” taglio di Gervinho: van Beek viene bruciato dallo sprint dell’ivoriano, impossibile sbagliare per l’ex Arsenal. E’ il gol che blinda la qualificazione, nonostante un finale più di marca olandese che di raziocinio giallorosso. La Roma rischia anche in superiorità numerica ma mette in campo qualcosa che di rado si era visto nelle ultime uscite: la voglia di vincere, abbinata a sprazzi di ottima gestione del possesso palla, fondamentale per frenare le ultime velleità olandesi.

PRIMO TEMPO A DUE FACCE – Se nel match di andata il Feyenoord aveva cercato di controllare da subito il possesso palla, esponendosi fin troppo alle folate degli esterni d’attacco di Garcia, ora l’idea è ben altra: recupero del possesso in zona d’attacco e corsie prese d’assalto appena possibile. Cross da destra di Karpsdorp – oggi ala dopo l’ampio spezzone da terzino all’Olimpico – e girata flebile di Kazim Kazim. L’assetto della mediana giallorossa è in continua evoluzione, con De Rossi e Keita a volte in coppia con Pjanic sulla trequarti e in altre occasioni pronti a cambiare posizione, con il maliano che si apre per trovare tracce di passaggio e il bosniaco che non rinuncia ad abbassarsi in cabina di regia. Olandesi pericolosi a ridosso del quarto d’ora con un angolo velenoso di Clasie – attento Skorupski in uscita alta sul tentativo di correzione di Kongolo – prima di iniziare a perdere le distanze. La Roma concede maggiormente l’iniziativa ai difensori olandesi, gli uomini di Garcia hanno vita facile in pressione. El Ahmadi arretra per provare a supportare van Beek e Kongolo ma combina un mezzo disastro, Totti raccoglie e può alzare la testa per calciare verso i pali di Vermeer: il 10 giallorosso opta per il pallonetto, fuori di un soffio.

MEGLIO LA ROMA – Le certezze dei padroni di casa si sgretolano pian piano, Totti cerca il riscatto su punizione ma il suo destro accarezza il palo esterno. Sussulto olandese con la conclusione da fuori area di Toornstra, su un pallone malamente perso da Pjanic: sicuro in due tempi Skorupski. Quando, al 27′, il Feyenoord perde il suo centravanti titolare, Kazim Kazim, per un problema muscolare, Rutten inserisce te Vrede. Al 37′ giallorossi a un nulla dal vantaggio. Keita non riesce a indirizzare in porta un cross da sinistra, Totti è il più lesto di tutti in respinta: tiro che diventa un cross rasoterra per Pjanic, stop e girata nel cuore dell’area, troppo centrale per impensierire Vermeer. La minaccia è ancora viva, sinistro sporco di Totti, pallone a lato di pochissimo. I 4′ di recupero – figli del lancio della banana verso Gervinho – sorridono alla Roma. Torosidis mette in mezzo da destra, a marcare Ljajic sul palo opposto non c’è nessuno e l’ex Fiorentina ringrazia, battendo Vermeer e andando a raccogliere l’abbraccio dei suoi compagni.

QUALCHE RISCHIO DI TROPPO – L’episodio che fa infuriare i tifosi del Feyenoord arriva al 9′ della ripresa. Te Vrede, nel tentativo di anticipare Manolas, lo abbatte. Sembra un fallo da cartellino giallo, Turpin estrae il rosso diretto e dagli spalti piove di tutto, convincendo il fischietto a rientrare negli spogliatoi. Nei primi due minuti dalla ripresa del match il punteggio assume i connotati definitivi anche se i giallorossi, dopo aver sprecato il tris con Ljajic – impreciso il suo stop su invito di Gervinho -, rischiano a più riprese il pari. Prima è decisivo un riflesso di Skorupski su un destro a giro di Manu, poi proprio l’attaccante non arriva per un soffio sul cross di Karsdorp. Garcia mette qualche minuto nelle gambe del rientrante Iturbe e rinforza il centrocampo con Nainggolan per Pjanic e Paredes per Totti, il finale diventa di pura accademia: la Roma lascia l’Olanda con qualche certezza in più e il morale risollevato in vista della Juventus, le residue speranze di scudetto passano dal big match di lunedì sera.

FEYENOORD-ROMA 1-2 (0-1)
Feyenoord (4-2-3-1):
 Vermeer; Boulahrouz (9′ st Manu), van Beek, Kongolo, Nelom; El Ahmadi, Clasie; Karsdorp, Toornstra, Trindade de Vilhena (37′ st Achahbar); Kazim Kazim (30′ pt te Vrede). (Mulder, Mathijsen, Woudenberg, Boetius). All.: Rutten
Roma (4-3-3): Skorupski; Torosidis, Manolas, Yanga-Mbiwa, Holebas; Pjanic (27′ st Nainggolan), De Rossi, Keita; Gervinho, Totti (35′ st Paredes), Ljajic (27′ st Iturbe). (De Sanctis, Cole, Astori, Verde). All.: Garcia
Arbitro: Turpin (FRA)
Reti: 47′ pt Ljajic, 10′ st Manu, 12′ st Gervinho
Ammoniti: Boulahrouz, Clasie, Torosidis, Pjanic, Paredes
Espulsi: te Vrede e Mulder (dalla panchina)
Recupero: 4′ e 3′
Note: match sospeso per circa 15′ al 9′ della ripresa per fitto lancio di oggetti

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