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IL TEMPO Adesso Garcia si affida ai giovani

Leandro Paredes
Leandro Paredes

(A. Austini) L’altra Roma in campo. Quella dei giovani comprati a suon di milioni da Sabatini e finora bocciati o protetti, a seconda dei punti di vista, da Garcia.

Domani a Cagliari tocca anche a loro. Paredes farà il titolare in mediana, Uçan sarà il primo cambio a centrocampo, Sanabria una possibile carta di riserva in attacco. Una necessità più che una scelta del tecnico, per i tre «ragazzini» arriva finalmente la possibilità di mettersi in mostra nell’emergenza totale.
Paredes è l’unico ad essersi guadagnato un briciolo di spazio. A Trigoria lo ritengono il più pronto, il più maturo. Gli anni vissuti alla Bombonera, a rubare con gli occhi i colpi da Riquelme, lo hanno formato. De Rossi lo ha preso sotto braccio da quando è arrivato, Sabatini ha prenotato il riscatto del cartellino per 4 milioni e mezzo dopo il prestito dio un anno fa, con necessario passaggio nel Chievo. Paredes a Verona il campo l’ha visto pochissimo, nella Roma ha appena iniziato a farlo: dopo la sciagurata serata di martedì con la Fiorentina, in cui è stato tra i pochi a salvarsi, domani gli tocca la seconda consecutiva da titolare, protetto al suo fianco dall’esperienza di Keita e i muscoli di Nainggolan, mentre Pjanic avanza dietro le punte.

Uçan continua a guardarlo dalla panchina e un po’ lo invidia. La sua stagione finora dice tre minuti in campo e due infortuni muscolari. E non giustifica l’investimento fatto dalla società in estate: quasi 5 milioni per il prestito biennale e un riscatto fissato a 11 milioni. Problemi di ambientamento, tra lingua, abitudini e tattica, lo hanno frenato oltre ai guai fisici. Fatto sta che il talentino turco da due anni si allena e non gioca praticamente mai. Ecco perché Sabatini aveva pensato di girarlo in prestito all’Atalanta o al Parma, salvo poi ripensarci una volta scoperto il nuovo infortunio di Strootman. Uçan domani aspetta un cenno da Garcia: il suo momento sta arrivando.

È tornato invece ieri a Trigoria Sanabria, ancora scombussolato dal viaggio di ritorno dall’Uruguay dove ha giocato con la nazionale paraguaiana il Sudamericano Under 20 con scarse soddisfazioni personali. Visto che l’ultima gara col Perù è ininfluente, la Roma lo ha fatto tornare in anticipo. Il morale di Sanabria non era granché anche in partenza: mentre il Paraguay dei grandi lo convoca, a Trigoria finora ha giocato solo con la Primavera, suscitando le ire di un papà fin troppo presente. Assente da quasi due mesi, se fosse rimasto a Trigoria di sicuro sarebbero toccate a lui le tre presenze collezionate dal Primavera Verde, che anche domani siederà in panchina con Vestenicki, Calabresi e Pellegrini. Oggi Sanabria si allena per partire insieme a loro.

Potrebbero, per età, esser tutti figli di Totti pronto all’ennesima gara della stagione. L’altro «vecchietto» Maicon sfida Torosidis per una maglia: non sta bene ma serve la sua personalità.

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