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IL FISCHIETTO Il discusso Tommasi alla prima in carriera sia con i giallorossi che con il Cesena

Dino Tommasi
Dino Tommasi

Sarà il trentottenne Dino Tommasi a supervisionare la contesa tra Roma e Cesena prevista per mercoledi sera all’Olimpico ore 20:45. Sono complessivamente 40 le presenze in Serie A – categoria nella quale ha compiuto il suo debutto nella stagione 2007/2008 – pigmentate da 182 cartellini gialli, 4,5 per gara di media, e 15 espulsioni delle quali 7 per rosso diretto. Quest’anno il giudice di gara veneto ha fischiato in 4 gare del massimo campionato, terminate con 2 vittorie interne e due pareggi. Arbitro giovanissimo, alla prima direzione con i giallorossi, Tommasi si è trovato spesso al centro di critiche per errate decisioni. In particolare a lamentare le nefandezze del fischietto di Bassano del Grappa é stata la Fiorentina: l’operato del direttore di gara bassanese nella sfida tra i viola ed il Genoa suscitò veementi rimostranze da parte viola. Tommasi assegnò un rigore per contatto inesistente fra Antonelli e Neto, seguito dalla convalida di un gol in fuorigioco di Antonini, a cui fece da contraltare una rete annullata ad Aquilani in posizione regolare.

Al di là della clamorosa sequela di errori nella sfida in questione, se più indizi consegnano una prova delineata, la capacità di lettura dei contatti all’interno dell’area di rigore da parte del direttore di gara veneto, fa levare più di qualche sopracciglio: in Catania-Livorno, Tommasi in qualità di addizionale di porta giudicò – da una prospettiva ideale – passibile della massima punizione un contatto inesistente fra Frison ed Emeghara, decisione inesorabilmente sconfessata dalle immagini televisive. Ancora il Livorno al centro delle sviste dell’arbitro natio di Bassano del Grappa; in occasione del confronto tra gli amaranto ed il Verona Tommasi decretò un tiro dai dodici passi in favore degli scaligeri per una fantomatica scorrettezza di Schiattarella ai danni di Toni, anche in quel caso scelta disconosciuta dal flusso dei fotogrammi tv. Dunque non i migliori presupposti accompagnano la designazione di questa giacchetta nera, mai accoppiata a nessuna delle grandi del calcio italiano sino ad ora, alla prima conduzione di gara anche con il neo promosso Cesena.

CARRIERA – Nato a Bassano del Grappa il 6 maggio del 1976, Dino Tommasi, di professione imprenditore, ha intrapreso la carriera arbitrale molto presto. Nel 2003 viene aggregato alla CAN di serie C, dove – in 4 anni di militanza – mette insieme 52 presenze in serie C1 dirigendo anche la finale playoff del 2007 Avellino-Foggia e la finale playoff di serie C2 del 2006 che opponeva l’Ivrea al Carpenedolo. I buoni esiti nella terza categoria nazionale ne sancirono l’aumento di grado con l’approvazione dell’allora designatore Maurizio Mattei.

DEBUTTO IN SERIE A– La prima in Serie A risale al 15 marzo 2008 quando gli fu assegnata la sfida Udinese-Lazio, terminata 2-2. Il 3 luglio 2010, in seguito alla divisione della CAN A-B in CAN A e CAN B, fu cooptato nell’organico della CAN B. In cadetteria ha presenziato 107 volte mettendo a referto 507 ammonizioni 33 espulsioni(12 mediante la rimozione dal taschino del rosso diretto) e concedendo 40 rigori. Nel giugno 2012 gli viene affidata una delle due semifinali di ritorno playoff, per la promozione in serie A, tra Sassuolo e Sampdoria. Nel giugno 2013 conduce la finale di ritorno dei play off per l’accesso in serie A, tra Livorno ed Empoli. Il 2 luglio 2013 ottiene il salto di qualità venendo inserito nell CAN A.

A cura di Danilo Sancamillo

Twitter:@DSancamillo

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