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REPUBBLICA.IT Catania-Roma 4-1: crollo giallorosso, i siciliani sperano ancora

Taddei Castan Pjanic
Taddei Castan Pjanic

(F.Sala) – CATANIA – Clamoroso al Cibali, si sarebbe detto qualche anno fa. Il Catania migliore della stagione rifila infatti un incredibile, sonoro e meritato 4-1 alla Roma, e chiude il discorso scudetto consegnando il tricolore alla Juventus. Contemporaneamente i siciliani riaprono i giochi in zona retrocessione, in attesa anche di Fiorentina-Sassuolo di martedì prossimo. Senza più nulla da perdere, i rossoazzurri disputano una partita quasi perfetta con protagonista su tutti Izco, autore di una doppietta. Di Bergessio e Barrientos le altre marcature etnee. Inutile la rete di Francesco Totti.

ROMA TROPPO LENTA – Garcia, privo degli squalificati Destro e Nainggolan, schiera un 4-3-3 con De Sanctis tra i pali, difesa a quattro con Maicon, Romagnoli, Castan e Dodò; in mezzo al campo Pjanic, De Rossi e Taddei; davanti turno di riposo per Gervinho e attacco affidato a Florenzi, Totti e Ljajic. Pellegrino risponde con un 4-3-3 molto offensivo con Frison in porta, davanti a lui Peruzzi, Rolin, Gyomber e Monzon. Centrocampo a tre con Barrientos, Rinaudo e Izco; in attacco Leto, Bergessio e Castro. Panchina per Lodi. La partita la fanno i padroni di casa che sono vivi, senza nulla da perdere e per questo senza troppi pensieri. La Roma è invece lenta e soffre la densità in mezzo al campo. I giallorossi si fanno vedere solo al 18’ con un diagonale di Florenzi che Frison neutralizza.

SI SCATENA IZCO – Il Catania è vivo, si diceva. E tutti giocano bene. Rinaudo blocca i passaggi filtranti tra le linee, caratteristico della Roma. Bergessio in attacco lotta su tutti i palloni e al 25’ ci prova dal limite trovando però pronto De Sanctis. Poi si scatena Izco. Al 26’ è lui a rubare palla a Totti ai limiti della sua area di rigore e a innescare una meravigliosa ripartenza. Palla poi a Leto che serve Bergessio e poi sfera ancora per Leto in area. Colpo di tacco e Izco arriva in corsa infilando di interno sinistro la porta capitolina. La Roma arranca e subisce ancora. Fa fatica soprattutto Dodò (anche ammonito a inizio match) sulla sua fascia. Al 34’ siamo 2-0: cross dalla sinistra di Castro, Bergessio in area spizza la palla di testa per Izco che, defilato a destra, controlla in corsa e colpisce infilando De Sanctis sul primo palo.

ACCORCIA TOTTI, DENTRO GERVINHO – Al minuto 37 la Roma si sveglia e accorcia le distanze. Lancio lungo di De Rossi per Florenzi che, in posizione più che dubbia, in area colpisce di testa per Totti che tutto solo davanti alla porta non sbaglia. Garcia prova a correre ai ripari e fa entrare Gervinho al posto di Taddei. L’ivoriano ha la sua grossa chance al 45’: tocco di prima di Totti che lo smarca davanti al portiere ma Frison resta in piedi e para il tiro morbido dell’ex Arsenal.

IL CATANIA DILAGA – Nella ripresa ci si aspetta di vedere la Roma del finale del primo tempo, alla ricerca del pari. Invece è ancora il Catania a prendere possesso del match e al 10’ siamo 3-1: sinistro dal limite di Leto, De Sanctis respinge ma arriva Bergessio che tutto solo fa centro. Garcia effettua un doppio cambio facendo entrare Benatia e Bastos al posto di Castan, non al meglio, e Ljajic. Ma i giallorossi non si scuotono e anzi diventano nervosi. L’unico squillo degno di nota è quello di Bastos al 22’: sinistro potente dal limite con parata in angolo di Frison. Poi ancora e solo Catania con Bergessio chiuso in extremis in area e un colpo di testa di Gyomber di nulla sul fondo. Il 4-1 arriva al 34’: finta di Bergessio, palla al limite per Barrientos che controlla, mira e infila De Sanctis. Non c’è più partita e tra ammonizioni e De Sanctis che salva due volte su Bergessio, la partita finisce. Per il Catania nulla è perduto, ma salvarsi sarà comunque un’impresa. Un peccato che i rossoazzurri per tutto il campionato non abbiano messo in campo la grinta e il gioco visti oggi al Massimino.

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