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IL TEMPO Garcia avvisa la Juve “Sogniamo ancora”

Garcia
Garcia

(A. Austini) Stavolta la battuta gliel’hanno suggerita. E siccome calza a pennello in una serata così, la fa sua.

La Roma come un buon vino, più passa il tempo e più diventa buono. «Il paragone mi piace – sorride Garcia dopo aver vinto la 29ª partita alla guida dei giallorossi fra campionato e coppa – quando abbiamo aperto la bottiglia era così così, poi ha preso aria ed è andata bene».

Un altro record centrato e il campionato che resta aperto almeno un’altra settimana. «Possiamo sognare ancora – dice orgoglioso Rudi – per la Juve sarà difficile a Sassuolo perché è una partita che devono giocare in mezzo alle semifinali di Europa League. Cosa mi aspetto dai loro avversari già l’ho detto. Siamo a -5, vediamo cosa succede, noi siamo qui. Se la Juve perde punti è tutto riaperto». Una Roma così meriterebbe di giocarsi almeno uno scontro diretto che abbia un senso. Una squadra troppo piena di qualità per arrendersi, a cominciare da quel ragazzo bosniaco che ieri ha riempito gli occhi dell’Olimpico. «Un gol del genere – chiede Garcia – deve fare il giro del pianeta. Se lo segna uno come Maradona lo vedono tutti e spero che succeda anche per Pjanic: una prodezza da Coppa del Mondo». Mica male come parallelo, anche se «ho scritto sul mio taccuino che non deve togliersi la maglietta per esultare». Ora tocca alla società blindare il suo «Diego» e confermare il resto della rosa. «Non è il momento di parlarne, godiamoci questa vittoria. Quando ho fatto i nomi di Higuain e Tevez intendevo che per vedere un campionato più interessante dovrebbero arrivare altri grandi campioni. Juve e Napoli l’hanno fatto, è una strada da seguire».

Recapitato il messaggio ormai quotidiano al club, Garcia dispensa elogi ai giocatori. «Il Milan giocava per l’Europa League e credo ci arriverà. Abbiamo deciso di affrontarli con entusiasmo, sono contento dei miei ragazzi. Una squadra che non pensa a migliorarsi a livello individuale e collettivo si ferma. Abbiamo fatto un salto di qualità stasera: la squadra ha giocato veramente bene». Non c’è stato match e i 34 punti di distacco in classifica si sono visti tutti. Un dominio totale non appena i giallorossi hanno deciso di iniziare a fare sul serio. «A centrocampo eravamo in quattro, anche Totti veniva indietro. Rami mi ha detto a fine partita che per una coppia centrale è difficile giocare senza un riferimento davanti. Nainggolan? Ha una forza incredibile, sul piano fisico è un mostro, su quello tecnico può migliorare. È molto generoso e quando diventa stanco deve fare le cose più semplici».

Dopo l’ingresso matematico in Champions non era affatto scontato che la Roma continuasse a spingere e incantare come ha fatto ieri. «Ho lottato con l’ambiente che voleva la partita con nulla da giocarsi: non è così, vedremo lunedì sera se questo campionato ci potrà dare qualcos’altro. È un campionato lungo, anche se lo vorrei con il doppio delle partite», sorride Rudi.

La sua Roma ha restituito dignità e orgoglio ai suoi tifosi ed è tornata a riempire lo stadio come non si vedeva da tempo. «L’Olimpico quando è così pieno è fantastico, ho visto tanti sorrisi sulle facce dei tifosi». Quello che Balotelli non riesce a fare. Neppure quando la partita è finita. «È stato molto coraggioso a parlare dopo una sconfitta. Non è un giocatore mio ma a me dispiace quando un calciatore viene attaccato in tv». Rudi Garcia non sbaglia un colpo.

 

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