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LIBERO Un Colosseo a tempo di record per far giocare Totti a 40 anni

Il nuovo stadio della Roma

(G. Di Chiara) «È da pelle d’oca». Le parole di Francesco Totti, nel suo stile che è ormai un marchio di fabbrica, sono quelle che sintetizzano al meglio le sensazioni che dà il progetto del nuovo stadio della Roma. Un’opera imponente e ispirata al Colosseo. Un progetto voluto dalla proprietà americana della società giallorossa e dal suo presidente, James Pallotta. Quest’ultimo è stato il gran cerimoniere, ieri, alla presentazione ufficiale (in Campidoglio) del nuovo impianto. «Parla da solo, progetto bellissimo. È la casa di tutti noi romanisti. Speriamo di vincere tanto», ha sentenziato ancora capitan Totti, tra gli applausi della platea e i flash dei fotografi. I numeri sono notevoli.

Una capienza da 52mila posti a sedere, che potrebbero diventare 60mila in occasione di manifestazioni come la Champions League. Le tribune a ridosso del campo e una Curva Sud al centro del progetto architettonico: «La potenza della Curva Sud non la potevamo trascurare. Sarà parte rilevante dell’impianto, un’area di 14mila posti a ridosso del campo, uno spicchio particolare dello stadio, molto ripido», ha spiegato l’architetto Dan Meis (anche lui americano), autore del progetto. Il presidente Pallotta, alla presenza del sindaco Marino, ha subito parlato di soldi: «Costerà circa 300 milioni di euro a seconda del processo di pianificazione, che potrebbe cambiare il costo finale che dovrebbe aggirarsi sul miliardo di euro, tutto compreso», ha precisato. Infatti bisogna aggiungere le infrastrutture esterne, quelle che poi prevedono negozi, sponsor e il merchandising, con un costo che si prevede tra i 400 ed i 500 milioni.

Pallotta ha inoltre chiarito che «il progetto sarà finanziato da privati grazie al costruttore Parnasi, senza nessun fondo pubblico. L’obiettivo è ambizioso: «È importante avere uno stadio per far sì che la Roma diventi una squadra leader, la più grande a livello mondiale. Ci serve lo stadio per arrivare a questo obiettivo ». Sui tempi di realizzazione la pensano in egual modo Pallotta e il primo cittadino Marino: «Al presidente lancio una sfida, vogliamo che Totti e gli altri possano giocare in questo stadio che fa orgoglio alla nostra città già nella stagione 2016-2017», si è augurato il sindaco, con Pallotta che annuiva sorridendo. Il presidente ha poi voluto sottolineare come la struttura si ispiri al più grande monumento che c’è a Roma: il Colosseo. La struttura in acciaio rialzata rispetto al livello stradale, infatti, richiamerà in chiave moderna il disegno dell’anfiteatro Flavio, con una copertura degli anelli. All’interno ci sarà un grande monitor sospeso visibile a 360 gradi, la Curva Sud sarà più ripida e staccata rispetto al resto degli spalti ed è prevista la realizzazione di una piattaforma idraulica che porterà su i giocatori all’inizio delle partite, «a ricordare l’entrata dei gladiatori nel Colosseo», ha continuato a spiegare l’architetto Meis («sarà un paradiso rispetto all’Olimpico», promette).

Attorno allo stadio sorgerà il «Roma Village», un’area commerciale e di intrattenimento aperto tutta la settimana con boutique, ristoranti e spazi per eventi. Accanto all’impianto verrà costruita la struttura che ospiterà gli allenamenti della squadra, con due campi regolamentari, uno più piccolo, palestre e centri di riabilitazione fisica. Fiducioso sui tempi record di realizzazione anche Luca Parnasi, il costruttore romano proprietario delle aree interessate: «Quando il progetto verrà autorizzato speriamo che i tempi saranno quelli che la legge sugli stadi prevede: nove mesi al massimo come termine ultimo per avere l’ultimo progetto, dopodichè il permesso finale equivale al permesso di costruire. Poi si dovranno portare le ruspe e le gru per iniziare i lavori. Idealmente entro la fine dell’anno si potrebbe partire». Il condizionale è d’obbligo, visto che in Italia dall’idea all’attuazione i tempi sono decisamente più lunghi del previsto.

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