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LE PAGELLE DI ROMA-UDINESE Totti torna e fa la differenza, De Sanctis dice sempre di no. Dietro si balla

Le Pagelle

UDINESE:

Scuffet 6; Heurteaux 5,5, Danilo 5, Domizzi 5,5, Basta 6; Allan 6,5, Pinzi 6,5 (dal 66′ Muriel 6), Widmer 6, Pereyra 6,5, Badu 6 (Zielinski s.v.); Di Natale 6 (dal 79′ Nico Lopez s.v.)

All. Guidolin 6

 

ROMA:

De Sanctis 8: Fondamentale l’intervento su Badu subito dopo il vantaggio firmato da Totti. Ancor più bella la risposta a Di Natale al 31′ con una parata bassa d’istinto d’altissima scuola. Il capitano friulano si trova completamente libero in area e con il tempo di indirizzare la sfera nell’angolino, ma la manona di Morgan dice di no. Si ripete ancora nel secondo tempo con due respinte provvidenziali, mantenendo a galla la barca nel momento di maggior tempesta. Gatto! 

Torosidis 6,5: Barcolla spesso quando viene attaccato a volte con un pizzico di confusione tattica, ma si fa trovare pronto nella metà campo avversaria quando c’è da chiudere il match. A conti fatti il suo sinistro a giro che non lascia scampo a Scuffet assume a tutti gli effetti i gradi della decisività. Concreto!

Benatia 7: La classica e proverbiale copertura del centrocampo, tanto cara alla prima Roma di Garcia, viene completamente meno con le assenze di De Rossi e Strootman, complicandogli e non poco la vita. Risponde al solito con grinta e precisione, sostituendosi anche i mediani quando ce n’è bisogno. Non c’è Barcellona che tiene, come lui non se ne trovano in giro, qualsiasi cifra sia in ballo. Blindato!

Castan 6,5: Sempre attento e cattivo nei contrasti, sfodera diversi recuperi che palesano una condizione fisica eccellente. Potrebbe fare qualcosa in più sul gol di Basta che vale il 3-2 e l’apprensione finale; l’entrata non è delle migliori forse anche per paura di commettere fallo da rigore. Esplosivo!

Dodò 5: L’inattività prolungata lo riconsegna al rettangolo verde appannato e poco brillante, sempre secondo sui palloni vaganti e mai incisivo negli sganci offensivi. Sbaglia stop che dovrebbero essere comodi per uno con le sue qualità e non incide sulla corsia sinistra arrivando difficilmente al cross. Per essere concentrato sulla fase difensiva sta perdendo qualsiasi spunto degno di nota in quella d’attacco. Può e deve migliorare tanto e in fretta!

Taddei 6: Giocando con discreta continuità (terza gara dopo Bologna e Napoli) ritrova il passo da professionista smarrito nell’ultimo periodo. Si piazza davanti alla difesa, in zona De Rossi, smistando palloni in uscita e costruendo l’azione dal basso con buona personalità e discreta classe. Il problema è che per caratteristiche e condizione non può ricoprire una porzione di campo adeguata a fornire il giusto schermo davanti alla linea arretrata. Ordinato!

Nainggolan 6,5: Corre a profusione per i primi 70′ di gioco, sdoppiandosi nel ruolo di mediano e incursore. Recupera preziosi palloni e accompagna sempre l’azione, offrendo buone soluzioni ai registi offensivi. Unica pecca il buco clamoroso in area al 54′ che lascia Di Natale libero di concludere verso la porta giallorossa. Eccesso di confidenza!

Pjanic 5,5: In questa serata i suoi migliori passaggi sono per gli avversari con diversi contropiedi innescati, eccezion fatta per il cioccolatino offerto a Florenzi. Con la presenza del capitano inevitabilmente tocca meno palloni, ma ricordando le prime sette giornate di questo campionato la coesistenza è più che fattibile. Possiamo sicuramente dire che non sta attraversano il momento più brillante dell’anno ma resta pur sempre uno in grado di risolvere la sfida da solo. Genio svagato!

Totti 7,5: Nonostante il rientro dopo quasi un mese di stop, la condizione sembra essere più che buona. La gamba gira e le idee non mancano, con una frequenza di invenzioni propria della sua infinita classe. Impreziosisce il tutto con un gol in mischia dopo un batti e ribatti nei 16 metri friulani (6° centro in campionato). Le sensazioni positive lo portano a tentare spesso il dribbling, come in occasione dell’1-2 di Pinzi, quando il tentativo di saltare un secondo avversario costa caro alla difesa romanista. La media realizzativa con lui in campo è di circa tre gol, praticamente il triplo rispetto alle gare disputate in sua assenza. Imprescindibile! 

Gervinho 6: Ci prova, si danna l’anima, fornisce l’assist per il raddoppio di Destro, è costantemente proiettato nell’uno contro uno, ma dà la sensazione di non essere più in quella condizione straripante che aveva mostrato nei primi mesi di esperienza romana. Declassato da Incontenibile a contenibile!  

Destro 6: La sufficienza la merita per il gol realizzato con freddezza e astuzia, saltando Scuffet con un bel gesto tecnico e depositando in rete a port sguarnita. Per il resto gira spesso a vuoto, sbagliando le cose più semplici e mostrando una pericolosa indolenza che sembra essersi impossessata del suo modo di fare in campo. Ha ulteriori chance per arrotondare il bottino di serata ma non inquadra mai il bersaglio grosso. Almeno la media è salva!

Florenzi (dal 72′ per Totti) 5,5: Entra giusto in tempo per divorarsi il più clamoroso dei gol a porta vuota su bel tocco di Pjanic. Errori che possono costare cari!

Bastos (dall’80’ per Destro) s.v.: Mai pervenuto.

Romagnoli (dall’85’ per Dodò) s.v.: Ingresso motivato dal bisogno di irrobustire la retroguardia nei concitati minuti conclusivi.

 

All. Garcia 6: Premettendo che la cosa più importante erano i tre punti e fortunatamente sono arrivati, si può dire che per sostituire Strootman e De Rossi questa non sembra essere la soluzione migliore. Per condizione fisica e soprattutto per equilibri tattici, in questo momento la squadra fatica a permettersi un tridente del genere. In vista del prosieguo di stagione bisognerà inventarsi qualcos’altro. Work in progress! 

 

Arbitro Tagliavento 6: Si fa notare poco e da prassi questo è sempre un merito per un arbitro. Non ci sono da segnalare particolari episodi se non le lamentele friulane sul fischio finale senza lasciar battere il calcio d’angolo, ma a termini di regolamento non fa una piega. Equo!

 

A cura di Angelo Papi

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