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IL DUELLO De Rossi contro Pirlo

De Rossi vs Pirlo

Nella 18^ giornata di Serie A, la Roma di Rudi Garcia affronta la Juventus di Antonio Conte. Una sfida sentita e d’alta classifica che attirerà oltre all’attenzione dei tifosi nostrani, quella dei supporters di tutto il mondo: il big match dello Juventus Stadium sarà infatti trasmesso in più di 200 paesi. I giallorossi, ancora imbattuti in questa stagione, con una vittoria a Torino ridurrebbero il margine di distanza con la Juventus a due sole lunghezze. I bianconeri da parte loro vincendo contro i capitolini metterebbero una quasi ipoteca sul primato: in caso di successo juventino, l’armata di Conte se ne andrebbe a più 8 dai giallorossi. Si prospetta dunque una partita dalle mille emozioni, tra le due squadre più forti e più ciniche del campionato. Una partita, in cui saranno fondamentali gli equilibri a centrocampo: è lì che si vincerà la partita. Chi riuscirà a conquistare la mediana avrà la strada spianata verso il successo. Lo sa Garcia, così come lo sa Conte. Ed è per questo che i due tecnici affideranno il compito di condurre alla vittoria le rispettive compagini a due registi d’esperienza e classe come Daniele De Rossi e Andrea Pirlo: grandi amici, entrambi campioni del mondo, possono essere tranquillamente considerati, senza troppi giri di parole, due dei centrocampisti più forti al mondo. Tutti e due fanno del temperamento e delle abilità tecniche le loro doti migliori. Dotati di grande tecnica e di una visione totale del campo, sono in grado di effettuare con entrambi i piedi dei passaggi sia lunghi che corti di una precisione millimetrica, posando la palla sui piedi del compagno. Insomma due fuoriclasse, che si daranno battaglia e ce la metteranno tutta per conquistare i tre punti. Ed allora che il duello abbia inizio, Juventus-Roma passa per i loro piedi.

DANIELE DE ROSSI

Daniele De Rossi nasce ad Ostia il 24 luglio 1983. Inizia a giocare a calcio inizia a giocare ben presto nel settore giovanile dell’Ostiamare, quindi passa alla Associazione Sportiva Roma, della quale il padre Alberto è l’allenatore della squadra Primavera. Già convocato in prima squadra nella stagione 2000-2001,  nel 2001-2002 l’allenatoreFabio Capello lo fa esordire tra i professionisti il 30 ottobre 2001, a 18 anni, facendolo entrare al posto di Tomic nel secondo tempo della partita di Champions League Roma-Anderlecht (1-1). Nella sua stagione di esordio viene impiegato anche in 3 gare di Coppa Italia. La stagione successiva, il 25 gennaio 2003, a 19 anni esordisce in Serie A nella partita Como-Roma (2-0). Il 10 maggio viene schierato da titolare per la prima volta e realizza il suo primo gol in A nella partita casalinga contro il Torino (3-1). Nella stagione Nel 2004-2005, a 21 anni diventa titolare nella Roma, e ad inizio stagione esordisce in Nazionale maggiore. Nella stagione seguente, con Spalletti allenatore, De Rossi diventa un leader della squadra, tanto da meritarsi per la prima volta la fascia di capitano, il 15 marzo 2006 nella partita di Coppa UEFA contro il Middlesbrough. Ad oggi, Daniele De Rossi, idolo indiscusso della piazza romana, vanta 433 presenze e 48 reti in gare ufficiale con la maglia della Roma. Lo scorso  6 febbraio 2012 ha prolungato il suo contratto con la società fino al 30 giugno 2017, firmando di fatto un atto d’amore che lo legherà ai colori che tifa sin da bambino fino a fine carriera.

ANDREA PIRLO

Andrea Pirlo nasce nasce a Brescia il 19 maggio 1979. Dopo aver mosso i primi passi nel Flero e nella Voluntas, nel 1992 entra nelsettore giovanile del Brescia, giocando come mezzapunta. Nella stagione 1994-1995 ha ottenuto la sua prima presenza tra i professionisti, quando il 21 maggio 1995, con il Brescia già retrocesso, esordisce in Serie A sostituendo Marco Schenardi nella partita Reggiana-Brescia (2-0) disputata allo Stadio Giglio, diventando a 16 anni e 2 giorni il più giovane esordiente della squadra lombarda nella massima serie. Nella stagione 1996-1997  entra a far parte della prima squadra, sotto la guida dell’allenatore Edoardo Reja, e con 17 presenze e 2 reti contribuisce alla promozione del Brescia, che vince il campionato di Serie B. La stagione seguente viene schierato da titolare in Serie A, dove realizza 4 gol in 29 presenze, ma non riesce ad evitare una nuova retrocessione della sua squadra. Nel 1998, a 19 anni, viene ingaggiato dall’Inter, dove ottiene 18 presenze in campionato partendo spesso dalla panchina. Nelle due stagioni seguenti, i nerazzurri lo mandano in prestito prima alla Reggina e poi al Brescia. Proprio nella sua città natale trova Carlo Mazzone, il quale decide di arretrare la sua posizione in campo, impiegandolo come regista di centrocampo, per farlo giocare insieme a Roberto Baggio. Fuori dai progetti nerazzurri, nel 2001 viene ceduto al Milan: con la maglia rossonera, schierato davanti alla difesa da Carlo Ancellotti, ottiene la propria consacrzione. Con la maglia del Milan ha disputato 401 partite ufficiali nelle quali ha segnato 41 gol e ha vinto 2 Champions League, una Coppa del mondo per club, 2 scudetti, 2 Supercoppe europee, una Coppa Italiae una Supercoppa italiana. Il 24 maggio 2011, in cadenza di contratto, viene ingaggiato a parametro zero dalla Juventus: con la maglia biancorera vanta ad oggi 105 presenze ed 11 reti in gare ufficiali.

A cura di Edwin Iacobacci

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