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CORRIERE DELLA SERA L’infortunio di Destro scatena la polemica tra il medico e l’Under 21

Fiorentina-Roma Destro

(G. Piacentini) Più o meno un anno fa, prima di trasferirsi al Genoa, Marco Borriello fece un regalo a Mattia Destro: gli lasciò in eredità la maglia 22, numero preferito di entrambi. Un passaggio di consegne tra chi rappresentava il passato e chi, strappato a suon di milioni (16) alla concorrenza, il futuro. Nessuno poteva immaginare che un anno dopo Borriello, che presto prolungherà il contratto e spalmerà il suo ingaggio, fosse l’unico centravanti di ruolo a disposizione di Rudi Garcia, e Destro ancora fermo ai box. Il primo, ieri, ha messo a segno una doppietta nella partitella contro la Primavera, blindata dal tecnico che ha preteso che venissero spente le telecamere di Roma Channel, e già a Parma, alla ripresa del campionato, potrebbe giocare titolare.

Il secondo sta vivendo un calvario infinito, iniziato lo scorso febbraio dopo l’operazione al menisco esterno del ginocchio sinistro e proseguito con un secondo stop dopo l’Europeo disputato con l’Under 21. Un tempo di recupero troppo lungo per non far nascere il sospetto che si sia sbagliato qualcosa. Ieri è intervenuto a Rete Sport il professor Giuliano Cerulli, il chirurgo che ha operato Destro: “Mattia — le sue parole — si è infortunato di nuovo in nazionale. Non è stato rimesso in campo per battere dei record, ma perché era recuperato: è stato accertato anche dai medici azzurri che poi, dopo il nuovo infortunio, lo hanno fermato. Il suo entourage ha cercato soluzioni miracolistiche, io posso garantire che non c’è stata nessuna imperizia nell’operazione e nel recupero. Su quello che è stato fatto altrove non so niente, tranne quello che mi ha detto il mio amico Cugat (l’ortopedico che lo ha controllato a Barcellona, n.d.r.). Di sicuro non ha mai rischiato la carriera e presto tornerà in campo».

Nessun commento da parte della Roma, mentre è arrivata la replica di Angelo De Carli, medico dell’Under 21: «Agli Europei non c’è stata nessuna ricaduta e non mi risulta che il post-operatorio abbia avuto un decorso ottimale. Mattia ha lasciato la nazionale con un ginocchio e un tono muscolare migliori rispetto a quando è arrivato ». In serata, la rettifica di Cerulli: «Il comportamento dei medici della nazionale è stato irreprensibile, l’infortunio può essere stato causato anche da un banale movimento brusco ». Polemica chiusa?

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