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1X2 I precedenti più significativi di Sampdoria-Roma

1X2 Sampdoria-Roma

La Roma fa sul serio, “ma il difficile viene ora”. Gli uomini di Garcia dopo quattro partite sono a punteggio pieno e questa sera vogliono e possono provare a scrivere qualcosa di importante all’ “Attilio Ferraris” di Genova andando a fare cinque su cinque, en plein mai verificato nella storia della Roma. Contro la Sampdoria, guidata da Delio Rossi, in difficoltà di gioco e risultati, il trend è pesantemente negativo per i giallorossi. Nel conteggio dei precedenti, il dato sorride nettamente ai blucerchiati che conducono 27 vittorie a 8, con i pareggi che sono 20, per un totale di 55 incontri giocati.

La corsa Champions della Roma di Claudio Ranieri passa per il Ferraris di Genova. I giallorossi, quarti a meno due dalla Lazio e a più uno da Juventus e Palermo devono continuare a vincere per provare a rosicchiare punti ai dirimpettai cittadini e per tenere lontane le inseguitrici.  A Marassi, Ranieri schiera Menez a destra e Vucinic a sinistra con Totti che parte dalla panchina, al suo posto Borriello, Ma ben presto la squadra giallorossa deve fare i conti con uno scatenato ed ispiratore Cassano. . I primi minuti sono della Samp, ma è la Roma a passare. Vucinic al 17′  parte palla al piede della propria metà campo,s’invola sulla destra, aggira Lucchini in velocità e fulmina Curci con un diagonale potentissimo. Cost to cost di sessanta metri più gol. Il sesto in campionato. La Samp è scossa ed è Curci a salvare il risultato prima al 36′ sul diagonale rasoterra di Borriello, poi al 44′ su Menez. Ad inizio secondo tempo entra Juan per Mexes (risentimento muscolare) e, incredibilmente, la Roma affonda. L’errore del brasiliano al 13′ è clamoroso, non da giocatore navigato ed di valore come lui è: sul pressing di Palombo, il difensore tocca debolmente indietro per Julio Sergio che, anticipato, stende il capitano blucerchiato. Rigore e rosso diretto: pareggia Pozzi. Ora è la Samp a fare la partita con rabbia, mentre Juan si picchia in testa nel tentativo di dimenticare l’errore. L’effetto prodotto è contrario, perché al 39′ il brasiliano serve l’assist del raddoppio per l’ex Guberti. Ranieri chiama Totti per l’ultimo cambio a disposizione quando scocca il 90′, il numero 10 giallorosso, che non si era scaldato, risponde stizzito: “Ma è finita la partita…”. Poi una volta in campo, sgambetta Palombo rischiando il cartellino rosso. Ranieri prova a giustificarsi così: “Pensavo mancassero tre minuti più recupero. Mi dispiace perché poteva essere decisivo. Prima che entrasse gli ho detto: Un tuo colpo può salvare la partita”.

TABELLINO

Stadio “Attilio Ferraris” di Genoa, 9 gennaio 2011, XIX giornata

Sampdoria-Roma 2-1 (18′ Vucinic, 58′ rig.Pozzi, 84′ Guberti)

Sampdoria: Curci, Zauri, Gastaldello, Lucchini, Ziegler, Koman, Palombo, Poli (82′ Mannini), Guberti, Marilungo (61′ Pazzini), Pozzi (77′ Macheda). A disp.: Da Costa, Accardi, Volta, Tissone. All.: Di Carlo

Roma: Julio Sergio, Cassetti, Mexes (46′ Juan), Burdisso N, Riise, Perrotta, Greco (90′ Totti), Brighi, Vucinic, Borriello, Menez (54′ Doni). A disp.: Castellini, De Rossi, Rosi, Simplicio. All.: Ranieri

Arbitro: Rocchi di Firenze

La “prima delle 11 finali” verso il 4° posto inizia dallo stadio Marassi di Genova contro la Sampdoria di Walter Mazzarri. In piena emergenza per 9 assenze, tra infortuni e squalifiche, Spalletti schiera una Roma inedita (3-4-2-1) con Motta e Tonetto esterni alti e Baptista e Menez alle spalle di Vucinic. L’atteggiamento aggressivo fa subito passare la Roma. Al 7′  Baptista, in scivolata su un bel cross di Tonetto, batte Castellazzi per il momentaneo 0-1. Il gol sveglia la Samp che, nell’arco di 17′, si  ritrovata in vantaggio prima pareggiando i conti e raddoppiando con Pazzini che, di testa prima e in ribattuta su un tiro di Paladino poi, ribalta il risultato. Al 61′ la Roma rimane in dieci per la sciocca espulsione per somma di ammonizioni di Motta. Ma gli uomini di Spalletti, reduci dall’eliminazione in Champions con l’Arsenal, trovano l’orgoglio e pareggiano al 70′ su rigore, ancora con Julio Baptista. La Samp nel finale prova a sfruttare l’uomo in più attaccando con frenesia ma è Doni con due miracoli prima su Pazzini e poi su Sammarco a salvare il risultato. Spalletti è comunque soddisfatto: “Sapevo che avremmo avuto dei problemi, ma ai giocatori ho detto bravi. C’è stata una reazione dopo l’Arsenal. Abbiamo lottato e meritato grazie anche ai nostri tifosi che sabato ci hanno incitato. Per il quarto posto noi siamo ancora in corsa: visto che possiamo giocare anche senza De Rossi e Totti? Difesa a tre? Era giusta”.

TABELLINO

Stadio Attilio Ferraris di Genova, 15 marzo 2009, XXVII giornata

Sampdoria-Roma 2-2 (7′ e 69′. rig Baptista, 25′ e 43′ Pazzini)

Sampdoria: Castellazzi; Campagnaro, Lucchini, Raggi; Stankevicius (28′ pt Padalino), Sammarco, Palombo, Franceschini (36′ st Bellucci), Pieri; Pazzini, Cassano A disp.: Mirante, Ziegler, Ferri, Da Costa, Dessena. All.: Mazzarri.

Roma: Doni, Motta, Diamoutene, Panucci, Riise, Brighi, Pizarro, Tonetto, Baptista, Menez (80′ Crescenzi), Vucinic (90′ Montella). A disp.: Artur, Loria, Brosco, Filipe, D’Alessandro. All.: Spalletti

Arbitro: Rosetti di Torino

SEGNO 2

Meno sei dall’Inter a tre giornate dalla fine dei giochi. E’ una Roma ancora in corsa per il tricolore quella che si presenta al Ferraris. Spalletti, in emergenza, registra l’assenza di Totti, Taddei e Ferrari e Juan più un Perrotta non al top per qualche guaio di troppo in fase di riscaldamento. Alle beghe di formazione, il mister giallorosso rimedia con Panucci centrale e Cicinho sulla linea a tre appena dietro l’unica punta, Vucinic. Mazzarri, anch’esso in emergenza, dà carta bianca al grande ex di turno, Antonio Cassano. La Roma, deludente e sterile nel primo tempo, soffre le giocate di Cassano e le accelerazioni di Sammarco, favorito dalla giornata no di Mancini. La Samp macina gioco e metri, ma non riesce a trovare il gol a causa dei legni colpiti da Sammarco al 32′, destro deviato da De Rossi, e da Bellucci al 44′ di testa. Poi inizia lo show di Doni: il portiere brasiliano è decisivo almeno due volte su Cassano, impedendogli al 28′ di passare dopo un erroraccio di Panucci e ribattendo con lo stinco al 38′ la botta a colpo sicuro sempre dell’ex giallorosso. Doni ripete il miracolo anche al 40′ quando blocca a terra un tacco di Bellucci. Anche nella ripresa la musica non cambia con Doni super e protagonista sugli attivissimi Cassano e Bellucci. La Roma è in bambola, ma la partita cambia quando il tabellone del Ferraris segna “Milan-Inter 2-0”. Nonostante i continui, ma nulli, attacchi della Samp, l’insperato vantaggio romanista arriva al 30′ con Panucci che di testa ben servito da calcio d’angolo da Pizarro, batte Mirante. In 10 minuti la squadra di Spalletti chiude i conti prima con Pizarro e poi con Cicinho al 40′. Assolutamente soddisfatto Spalletti: “Abbiamo confermato di avere un ruolo importante nel calcio italiano. Niente rimpianti, però quel pari col Livorno… Siamo a meno tre ma lo scudetto andrà all’Inter visto che ce l’ha a portata. Brava comunque la Samp, noi di più”.

TABELLINO

Stadio Attilio Ferraris di Genova, 4 maggio 2008, XXXVI giornata

Sampdoria – Roma 0 – 3 (75′ Panucci, 79’st Pizarro, 85′ Cicinho)

Sampdoria: Mirante, Gastaldello, Sala, Accardi, Zenoni (29′ st Delvecchio), Sammarco (39′ st Montella), Palombo, Franceschini, Pieri, Bellucci, Cassano (35′ st Bonazzoli). A disp.: Fiorillo, Miglionico, Ziegler, Volpi. All.: Mazzarri.

Roma: Doni, Cassetti (23′ st Brighi), Mexes, Panucci, Tonetto, De Rossi, Pizarro (39′ st Aquilani), Cicinho, Perrotta, Mancini (9′ st Giuly), Vucinic. A disp.: Curci, Antunes, Esposito, Unal. All.: Spalletti.

Arbitro: Saccani di Mantova

Giovanni Parisi (@PariGio90)

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