Stavolta servono anche i braccioli, oltre al Salvagente. Vi ricordate il marziano di Flaiano? Se, in chiave giallorossa, capitasse a Roma in questi giorni, come faremmo a spiegargli gli ultimi avvenimenti? Il malcapitato si troverebbe, una volta sceso dalla sua navicella, ad assistere agli allenamenti della squadra di Antonio Conte sul terreno del “Fulvio Bernardini”. Si, avete capito bene, anche voi che state rientrando dalle vacanze e, avendo seguito un po’ distrattamente negli ultimi giorni, un po’ marziani in fondo vi sentite. Ora, tralasciando l’insindacabilità delle norme NOIF e l’ormai mitico – per il numero – Articolo 69, a noi interessano i simboli, la memoria storica, le rivalità indissolubili. Certo che la sensazione è strana…A maggior ragione, se uno pensa che mentre Buffon prova le prese a terra sul terreno di Trigoria per rispondere alle conclusioni di Hernanes e compagni dalla distanza, il ricordo di Franco Sensi e di tutta una serie di ostilità e contrapposizioni – oltre che di coraggiosi tentativi di dare battaglia – dovrebbe monopolizzare sia i sentimenti che le celebrazioni ufficiali del mondo giallorosso.
Diciamo che questa dirigenza non è fortunata in quanto a contingenze e concomitanze varie. Diciamo anche, però, che vanno compresi quei tifosi, tanti in verità, che vengono sfiorati dalla tentazione di risalire sulla navicella e tornarsene al calcio di una galassia più vicina a certe loro abitudini. Resta da capire se i marziani sono loro o la realtà che li circonda.
Paolo Marcacci