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ROMA-CHIEVO Andreazzoli: “Non abbiamo mai sofferto, ma non c’è stata la squadra. I fischi ad Andreotti? Non capisco, sono perplesso”

Andreazzoli

Ecco le dichiarazioni dei protagonisti di Roma-Chievo, gara valida per la 33sima giornata di Serie A: Queste parole di Aurelio Andreazzoli:

Ogni tanto la Roma ha dei cali di tensione, oggi non li abbiamo visti. Sembrava una squadra male assortita. Perché la difesa a tre e i due centravanti, due scelte che hanno appesantito la manovra

“Effettivamente avevamo un’idea, non siamo stati bravi a perseguirla. La difesa a tre era per sostenere un discorso offensivo di un certo peso. La manovra è stata farraginosa, nel secondo tempo siamo andati anche sull’impulso. Non meritavamo questa sorte, potevamo aprire un discorso favorevole con Osvaldo nel primo tempo, ma abbiamo fatto poco nella prima frazione. C’era molta volontà nei giocatori di fare la partita”.

Osvaldo e Destro meglio da soli in area?

“Può essere, era una situazione per noi e l’abbiamo voluta provare. Nel primo tempo abbiamo avuto fretta nel cercare di chiudere l’azione e ci ha penalizzato. Con queste difficoltà, dovevamo comunque concluderlo in vantaggio. Nel secondo tempo tante azioni, ma non costruite. Quando siamo andati sugli esterni sono uscite le cose che ci potevano premiare”.

Regalare al Chievo tre giocatori che giocano poco per la squadra, è sembrato rischioso. La qualità è superiore, ma il rischio era il contropiede

“A dire il vero lo abbiamo avuto quando hanno segnato. Poi non ho visto altre situazioni. Credo che non abbiamo mai sofferto in maniera particolare, la difesa è sempre riuscita a recuperare. Lo temevamo, ma i problemi ci sono stati più in costruzione”.

Regalare al Chievo tre giocatori che giocano poco per la squadra, è sembrato rischioso. La qualità è superiore, ma il rischio era il contropiede

“A dire il vero lo abbiamo avuto quando hanno segnato. Poi non ho visto altre situazioni. Credo che non abbiamo mai sofferto in maniera particolare, la difesa è sempre riuscita a recuperare. Lo temevamo, ma i problemi ci sono stati più in costruzione”.

Voleva fare la partita, ma poca non avete potuto tenere la palla come auspicava, non c’è stata la squadra.

“Si, la partita ha evidenziato questo. Abbiamo posto molta attenzione nel mettere forze fresche, 5/10 erano nuovi e l’attenzione era rivolta a recuperare energie, era un pensiero che avevamo. Non posso che confermare quello che dici, la partita esprime questo giudizio”.

Andreotti, su di lei che effetto hanno fatto quei fischi?

“Mi sono meravigliato, è la prima volta che sento fischi per un lutto. Al di là delle motivazioni, che non capisco, mai mi era capitato e sono rimasto perplesso”.

Fonte: Sky Sport

Forte con i forti, deboli contro i deboli. Un’altra occasione persa. Che problema è?

“Stasera non è stato senz’altro un problema di approccio e testa. I ragazzi hanno fatto sempre con ardore quello che facevano. La ricerca della vittoria c’è stata sempre, alla fine non siamo stati premiati. Perdere con un solo tiro in porta alla fine è il massimo dell’espressione. Però effettivamente, se nel secondo tempo siamo stati produttivi, anche facendo confusione, non siamo riusciti a fare quello che avevamo in testa”.

Il cambio di modulo ha inciso in questa confusione?

“Cambiava pochissimo. Avevamo Piris che poteva essere un quarto, Dodò un esterno offensivo, e chiedevamo a Destro di partire largo. Non è che quindi ci fosse tanta differenza con quello che facevamo prima. Ma non ci siamo riusciti in maniera lineare. Non siamo stati premiati in qualche occasione. Ma il Chievo si è difeso bene, ha meritato il risultato, è stato bravo e fortunato. Il loro portiere è stato il migliore in campo. Ci rammarichiamo ma la squadra ha cercato di fare il suo fino alla fine”.

Il suo futuro. Tante ombre su quella panchina ma anche una sua possibile riconferma

“Presumo che tutti i giudici positivi di questi giorni verranno cambiati come sempre succede a seconda del risultato. Non credo di essere stato così bravo da meritare titoloni prima, non credo di essere così asino da meritare giudizi negativi domani. Il calcio è questo, abbiamo fatto di tutto, ci dispiace perdere davanti al nostro pubblico. Ma così è, il calcio è questo, non è la prima volta che mi capita di perdere così”.

Cambierebbe qualcosa nella formazione di stasera?

“Il senno di poi conta zero. Potrei dire 1000 cose, ma non cambiamo il risultato”.

Rispetto alla Fiorentina meno dinamismo

“Quando siamo riusciti a fare quello che volevamo siamo stati pericolosi e potevamo segnare. Ma siamo stati troppo frettolosi: invece di rimanere larghi siamo andati a giocare come voleva il Chievo, stringendo sui tre centrali. E questo l’abbiamo pagato, è questa la cosa che ho detto alla fine del primo tempo ai ragazzi”.

Non le saranno piaciuti nemmeno i fischi all’inizio

“Nemmeno quelli”.

Fonte: Mediaset Premium

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