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REPUBBLICA.IT Roma, ormai si volta pagina. Mazzarri ‘supera’ Allegri

Mazzarri

(M.Pinci) – La sconfitta contro il Chievo in casa, la numero 12 della stagione, ha forse già prodotto la prima vittima: con il capitombolo interno di martedì sera le residue speranze di Andreazzoli di restare a Trigoria in qualità di prima guida sono sostanzialmente evaporate. Non fosse altro perché, proprio come quando aveva preso in mano la squadra – e non senza raccogliere risultati – la Roma è vittima ricorrente di flop mentali pesantissimi ai fini della classifica. Un elemento certificato da Baldini: “Siamo la squadra delle occasioni perse”: almeno 13 i punti gettati alle ortiche davanti al proprio pubblico in situazioni che definire vantaggiose è indubbiamente riduttivo.

CRESCE MAZZARRI, CALA ALLEGRI – Anche per questo, la guida tecnica cambierà: tra Allegri e Mazzarri la corsa entra nel vivo. Con un “sorpassino” dell’attuale allenatore del Napoli nell’ordine delle possibilità future. Lo scenario che si sta delineando, in effetti, sembra davvero portare verso questa soluzione, con Allegri – la primissima scelta dalle parti di Trigoria – un po’ più vicino alla permanenza milanese rispetto a qualche tempo fa. Soprattutto dopo la telefonata dai toni certamente concilianti ricevuta sabato mattina dal presidente Berlusconi, con cui – secondo Milan Channel, voce ufficiale del club rossonero e dunque almeno attendibile in merito – si sarebbe sentito anche stamane per motivi simili. La spinta di Galliani in favore della sua conferma resta costante e il contratto in essere con la società favorisce questa soluzione. Che, tra l’altro, potrebbe consentirgli tra un anno di ricevere l’eredità di Prandelli sulla panchina della Nazionale. Contestualmente da Napoli filtra la voce di uno slittamento del vertice Mazzarri-De Laurentiis per decidere se continuare insieme. Appuntamento non più in settimana ma a fine campionato. Quando anche la Roma, prima della finale di coppa, scioglierà le proprie riserve sul tecnico cui affidare la rivoluzione 3.0.

QUEI CROLLI IN CASA COSTATI LA CHAMPIONS – Rivoluzione inevitabile. In questa stagione la Roma, “squadra delle occasioni perse”, ha dilapidato un potenziale patrimonio di punti e risultati. Soprattutto all’Olimpico: Bologna, Udinese, Sampdoria, Pescara, Chievo. Cinque avversarie non esattamente imbattibili, anzi, contro cui la Roma in casa ha messo insieme complessivamente la miseria di 2 punti. Nonostante nella quasi totalità dei casi la gara fosse già nettamente in discesa: basti pensare al 2-0 poi ribaltato da Pioli e Guidolin, o il vantaggio di un gol e di un uomo insufficiente a superare i blucerchiati. Fin qui con Zeman, ma con Andreazzoli non è andata molto meglio. Quasi più grave non strappare che un punto agli abruzzesi già sostanzialmente retrocessi, o crollare appena poche ore fa davanti a un Chievo con qualche assenza e la salvezza virtualmente in tasca. Un deficit in classifica di almeno 11, probabilmente anche 13 punti, che porrebbero la Roma in piena zona Champions, davanti al Milan e a un tiro di schioppo dal Napoli, con lo scontro diretto da giocare. Così non è, ovviamente: colpa di un vizio antico, contagio di precedenti gestioni ma mai risolto dalle parti di Trigoria. Neanche da chi come l’attuale allenatore aveva annunciato di sapere “cosa fare, come farla e con chi farla”. Missione miseramente fallita. Per centrare l’Europa League ad Aurelio resta l’epilogo della coppa Italia, vero salvagente della stagione, e le prossime due gare, per giunta contro i suoi due possibili successori, Allegri e Mazzarri. Il futuro, in ogni senso, passa da lì.

Fonte: Repubblica.it

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