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GAZZETTA GIALLOROSSA Pino Insegno: “Il derby è sempre una festa, spero ci sia anche in finale di Coppa Italia”

Pino Insegno

In vista della stracittadina in programma lunedì sera alle 20,45, la redazione di Gazzettagiallorossa.it ha contattato un noto tifoso vip della Lazio, Pino Insegno, per sentire umori e previsioni a poche ore dal match che nella capitale vale una stagione. Ecco di seguito le sue dichiarazioni:

Pino come ti appresti a vivere questo derby?

“Cominciamo con il dire che la stracittadina è la cosa più bella da vivere calcisticamente nella capitale. Sia nel bene che nel male, regala ogni volta delle emozioni uniche, indescrivibili. Questo derby di campionato per me ha una duplice valenza: da una parte può essere importante per la corsa europea delle due squadre, ma dall’altra è solo una sorta di preparazione in vista di quello che potrebbe decidere la finale di Coppa Italia. A me non piace vedere questo tipo di partite che valgono per il 6° o 7° posto, preferisco quelle che contano per assegnare un trofeo. Sarebbe un problema per le coronarie di ognuno di noi, però bisogna ammettere che a Roma ci piacciono le emozioni forti e quindi meglio di così…”.

Quanto peserà la partita di questa sera in Turchia per i quarti di Europa League?

“Sarà una sfida molto dura, in un ambiente particolare, contro una squadra, il Fenerbahçe, che può metterti in difficoltà, ma per quanto riguarda il derby non credo che inciderà più di tanto. Lunedì è un discorso a parte, che esula da qualsiasi risultato precedente, positivo o negativo che sia. Sappiamo bene come funziona a Roma, sponda giallorossa e biancoceleste, puoi battere chiunque in Europa e poi magari arrivi alla sfida cittadina svuotato; parti favorito e prendi la batosta. Per la mia esperienza dico che comunque vada ad Istanbul la testa è già a lunedì.

Come giudichi il momento specifico della Roma?

” La Roma deve ringraziare solamente una persona: il grande capitano Francesco Totti. Io non appartengo a quella schiera di laziali che non riconosce la grandezza di questo giocatore, anzi, continuo a dire beati voi che ce lo avete e continuate a tenervelo stretto. Per me nella società giallorossa non c’è Pallotta, Unicredit, Baldini o Sabatini che tengano ma solo questa carismatica figura in grado di coprire falle piuttosto evidenti. In questo momento non c’è un riferimento come potevano essere i Franco Sensi, i Dino Viola o i Cragnotti e i Calleri dall’altra parte; in questo momento c’è solo tanta confusione. La fortuna rispetto alla Lazio è proprio quella di avere un faro, un leader che riesce a guidare tutto l’ambiente”.

Chi vedi come uomo derby nella Lazio?

“Noi non abbiamo un giocatore in particolare con tradizione favorevole da poter essere definito uomo-derby. Per fortuna non ci sono più anche sull’altra sponda gente come Montella e Delvecchio che ci punivano puntualmente. Magari il match lo decide un giocatore inaspettato come Cana con un colpo di testa, o magari Candreva che ha questo passato da tifoso giallorosso, quindi per certi versi è un ex, o il solito Miro Klose se riuscirà ad essere in forma. Nella Lazio tutti possono arrivare in zona gol, un po’ come succedeva con Perrotta nella Roma spallettiana.

Si torna a giocare di sera anche se di lunedì. Credi in possibili problemi di ordine pubblico?

“Per me è stato un errore non giocare di sera negli ultimi anni. Il derby di Roma è un grande spettacolo e come tale va trattato. Ora si torna alle 20,45 semplicemente per un discorso televisivo, per vendere meglio l’evento. Non credo ci saranno particolari problemi anche perchè il derby a Roma è una festa, come può avvenire solo a Rio de Janeiro, con sfottò e tanto altro, magari qualche scaramuccia, ma spesso il tutto viene ingigantito forse anche per invidia, vista la passione con cui viviamo il calcio e il trasporto delle nostre tifoserie”.

A cura di Angelo Papi

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