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GAZZETTA DELLO SPORT Dodò si candida “Voglio giocare”. E c’è Balzaretti

Dodo

(C.Zucchelli) «Sto lavorando per giocare di più». Nonostante una stagione passata tra panchina e palestra, il brasiliano Dodò, dopo che Andreazzoli gli ha regalato qualche minuto al derby, ora punta a una maglia da titolare. Difficile che possa succedere già a Torino, più facile che tocchi a lui la settimana prossima contro il Pescara: «Non vedo l’ora di tornare a giocare in pianta stabile», ammette a Roma Channel. Contro i granata, secondo Dodò, bisognerà «prestare attenzione alla fase difensiva perché sono molto forti».

Per questo Andreazzoli punta a schierare di nuovo i tre centrali e a dare sostanza alle fasce con Torosidis a destra e Balzaretti a sinistra. L’ex di turno, che non gioca dal 17 marzo, potrebbe essere utile per arginare le discese degli esterni di Ventura. Dodò, nonostante i grandi progressi, non sembra invece ancora pronto: «La fase difensiva — spiega il brasiliano — è importante qui ma anche in Brasile. Lì però i giocatori decidono in autonomia, qui bisogna seguire i dettami dell’allenatore». Sarà per questo che Dodò spesso si ferma a provare e riprovare i movimenti. Balzaretti, che in estate è stato preso proprio perché il brasiliano non offriva garanzie, è uno di quelli che gli sta più accanto: domani, magari, giocherà al posto suo, ma intanto passa ore ed ore a spiegargli le cose e a incoraggiarlo nei momenti più difficili.

SERENITA’ ROMAGNOLI Non ne ha passati, invece, Alessio Romagnoli. Ha giocato poco, ma quando è stato chiamato in causa non solo ha fatto bella figura ma ha anche realizzato un gol decisivo contro il Genoa: «Sono felice — racconta il difensore, appena diciottenne —, perché qui cresco con serenità, ma l’anno prossimo spero di giocare di più. Magari come titolare». E magari con Marquinhos (19 anni) e Dodò (21): se il primo manterrà questi livelli e il secondo confermerà quanto di buono si dice di lui, la difesa della Roma potrebbe essere a posto per i prossimi dieci anni. Intanto però domani ci si dovrebbe affidare di nuovo al trentunenne Balzaretti: meglio non correre rischi.

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