(M. Pinci) - Negli occhi la disfatta di una squadra che sembrava aver scelto di abbandonare il proprio allenatore, vecchia solo di poche ore ma sufficiente a cambiare la storia. Quella del ritorno di Zeman alla Roma finisce alle 11.30 di un sabato piovoso: il conclave romanista è riunito negli
Month: Febbraio 2013
IL TEMPO L’addio al veleno e l’utopia dissolta
(E. Menghi) - Il viaggio nell’utopia zemaniana è durato sette mesi, 243 giorni per la precisione. Un’altalena di sentimenti, prestazioni, risultati e parole. Tante e piene di promesse all’inizio, troppe davanti a telecamere e microfoni, poche all’interno dello spogliatoio. Fino all’assenza totale, all’isolamento cercato e trovato dal boemo nel giorno del suo
GAZZETTA DELLO SPORT “Mister, sei fuori”. Ma lui è a giocare a golf… Se lo sentiva. “Avrei continuato. Ho dato tutto”
AS ROMA Zeman: “Mi dispiace, ho dato tutto”
IL ROMANISTA Totti, l’ultimo ad arrendersi
(C. Zucchelli) - «Complimenti mister Zeman a te e a tutta la tua squadra. Tu sei unico ed inimitabile, tu sei semplicemente il calcio».Francesco Totti, 20 maggio 2012, dopo la promozione in serie A del Pescara. «Io fisicamente mi sento molto bene e questo lo devo soprattutto alla preparazione fisica (...).
AS ROMA L’ultimo esonero 16 anni fa
Franco Baldini ha stabilito un record personale di cui avrebbe fatto volentieri a meno: non aveva mai esonerato un allenatore. Zeman è una sua prima volta. Ma in queste ore delicate, e per certi versi storiche, Baldini ha anche azzerato uno strano filotto societario della Roma, che non cacciava un tecnico da 16
IL ROMANISTA De Rossi e Stekelenburg, a voi
AS ROMA Come scenderà in campo la squadra con Andreazzoli?
Andreazzoli smantellerà l'apparato zemaniano e le sue fragilità difensive. In porta tornerà a furor di popolo Stekelenburg. Sarebbe accaduto con qualsiasi allenatore, anche con quel testardo del boemo. Sarebbe stato impossibile ripresentare Goicoechea. Di fronte ai fischi dell'Olimpico anche un grande portiere come Paolo Conti fu messo da parte. La
GAZZETTA DELLO SPORT Baldini: “Ma non è solo colpa sua” Ora Andreazzoli poi Blanc o Allegri
(M. Cecchini) - Una vicenda paradossale come quella della ricca Roma americana, in fondo, ci fa pensare che il regista inglese Alfred Hitchcock avesse ragione. «Le storie più grandi di tutte, infallibilmente, sono sempre storie di inseguimenti». In effetti, in questo caso ne abbiamo di diversi tipi, quelli metaforici (alla
IL ROMANSTA Ma per Blanc si insiste
(C. Zucchelli) - La Roma continua ad insistere per Laurent Blanc. Nonostante la squadra sia stata affidata adAurelio Andreazzoli quel «temporaneamente» inserito nel comunicato lascia immaginare che il lavoro dei dirigenti alla ricerca di un nuovo tecnico continuerà. Per adesso oppure per giugno, soprattutto se l’ex ct della Francia dovesse continuare nella sua
AS ROMA Quanti possibili schemi!
Ecco alcune opportunità che Andreazzoli sicuramente potrebbe prendere considerazione finendo poi per scegliere quella che ovviamente riterrà la migliore. Abbiamo proposto tre schemi con la difesa a quattro e tre con la difesa a tre (o a cinque), cercando di privilegiare innanzitutto l’equilibrio, perchè l’ultima Roma presentata da Zeman era
IL ROMANISTA Dalla Z alla A
AS ROMA Zeman prigioniero del suo calcio
La vita di un tecnico è tutta nel suo curriculum. Dal 1999, primo addio alla Roma, al 2011 Zeman è stato in piena attività, eppure in quella lunga parentesi ha accumulato molti fallimenti (ed esoneri), qualche buon piazzamento e un solo trionfo (Pescara) che ha fatto pensare a una sua “resurrezione”. Per
AS ROMA “Lo vuole il recupero?”
Un’immagine, vista venerdì sera all’Olimpico, ha reso benissimo l’idea del momento che stava attraversando la Roma e che poi ha portato all’esonero di Zeman. Il quarto uomo La Rocca, quando mancavano pochi istanti al novantesimo, si è avvicinato alla panchina della Roma. Lì, in piedi all’interno dell’area tecnica, c’era Zeman:
GAZZETTA DELLO SPORT Terremoto Roma. “Perché Baldini e Sabatini sono ancora al loro posto?”
(M. Calabresi) - Se i tifosi, venerdì sera, avessero osservato Alessandro Florenzipassare nella mixed zone dell'Olimpico, si sarebbero tutti rivisti in lui. E nella faccia giovane e gagliarda di una Roma che è un cumulo di macerie. Lui, testa bassa, sguardo fisso e distrutto: tutta Roma con più incredulità che rabbia,