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IL ROMANISTA Pjanic-Florenzi, trequarti alla Totti o alla Perrotta

Pjanic

Florenzi o Pjanic? E’ soprattutto questo il dubbio della vigilia di Atalanta-Roma. Dubbio che difficilmente Aurelio Andreazzoli scioglierà oggi in conferenza stampa (fissata per le 13). Non che uno dei due sia destinato a restare fuori, entrambi dovrebbero essere titolari, ma c’è da capire chi verrà messo al fianco di Bradley nel mezzo e chi qualche metro più avanti in versione trequartista. Entrambi sono capaci di farlo bene, sebbene dando un’interpretazione diversa del ruolo. Più alla Totti nel caso di Pjanic, più alla Perrotta nel caso di Florenzi. Nel momento in cui il capitano (che giovedì aveva interrotto l’allenamento ma ieri l’ecografia ha escluso lesioni), già diffidato, è stato ammonito per il fallo su Pirlo contro la Juve, immediatamente è venuto da pensare che Miralem potesse essere il suo sostituto naturale a Bergamo.

Lui che nasce trequartista anche se sa fare tante altre cose, lui che a Genova nella prima di Andreazzoli era partito proprio da lì. Eppure gli equilibri trovati dalla Roma con la Juve, contro la quale Pjanic era al fianco di De Rossi, potrebbero spingere il tecnico giallorosso a non muovere il bosniaco dal centro del centrocampo. A quel punto, a supportare le punte sarebbe Florenzi con il quale ieri Andreazzoli si è fermato a parlare. Indicazioni, viene da pensare, per interpretare al meglio il ruolo, per essere magari il nuovo Perrotta. Se così dovesse essere, ci si aspetta da lui un grande lavoro per entrare negli spazi, prosumibilmente non molti che l’Atalanta dovesse lasciare a disposizione.

Pochi altri i dubbi. Uno però sì, sulla fascia sinistra dove Marquinho deve contendersi una maglia da titolare con Balzaretti, definitivamente tornato a disposizione dopo l’infortunio e dopo la manciata di minuti giocati sabato scorso. Più offensivo il brasiliano, più difensivo l’ex Palermo che ieri al termine dell’allenamento è rimasto in campo a provare i cross assieme a Roberto Muzzi. E’ rimasto sul terreno di gioco anche Lamela, ma non a crossare. Lui ha provato e riprovato le conclusioni in porta. Per prendere la mira, per tornare a segnare gol decisivi dopo quello purtroppo inutile di Genova (che poi sarebbero stati due e quindi probabilmente molto meno inutili). Erik sarà una delle due punte, accanto ad Osvaldo che è diffidato e deve stare attento a non prendere un giallo che gli farebbe saltare la sfida interna contro il Genoa per la quale ieri la Roma ha comunicato le modalità di acquisto dei biglietti.

Dall’attacco alla difesa, a cominciare dalla porta dove ci sarà ancora il confermatissimo Stekelenburg. Davanti a lui ancora difesa a tre, la stessa che non ha concesso praticamente nulla alla Juve con Marquinhos, Burdisso e Piris, con quest’ultimo che ha ricevuto da Andreazzoli un’aggiunta di indicazioni sui movimenti difensivi. Davanti ai tre ci saranno Bradley e uno tra Pjanic e Florenzi. A sinistra Balzaretti o Marquinho, mentre a destra ancora spazio aTorosidis, con il “Toro” che sarà chiamato ad arare il campo di Bargamo. Anzi, vista l’incombente minaccia di neve durante la partira, a spalarlo.

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