Tutta vita a Trigoria: da quando è stato esonerato Zeman, sono stati progettati bar, è stato dato ai giocatori più tempo libero per la famiglia e per il proprio “meritato” relax e sono state abolite le doppie sedute. Tutta vita, forse troppa. Almeno per l’edizione odierna del Corriere dello Sport. Perché? A quanto pare nella giornata di ieri, le nuove guide della squadra giallorossa, Andreazzoli e Muzzi, hanno avuto il piacere di dirigere l’allenamento insieme al preparatore atletico Rocco Chinnici. Rocco, e non Francesco, che forse era al bar. Al suo posto c’era Rocco Chinnici, il compianto magistrato siciliano simbolo della lotta alla mafia. Bene. E se fosse una strategia? Far conoscere ai giocatori un personaggio impavido per dare quella scossa di coraggio mancata fino ad oggi. Mossa astuta. Sbagliato. Il magistrato Chinnici, Rocco, è infatti morto 30 anni fa, caduto vittima della mafia in un attentato infame del 1983. La cosa a questo punto si fa preoccupante, si spera nell’errore, uno scambio di nomi, una dimenticanza. E intanto da quelle parti, le porte del cimitero scricchiolano spaventosamente. Questa Roma ha fatto arrabbiare proprio tutti. Vivi e trapassati. E mano male che qualcuno dall’interno delle mura di Trigoria, chiedeva normalità…
Questo l’errore del Corriere dello Sport a pagina 10 dell’edizione odierna.
A cura della redazione di GazzettaGialloRossa.it